Come alleviare i disturbi dovuti all'intolleranza all'istamina con i micronutrienti

Questi minerali e vitamine aiutano a eliminare l'istamina e a ridurne il livello nell'organismo.

I soggetti intolleranti all'istamina ne accumulano livelli eccessivi, perché il loro organismo non è in grado di smaltirla correttamente. Se a questa si aggiunge quella contenuta negli alimenti, chi soffre di intolleranza può essere colpito da diarrea, mal di testa o eruzione cutanea. Un miglioramento si può ottenere evitando questo tipo di cibi, ma spesso è difficile. Le vitamine, i minerali e i flavonoidi possono contribuire ad alleviare i disturbi associati a questo tipo di intolleranza. Scoprite qui come fare.

Cause e sintomi

Cause dell'intolleranza all'istamina

Un medico tiene in mano un cartello con la scritta istamina
L'istamina è un mediatore endogeno che regola diverse funzioni, ad esempio i processi di difesa e infiammatori e la peristalsi gastrointestinale. Immagine: roobcio/iStock/Getty Images Plus

L'istamina è un mediatore endogeno che regola diverse funzioni, ad esempio i processi di difesa e infiammatori e la peristalsi gastrointestinale.

L'intolleranza all'istamina è caratterizzata da uno squilibrio tra la sua produzione, il suo assorbimento e la successiva eliminazione, poiché il corpo la produce naturalmente, ma al contempo la assume anche attraverso l'alimentazione. Sono molti i cibi che la contengono, come ad esempio formaggio e vino rosso, che ne sono le principali fonti. Altri alimenti in cui si ritrova l'istamina includono carne, pesce, latticini, ma anche frutta e verdura.

Circa l'un percento della popolazione soffre di intolleranza all'istamina, ma la causa è ancora poco chiara. In condizioni normali il corpo elimina l'istamina in eccesso con l'aiuto di due enzimi, l'istamina N-metiltransferasi (HNMT) e la diaminossidasi (DAO). I ricercatori presumono che nelle persone intolleranti all'istamina una carenza dell'enzima DAO impedisca il corretto smaltimento della quantità assunta con il cibo, causando depositi in eccesso nell'organismo, che a loro volta provocano i disturbi.

Tuttavia è possibile anche che l'organismo non produca quantità sufficienti di DAO a causa di un'altra malattia, come il Morbo di Crohn. Altre patologie che si accompagnano spessoall'intolleranza all'istamina sono, oltre alle malattie infiammatorie croniche intestinali, anche allergie e intolleranze alimentari (celiachia), asma, polipi intestinali o cancro alla mucosa intestinale (carcinoma).

Si sospetta inoltre che l'effetto di questo enzima sia pregiudicato anche da alcuni fattori quali alcol e farmaci. Tra i farmaci inibitori della DAO figurano ad esempio gli antipertensivi (come Verapamil e Alprenololo), gli antibiotici (come Cefuroxima e Isoniazide) o gli antidepressivi (Amitriptilina).

Sintomi dell'intolleranza all'istamina

L'intolleranza all'istamina può causare diversi disturbi, tra cui i principali sono mal di testa (emicrania) e problemi gastrointestinali come mal di pancia, diarrea e flatulenza. I sintomi possono includere difficoltà di concentrazione, dolori mestruali, sfoghi cutanei, rossore del viso, prurito, lacrimazione, raffreddore o attacchi d'asma. In alcune persone il consumo di alimenti che contengono istamina causa anche sintomi simili all'influenza, come brividi, freddo intenso o febbre.

Nei bambini l'intolleranza all'istamina può portare anche ad anomalie neurologiche come problemi di concentrazione, vertigini e sovreccitazione.

Informazioni

I medici specializzati in micronutrienti consigliano di optare per la forma a rilascio ritardato della vitamina C, che è "impacchettata" in modo da essere liberata nell'arco di più ore per assicurarne un livello costante nel sangue.

Classificazione

Obiettivi del trattamento

Come viene curata in modo classico l'intolleranza all'istamina?

La prima cosa da fare in caso di intolleranza all'istamina è evitare il più possibile il consumo di alimenti che ne sono ricchi e, nell'impossibilità di una riuscita al 100 percento, ricorrere a farmaci speciali, i cosiddetti antistamici (come la cetirizina (Axeramis®) o la loratadina (Clarytin®)) o agli stabilizzatori dei mastociti (ad esempio l'acido cromoglicico come Nalcrom® o Colimune®), che bloccano i recettori dell'istamina all'interno dell'organismo, riducendone l'effetto.

Inoltre è possibile assumere l'enzima DAO sotto forma di capsule, per migliorare l'eliminazione dell'istamina dopo i pasti.

Gli obiettivi della medicina dei micronutrienti

Una persona prende una pillola dalla mano
La medicina dei micronutrienti utilizza vitamine, minerali e altri flavonoidi per aumentare l'attività degli enzimi che eliminano l'istamina, ridurre la secrezione dell'istamina oppure indebolire le conseguenze dovute a un eccesso di questo mediatore chimico. Immagine: diego_cervo/iStock/Getty Images Plus

La medicina dei micronutrienti utilizza vitamine, minerali e flavonoidi per aumentare l'attività degli enzimi che eliminano l'istamina, ridurre la secrezione dell'istamina oppure indebolire le conseguenze dovute da un eccesso di questo mediatore chimico.

Per lo smaltimento dell'istamina l'enzima DAO necessita anche di vitamina B6, rame e vitamina C, la cui carenza può essere una concausa dell'intolleranza.

  • La vitamina C e la vitamina B6 abbassano il livello di istamina.
  • Il calcio evita gli arrossamenti cutanei.
  • La quercetina e l'olio di cumino nero riducono i sintomi allergici.
Classificazione

Il trattamento con i micronutrienti

La vitamina C abbassa il livello di istamina

Efficacia della vitamina C in caso di intolleranza all'istamina

La vitamina C è un importante cofattore dell'enzima diaminossidasi (DAO) ed è necessaria per il suo corretto funzionamento. La DAO elimina l'istamina e regola anche l'attività dei mastociti, cellule immunitarie che liberano una grande quantità di istamina.

Uno studio preliminare condotto su 437 campioni di sangue prelevati ad altrettanti partecipanti ha dimostrato che il calo del livello di vitamina C nel plasma sanguigno al di sotto di 10 milligrammi per litro determinava l'aumento del valore dell'istamina nel sangue.

Uno studio preliminare ha rilevato che l'assunzione di vitamina C migliorava i sintomi nei soggetti con intolleranza all'istamina causata da un deficit dei cofattori della DAO, sottolineando la maggiore efficacia della vitamina C se combinata con la vitamina B6. In altri due studi preliminari l'assunzione quotidiana di 1000 milligrammi di vitamina C ha migliorato il livello di istamina nel sangue e l'attività della DAO.

Dosaggio e consigli per l'assunzione della vitamina C in caso di intolleranza all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina si consiglia di assumere ogni giorno da 1.000 a 2.000 milligrammi di vitamina C sotto forma di compresse o capsule. Poiché la somministrazione di quantità superiori a 200 milligrammi riduce la capacità di assorbimento da parte dell'intestino, si consiglia di non assumere l'intera dose nello stesso momento, ma di distribuirla durante la giornata, ad esempio suddividendola in due assunzioni da 500 milligrammi, possibilmente ai pasti per aumentarne la tollerabilità.

Vitamina C: cosa ricordare in caso di patologie, assunzione di farmaci, gravidanza e allattamento

I soggetti con reni deboli faticano a eliminare dosi elevate di vitamina C, che non dovrebbero quindi superare i 500 milligrammi. In presenza di calcoli renali il prodotto di degradazione della vitamina C comporta la formazione di calcoli composti da ossalato di calcio. Per evitare la comparsa di uroliti o depositi di ossalato, i pazienti con una predisposizione ai calcoli renali non dovrebbero assumere più di 1.000 milligrammi di vitamina C al giorno.

Si sospetta che dosi quotidiane di vitamina C superiori a 1.000 milligrammi possano ridurre l'effetto del warfarin (Coumadin®), il principio attivo anticoagulante. Per sicurezza è pertanto opportuno consultare il proprio medico.

È probabile che una dose massima di 1.800 milligrammi di vitamina C al giorno sia sicura anche durante la gravidanza e l'allattamento, ma è meglio valutare criticamente l'assunzione e sentire il parere del proprio ginecologo.

La vitamina B6 è supporta l'azione dell'enzima anti-istamina DAO

Meccanismo d'azione della vitamina B6 in caso di intolleranza all'istamina

Come la vitamina C, anche la vitamina B6 è un cofattore della diaminossidasi (DAO) e contribuisce quindi all'eliminazione dell'istamina. Primi studi condotti su un numero ridotto di soggetti hanno evidenziato un aumento dell'attività enzimatica nei soggetti che assumevano preparati a base di vitamina B6. È stato inoltre dimostrato come l'impiego di preparati a base di vitamine B6 e C alleviasse i disturbi dei soggetti con un deficit dei cofattori DAO.

Dosaggio e consigli sull'assunzione della vitamina B6 in caso di intolleranza all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina, si consigliano da 10 a 15 milligrammi di vitamina B6 al giorno sotto forma di compresse o capsule. Il momento migliore per la loro assunzione è durante i pasti, perché a stomaco vuoto potrebbero causare dolori gastrici.

Consiglio

Esistono preparati che contengono la vitamina B6 sotto forma di P5P, una forma già attiva, spesso consigliata dalla medicina dei micronutrienti.

Vitamina B6: prestare attenzione in caso di gravidanza, allattamento e assunzione di farmaci

Durante la gravidanza e l'allattamento le donne dovrebbero assumere dosi elevate di vitamina B6 solo in caso di comprovata carenza e dopo aver consultato il proprio medico.

In dosi elevate la vitamina B6 interferisce con i farmaci contro l'epilessia e il Parkinson e la sua quantità giornaliera non dovrebbe pertanto superare i 5 milligrammi.

  • Farmaci antiepilettici: fenobarbitale (Luminale®) e fenitoina (Aurantin®, Dintoina®)
  • Farmaci contro il Parkinson: L-Dopa (Levodopa) come Duodopa®, Madopar®, Numient® e Sinemet®

Il calcio evita gli arrossamenti cutanei

Meccanismo d'azione del calcio in caso di intolleranza all'istamina

Un punto arrossato sulla pelle
Il calcio è un oligoelemento che regola la liberazione dell'istamina dalle cellule immunitarie, i mastociti, e può addirittura limitare la secrezione di questo mediatore, svolgendo inoltre un'altra funzione importante nelle persone con problemi cutanei associati all'intolleranza all'istamina. Immagine: frank600/iStock/Getty Images Plus

Il calcio regola la liberazione dell'istamina dalle cellule immunitarie, i mastociti, e in presenza di allergie può addirittura limitare la secrezione di questo mediatore. Questo minerale svolge inoltre un altro compito importante nei soggetti con problemi cutanei provocati dall'intolleranza all'istamina, impermeabilizzando le pareti dei vasi in modo da impedire il passaggio di grandi quantità di istamina nel tessuto.

I primi studi mostrano come questo impiego del calcio consenta di ridurre sensibilmente eruzioni cutanee, prurito, arrossamento e formazione di bolle allergiche dovute all'istamina.

Dosaggio e consigli per l'assunzione del calcio in caso di intolleranza all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina, si consiglia di assumere ogni giorno da 1.000 a 1.500 milligrammi di calcio in capsule, suddivise durante la giornata. Per evitare effetti collaterali quali nausea e vomito, non si dovrebbero assumere più di 500 milligrammi di calcio alla volta.

Consiglio

Meglio preferire i preparati a base di calcio che contengono anche le vitamine D e K2, perché la vitamina D favorisce l'assorbimento del calcio nell'intestino, mentre la vitamina K2 aiuta l'organismo ad accumulare il calcio nelle ossa. La loro combinazione evita un aumento del livello di calcio nel sangue, che rappresenta un possibile fattore di rischio di infarto cardiaco e ictus.

Calcio: cosa ricordare in caso di assunzione di farmaci

Il calcio può ridurre l'assorbimento di determinati farmaci, quali ad esempio gli antibiotici che contengono i principi attivi del gruppo delle tetracicline (Farmodoxi®, Doxycylin®), i farmaci per la tiroide (levotiroxina) o i farmaci contro l'osteoporosi, i cosiddetti bifosfonati (Adronat®, Fosamax®), che devono pertanto essere assunti a due otre ore di distanza dai preparati contenenti questo minerale.

La quercetina frena le reazioni allergiche

Meccanismo d'azione della quercetina in caso di intolleranza all'istamina

La quercetina è un flavonoide che aiuta a regolare il sistema immunitario, stimolandolo quando è debole e rallentandolo in presenza di infiammazioni, contribuendo così ad arginare anche le reazioni allergiche. La quercetina stabilizza inoltre le cellule del sistema immunitario, in particolare quelle che secernono l'istamina (mastociti), evitando grossi accumuli nell'organismo. La quercetina frena anche la secrezione di altri messaggeri infiammatori.

Dosaggio e consigli sull'assunzione di quercetina in caso di intolleranza all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina, si consiglia di assumere ogni giorno 400 milligrammi di quercetina, ad esempio sotto forma di compresse o capsule, da prendere preferibilmente ai pasti perché è probabile che i grassi contenuti negli alimenti ne aiutino l'assorbimento nell'intestino.

Consiglio

Esistono in commercio preparati a base di micronutrienti che combinano quercetina e vitamina C, particolarmente consigliati in caso di intolleranza all'istamina, perché anche la vitamina C contribuisce a ridurre la quantità di istamina presente nell'organismo.

Quercetina: cosa ricordare in caso di gravidanza, allattamento, malattie e assunzione di farmaci

Finora non si hanno a disposizione dati sufficienti sull'uso di preparati a base di quercetina in gravidanza e durante l'allattamento. Se ne consiglia quindi l'assunzione solo dopo aver consultato il proprio ginecologo.

Chi soffre di nefropatie dovrebbe assumere preparati a base di quercetina solo sotto controllo medico.

La quercetina blocca l'enzima CYP3A4, responsabile dell'eliminazione dei farmaci nel corpo, influenzando così l'efficacia di diversi principi attivi che vengono smaltiti in misura minore. Domandate sempre al vostro medico o farmacista se i preparati che volete assumere contengono questo flavonoide. La quercetina non dovrebbe ad esempio essere assunta insieme a:

  • Benzodiazepine come Faustan®, Valocordin®, Diazepam®, Stesolid® o Valiquid®
  • Calcioantagonisti (Norvasc®, Amlovasc®) 
  • Immunosoppressori (Azafalk®, Azaimun®, Colinsan®)
  • Statine come Zocor®, SimvaHEXAL®  
  • Antibiotici come gli inibitori della DNA girasi e i chinolonici come Ciloxan® o gli antibiotici macrolidi come Eritrocina®

Si pensa che rafforzi anche l'efficacia degli anticoagulanti come ad esempio il Marcumar®. In questo caso il medico dovrebbe tenere sotto controllo la coagulazione sanguigna.

Si sospetta inoltre che l'assunzione contemporanea di quercetina e ciclosporina, un principio attivo contenuto nei farmaci che bloccano il sistema immunitario come Ciqorin® e Sandimmun®, aumenti la concentrazione del farmaco nel sangue. Di conseguenza, in questi casi si consiglia di evitare preparati a base di quercetina.

L'olio di cumino nero riduce il numero di cellule immunitarie che liberano istamina

Meccanismo d'azione dell'olio di cumino nero in caso di intolleranza all'istamina

Cumino nero e olio di cumino nero
Anche l'olio di cumino nero e il principio attivo che contiene, il timochinone, hanno un effetto immunoregolatore. Esperimenti sugli animali dimostrano che il cumino nero è in grado di ridurre il numero dei mastociti e con esso il livello di istamina nei tessuti. Immagine: Geo-grafika/iStock/Getty Images Plus

Anche l'olio di cumino nero e il principio attivo che contiene, il timochinone, hanno un effetto immunoregolatore. Esperimenti sugli animali hanno dimostrato che il cumino nero è in grado di ridurre il numero dei mastociti, e con esso il livello di istamina nei tessuti. Quest'olio protegge dalle infiammazioni e dalle loro conseguenze, come lo stress ossidativo. Secondo esperimenti condotti sugli animali, l'olio di cumino nero limita le reazioni allergiche quali disturbi respiratori, starnuti, asma, arrossamenti cutanei ed eczemi. Ciononostante non sono ancora disponibili studi condotti sull'uomo che dimostrino l'efficacia dell'olio di cumino nero in caso di intolleranza all'istamina.

Dosaggio e consigli per l'assunzione di olio di cumino nero in caso di intolleranza all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina si consiglia di assumere ogni giorno da 500 a 1.500 milligrammi di olio di cumino nero ai pasti, ad esempio in olio o in capsule. Queste dosi si sono rivelate efficaci in caso di allergie.

Olio di cumino nero: prestare attenzione in caso di gravidanza, allattamento e assunzione di farmaci

Attualmente non si dispongono di dati sufficienti a garantire la sicurezza dell'olio di cumino nero in gravidanza e durante l'allattamento. Test sugli animali indicano come grandi quantità di timochinone, il principio attivo dell'olio di cumino nero, pari a 35-50 milligrammi per chilo di peso corporeo, potrebbero danneggiare lo sviluppo embrionale nel secondo trimestre della gravidanza, suggerendo di evitarne l'assunzione durante la gestazione.

La presunta influenza del cumino nero sull'eliminazione di moltissimi farmaci rende opportuno un consulto con il proprio medico, che può stabilire l'eventuale interazione con ogni singolo principio attivo.

Dosaggi in breve

Dosi giornaliere consigliate in caso di intolleranza all'istamina

 

Vitamine

Vitamina C

da 1.000 a 2.000 milligrammi (mg)

Vitamina B6

da 10 a 15 milligrammi

  
 

Minerali

Calcio

da 1.000 a 1.500 milligrammi

  
 

Altri

Quercetina

400 milligrammi

Olio di cumino nero

da 500 a 1.500 milligrammi

 

 

Classificazione

Riepilogo

L'intolleranza all'istamina provoca uno squilibrio nel rapporto tra produzione, assorbimento ed eliminazione di questo mediatore. Un eccesso di istamina nel corpo causa sintomi quali eruzione cutanea, mal di testa o disturbi gastrointestinali. Spesso rinunciare ad alimenti che contengono istamina può essere d'aiuto. Esistono inoltre farmaci (antistaminici) che bloccano l'azione dell'istamina.

La medicina dei micronutrienti rappresenta un ausilio ideale nel trattamento dell'intolleranza all'istamina, basato sull'impiego di vitamine, minerali e altri flavonoidi in grado di ridurre il livello di istamina nell'organismo e quindi di alleviare i disturbi. Le vitamine C e B6 sostengono l'azione dell'enzima daminossidasi (DAO), responsabile dell'eliminazione dell'istamina. Il calcio evita eruzioni e arrossamenti cutanei. La quercetina, un flavonoide, frena le reazioni allergiche e l'olio di cumino nero riduce il numero di mastociti, le cellule che producono istamina.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

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