L’azione dei micronutrienti contro le rughe

I micronutrienti favoriscono la salute della pelle aiutando a contrastare la comparsa delle rughe

Le rughe si formano progressivamente con il passare degli anni. Il processo è inevitabile, ma la loro comparsa può essere rallentata o attenuata assicurando un metabolismo cutaneo ottimale anche con l’aiuto dei micronutrienti. Scoprite qui i minerali e le vitamine utili per la cura della pelle e per contrastare le rughe.

Pelle del viso di due donne, una giovane e una meno giovane, a confronto
Con il passare degli anni anche la pelle inizia ad invecchiare, con la comparsa di rughe sul collo, attorno al viso o sotto gli occhi. I micronutrienti possono rallentare l’invecchiamento cutaneo. Immagine: master1305/iStock/Getty Images Plus

Cause e sintomi

Immagine degli strati cutanei ed effetto di vari raggi
Fino all’80 percento delle rughe di viso e mani compare per effetto del sole. Immagine: solar22/iStock/Getty Images Plus

Le rughe sono un segno naturale dell’invecchiamento cutaneo. Fino all’80 percento delle rughe di viso e mani compare per effetto del sole. Mentre i raggi UVB sono responsabili delle ustioni solari, i raggi UVA penetrano negli strati cutanei più profondi, dove danneggiano le cellule deputate alla produzione del collagene, la sostanza conferisce compattezza alla pelle, che si forma così in quantità ridotta.

Altre cause sono:

  • Fumo e consumo di alcol: la nicotina è uno dei principali responsabili dell’invecchiamento. Anche l’alcol provoca la comparsa di rughe a causa della sua azione disidratante sulla pelle.
  • Stress: si insinua letteralmente sotto la pelle. Le situazioni di stress provocano il rilascio di quantità maggiori di cortisolo, un ormone responsabile dell’assottigliamento progressivo della cute.
  • Età: dal 30° anno di età si assiste a un rallentamento delle prime poche funzioni della pelle. A partire dai 40 anni si registra un calo della produzione naturale di grasso e sebo, mentre il tessuto connettivo si indebolisce. Dopo i 50 anni la pelle è esposta anche alle conseguenze dei cambiamenti ormonali e perde parte della capacità di conservare l’idratazione.
  • Sollecitazioni: alle sollecitazioni meccaniche a carico della pelle appartiene la mimica naturale, responsabile della comparsa di rughe di espressione attorno agli occhi, sulla fronte o sul mento. Anche le sostanze nocive (fumo, sostanze chimiche sul posto di lavoro) mettono la pelle a dura prova.
  • Perdita di peso: i fattori negativi per il corpo danneggiano anche la pelle: un calo di peso troppo rapido e intenso favorisce la comparsa delle rughe, perché la pelle ha bisogno di tempo per adattarsi.
Classificazione

Obiettivi del trattamento

Qual è il trattamento classico delle rughe?

Iniezione praticata sul viso di una donna sotto l’occhio.
I metodi classici per il trattamento delle rughe includono botox, lipofilling con grasso autologo, silicone o acrilati. Immagine: Deagreez/iStock/Getty Images Plus

I prodotti per la cura della pelle nel migliore dei casi ne rallentano l’invecchiamento, senza poterlo impedire. Il mantenimento di una pelle liscia nel tempo dipende da molti fattori. Le rughe vengono affrontate in vari modi. I trattamenti più diffusi includono iniezioni localizzate o l’impiego di filler a base di diversi principi attivi:

  • Il botox è il rimedio antirughe più conosciuto. Con la sua azione paralizzante, impedisce la contrazione dei muscoli e spiana le rughe. Le iniezioni di botox dovrebbero essere praticate solo da medici esperti.
  • Il lipofilling con grasso autologo comporta una procedura molto elaborata, perché il grasso da iniettare deve prima essere aspirato da un’altra parte del corpo. L’azione di questo metodo sulle rughe si mantiene da tre a sette mesi circa. Non sono noti effetti collaterali.
  • Il silicone e gli acrilati sono filler permanenti che l’organismo non riesce a degradare e rimangono per sempre nella pelle. Il pericolo: possono spostarsi o provocare allergie. Per questo le associazioni specializzate in ambito di chirurgia estetica ne sconsigliano l’impiego.

Altre soluzioni contemplano il ricorso a peeling chimico, trattamenti ormonali o laser. I metodi più complessi sono rappresentati dagli interventi chirurgici per tendere la pelle, a volte necessari dopo un forte calo di peso, ad esempio per rimuovere il cosiddetto grembiule addominale.

Gli obiettivi della medicina dei micronutrienti

È noto da tempo che, accanto alle soluzioni tradizionali, anche i micronutrienti svolgono un ruolo importante nel trattamento delle rughe: vitamine e minerali sono infatti essenziali per la salute della pelle. Alcuni principi attivi esercitano inoltre una funzione protettiva, salvaguardando la cute dagli attacchi dello stress ossidativo, mentre altri aiutano a prevenire le rughe o a combattere le malattie cutanee (acne, eczemi).

Ai principali nutrienti appartengono:

  • gli antiossidanti aiutano a riparare i danni cutanei e prevengono la distruzione del collagene: proantocianidine oligomeriche (OPC), tè verde, vitamina C, vitamina E, zinco e coenzima Q10
  • collagene, condroitina, glucosamina, acido ialuronico, silicio ed MSM riforniscono la pelle di componenti essenziali e supportano la rigenerazione del tessuto connettivo
  • l’acido gamma-linoleico garantisce l’idratazione cutanea
  • i carotenoidi proteggono dai raggi UV
  • i probiotici ottimizzano la qualità della pelle attraverso l’intestino.

I nutrienti per la prevenzione delle rughe vengono di solito utilizzati non singolarmente, ma in combinazione tra loro.

Classificazione

Trattamento con i micronutrienti

Gli antiossidanti intercettano i radicali liberi

Meccanismo d’azione degli antiossidanti

La pelle dispone di un sofisticato sistema di protezione contro lo stress ossidativo, che può essere messo sotto pressione da un’esposizione eccessiva e prolungata ai raggi UV o dall’attacco dei radicali liberi, scatenati ad esempio al fumo di sigaretta. Questa situazione porta alla comparsa di danni alle cellule, invecchiamento cutaneo e cancro alla pelle. Gli antiossidanti contrastano lo stress ossidativo, supportano la cute nel suo processo di autoguarigione, e la proteggono da attacchi futuri.

  • Vitamina C: gli esperimenti in laboratorio e sugli animali hanno evidenziato la capacità della vitamina C di aumentare la produzione di collagene nonché di proteggere dai danni provocati dai raggi UVA e UVB. È inoltre in grado di correggere i disturbi di pigmentazione e migliorare il quadro clinico delle malattie infiammatorie cutanee.
  • Vitamina E: la vitamina E è un importante antiossidante cutaneo che viene fortemente ridotto dall’azione dei raggi UV. Migliora lo spessore della cute, aumenta l’idratazione dello strato corneo e protegge dai raggi UV, oltre a possedere un effetto antinfiammatorio.
  • Zinco, manganese e selenio: gli oligoelementi sono importanti per l’attività di determinati enzimi che svolgono un ruolo importante nel processo di disintossicazione dai radicali liberi.
  • Proantocianidine oligomeriche (OPC):  le OPC intercettano i radicali liberi e li neutralizzano. La loro capacità di proteggere l’organismo dai danni provocati dal sole è stata evidenziata da uno studio basato sull’assunzione di un integratore che le conteneva. Dopo un bagno di sole le OPC sono state inoltre impiegate sotto forma di un preparato per uso topico (crema). L’ingestione ha ridotto le ustioni solari, mentre l’applicazione della crema ha successivamente diminuito l’arrossamento cutaneo.
  • Tè verde: il tè verde contiene epigallocatechina gallato (EGCG) e altri polifenoli particolarmente efficaci nella cattura dei radicali liberi che svolgono un’azione disintossicante dall’interno e proteggono la pelle dai danni causati dall’ossidazione. Impiegata come ingrediente di creme, l’EGCG ha mostrato un effetto protettivo.

Gli studi condotti con preparati misti, contenenti molte delle sostanze sopra citate, hanno dato risultati positivi: un integratore a base di vitamina C, vitamina E, selenio, zinco e vari aminoacidi ha aumentato l’elasticità cutanea in modo dimostrabile. Ulteriori sperimentazioni con combinazioni di principi attivi diverse o simili hanno avuto esiti comparabili.

Antiossidanti: dosaggio e consigli sull’assunzione

Tazza trasparente con tè verde
I preparati misti, a base di più sostanze, sono indicati nella prevenzione delle rughe. Immagine: bit245/iStock/Getty Images Plus

Per la prevenzione delle rughe sono indicati i preparati misti a base di più sostanze che si integrano a vicenda nella loro efficacia. Nei prodotti misti le dosi dei principi attivi sono ridotte ed equilibrate tra loro.

Le vitamine C ed E, al pari di selenio e zinco, compaiono in molti integratori. Le dosi minime consigliate sono di 100 milligrammi di vitamina C, fino a 30 milligrammi di vitamina E, 15 milligrammi di zinco e tra 50 e 100 microgrammi di selenio, combinati con vari polifenoli, tra cui l’estratto di tè verde. Ricchi di antiossidanti sono molti estratti vegetali, come i citroflavonoidi, gli estratti d’uva (con OPC e resveratrolo) o l’estratto di corteccia di pino.

Consiglio

Molti preparati a base di antiossidanti sono particolarmente indicati perché contengono anche le vitamine del gruppo B, che supportano (soprattutto biotina, acido pantotenico e niacina) la produzione di pelle, capelli e unghie.

Antiossidanti: esami di laboratorio

Nell’ambito della prevenzione delle rughe, il carico dovuto allo stress ossidativo si può definire misurando la capacità antiossidante nel sangue con uno dei numerosi metodi disponibili. I valori normali variano in base al laboratorio di analisi.

È inoltre possibile determinare il contenuto di antiossidanti nel sangue, ad esempio rilevando i valori del selenio, ritenuti normali se compresi tra 120 e 150 microgrammi per litro di sangue intero.

Da considerare in caso di malattie e assunzione di farmaci

Alcune sostanze presenti nel tè verde possono bloccare l’assorbimento intestinale di alcuni principi attivi come il betabloccante bisoprololo (Congescor®) o l’antipertensivo nifedipina (Adalat®), che vanno pertanto assunti a quattro ore di distanza dall’integratore.

Le persone affette da patologie renali non dovrebbero usare preparati con zinco e selenio e, in ogni caso, non dovrebbero mai farlo senza aver prima consultato il medico. I reni indeboliti non sono in grado di eliminare correttamente i due oligoelementi, che potrebbero accumularsi nell’organismo.

Coenzima Q10: una barriera protettiva per la pelle

Meccanismo d’azione del coenzima Q10

Immagine di cellule umane
Il coenzima Q10 è importante per la produzione di energia nelle cellule e impedisce la distruzione degli elementi che compongono la cute. Immagine: wir0man/iStock/Getty Images Plus

Il coenzima Q10 coadiuva vari enzimi e si ritrova in tutti i mitocondri (le centrali elettriche delle cellule), dove svolge un ruolo importante per la produzione di energia. Il coenzima Q10 stabilizza inoltre le membrane cellulari ed è a sua volta in grado di catturare i radicali liberi. Il coenzima Q10 impedisce i processi di distruzione dei componenti elastici della pelle e la rende più liscia.

Alcuni studi ne hanno dimostrato l’azione positiva sulla pelle, soprattutto contro le rughe e a vantaggio della levigatezza. In uno studio i partecipanti che hanno assunto il coenzima Q10 hanno riportato un’attenuazione dei segni dell’invecchiamento, tra cui rughe e linee, al contrario del gruppo trattato con il placebo. La sostanza non ha però avuto alcun effetto sull’idratazione e sullo spessore degli strati cutanei.

Coenzima Q10: dosaggio e consigli sull’assunzione

La dose di coenzima Q10 consigliata per un “invecchiamento sano” è compresa tra 100 e 200 milligrammi al giorno. Spesso il coenzima Q10 viene impiegato anche con altri nutrienti antietà in preparati misti, tuttavia in quantità ridotte, a partire da 15 milligrammi.

Informazioni

Il coenzima Q10 compare frequentemente tra gli ingredienti di prodotti cosmetici antirughe, soprattutto per il viso.

Il coenzima Q10 andrebbe assunto insieme ai pasti, perché i lipidi presenti negli alimenti ne favoriscono l’assorbimento intestinale.

Da considerare in caso di assunzione di anticoagulanti

Il coenzima Q10 può ridurre l’efficacia degli anticoagulanti, in particolare delle cumarine con i principi attivi warfarin (Coumadin®) e fenprocumone, già a partire da dosi inferiori a 50 milligrammi. La sua assunzione dovrebbe pertanto essere discussa con il medico.

Peperone giallo, arancia, carota su una superficie
I carotenoidi si depositano nella pelle e la proteggono dai raggi UV. Immagine: topthailand/iStock/Getty Images Plus

Protezione UV con i carotenoidi: il principio dell’ombrellone

Meccanismo d’azione dei carotenoidi

I carotenoidi, come l’alfa, il beta e il gamma-carotene e il licopene sono sostanze vegetali presenti in natura che si depositano nella pelle e la proteggono dai raggi UV. Le radiazioni UV, tra i principali fattori di invecchiamento cutaneo, hanno come effetto nocivo primario la produzione di radicali, che danneggiano il tessuto connettivo e il materiale genetico. In generale i carotenoidi svolgono il ruolo di antiossidanti impegnati nella cattura dei radicali liberi, con la funzione di protezione solare naturale della pelle.

Gli studi che hanno preso in esame i carotenoidi in relazione alla loro azione protettiva contro i raggi UV hanno evidenziato la loro capacità di attenuare gli effetti della luce ed impedire le ustioni solari. L’assunzione di 15-30 milligrammi di beta-carotene contribuisce alla protezione di base della pelle, pur non riuscendo a costituire una barriera sufficiente contro un’irradiazione UV più forte. Per questo è opportuno ricorrere, ad esempio, anche a creme solari.

Carotenoidi: dosaggio e consigli sull’assunzione

Per proteggere la pelle dai raggi UV i medici specializzati in micronutrienti consigliano una miscela di carotenoidi contenente almeno 15 milligrammi di beta-carotene, da assumere per almeno dieci settimane per permetterne un accumulo sufficiente nella cute.

I carotenoidi sono liposolubili e vanno pertanto assunti insieme ai pasti, perché i grassi contenuti negli alimenti sono necessari al loro assorbimento nell’intestino.

L’assunzione di più di 30 milligrammi di beta-carotene al giorno per oltre tre settimane può conferire una colorazione giallastra alla pelle, che scompare alla sospensione del trattamento.

Da considerare in caso di abitudine al fumo

I fumatori e i lavoratori esposti all’amianto non devono assumere integratori alimentari contenenti più di 15 milligrammi di beta-carotene isolato al giorno poiché, secondo i risultati di alcuni studi, sono maggiormente esposti al rischio di cancro ai polmoni in caso di impiego prolungato di dosi superiori a 20 milligrammi. L’assunzione di quantità maggiori ha causato un notevole aumento anche del numero di decessi dovuti a malattie cardiovascolari nei soggetti già colpiti da infarto cardiaco.

L’acido ialuronico lega l’acqua e assicura l’idratazione

Meccanismo d’azione dell’acido ialuronico

L’acido ialuronico ha la capacità di legare a sé grandi volumi d’acqua e la sua quantità è decisiva ai fini del grado di idratazione della pelle. Più alta è la sua percentuale, più piena e liscia appare la cute. L’acido ialuronico viene spesso impiegato nelle creme cosmetiche anti-rughe.

Il nostro apparato digerente non è in grado di scindere l’acido ialuronico, che però viene assorbito se composto da molecole di piccole dimensioni, come evidenziato da studi condotti con cellule intestinali umane. Una volta nell’organismo, sembra in grado di depositarvisi, come dimostrato dalla presenza di una sua forma marcata radioattivamente riscontrata nelle pelle di animali oggetto di sperimentazione.

In uno studio controllato con placebo l’assunzione di 120 milligrammi di acido ialuronico al giorno per otto settimane ha ridotto nettamente le rughe, a differenza di quanto avvenuto nell’altro gruppo. La lucentezza e l’elasticità della pelle sono migliorate in modo misurabile dopo dodici settimane rispetto al valore iniziale, e altri studi sono giunti ad una conclusione simile.

Acido ialuronico: dosaggio e consigli sull’assunzione

Per prevenire le rughe i medici specializzati in micronutrienti consigliano di solito da 50 a 150 milligrammi di acido ialuronico al giorno.

L’acido ialuronico è disponibile in pratiche capsule e compresse da assumere insieme ai pasti, nonché in polvere solubile da disciogliere in acqua.

Il collagene per l’elasticità e la compattezza della pelle

Meccanismo d’azione del collagene

Il collagene è la proteina più importante del tessuto connettivo, necessaria per la costituzione della pelle. In seguito al naturale processo di invecchiamento, i collageni danneggiati non sono più in grado di rigenerarsi abbastanza rapidamente. Per questo il collagene viene spesso impiegato nei preparati a base di nutrienti come principio attivo contro le rughe.

In uno studio la sua assunzione per otto settimane ha aumentato sensibilmente l’idratazione cutanea, associata a un notevole incremento dello spessore del derma. Entrambi gli effetti erano ancora visibili anche dopo dodici settimane e sono stati confermati da altre sperimentazioni.

Collagene: dosaggio e consigli sull’assunzione

I medici specializzati in micronutrienti consigliano prevalentemente un preparato che, oltre al collagene in quantità fino a 120 milligrammi, contenga anche altre sostanze come acido ialuronico e antiossidanti.

Un’altra opzione è rappresentata dal collagene idrolizzato, ovvero precedentemente scisso e sotto forma di frammenti, per facilitarne l’assorbimento da parte dei soggetti con problemi digestivi. In presenza di rughe se ne consigliano da 2.500 a 10.000 milligrammi al giorno.

I preparati a base di collagene vanno assunti insieme ai pasti con un po’ di liquido.

Glucosamina, zolfo e silicio per nutrire il tessuto connettivo

Meccanismo d’azione di glucosamina, zolfo e silicio

Capsule e un flacone con la scritta “Glucosamina”
La glucosamina viene associata all’idratazione cutanea e alla riduzione delle rughe. Immagine: MonaMakela/iStock/Getty Images Plus

I componenti della pelle vengono forniti da una serie di nutrienti, che ne migliorano anche il metabolismo.

Glucosamina: la glucosamina è un importante componente del tessuto connettivo e, come elemento di base dell’acido ialuronico, è associata all’idratazione cutanea e alla riduzione delle rughe. Con l’avanzare dell’età la produzione dei componenti elastici della pelle rallenta, mentre uno studio documenta come l’assunzione di 250 milligrammi di glucosamina per otto settimane abbia invertito questa tendenza. La glucosamina inibisce inoltre processi infiammatori che possono provocare arrossamenti cutanei.

Metilsulfonilmetano (MSM): l’MSM fornisce lo zolfo necessario alla costituzione del tessuto connettivo. Lo zolfo, un componente essenziale di elementi di rinforzo come la cheratina e il collagene, partecipa alla produzione di pelle, capelli e unghie. L’MSM aumenta la percentuale di collagene nella cute, con un miglioramento della compattezza e dell’incarnato. Uno studio di piccole dimensioni certifica l’effetto positivo dell’MSM su zampe di gallina e tonicità.

Silicio: si suppone che il silicio svolga una funzione importante nella costituzione e nel mantenimento del tessuto connettivo. È parte integrante di ossa e cartilagine nonché di pelle, capelli e unghie, oltre ad essere associato alla tensione e allo spessore della cute. L’assunzione di silicio per 20 settimane nell’ambito di uno studio ha avuto effetti positivi sulle proprietà meccaniche della pelle e del suo strato superficiale.

Gli esiti sono promettenti, anche se mancano ancora sperimentazioni cliniche di maggiori dimensioni volte a confermare definitivamente l’efficacia di questi micronutrienti a supporto della pelle.

Nutrienti del tessuto connettivo: dosaggio e consigli sull’assunzione

I nutrienti per rafforzare il tessuto connettivo vengono spesso offerti in preparati misti, in cui le dosi sono equilibrate tra loro, ad esempio con quantità di glucosamina fino a 250 milligrammi, da 10 a 50 milligrammi di silicio e da 50 a 100 milligrammi di MSM.

Da considerare in caso di assunzione di farmaci e malattie renali

Le persone in cura con anticoagulanti devono valutare l’assunzione della glucosamina con il proprio medico. La glucosamina è per certi aspetti affine a farmaci anticoagulanti come l’eparina (Calciparina®) o il warfarin (Coumandin®), di cui può amplificare l’effetto fluidificante del sangue. Informatevi qui sugli altri casi in cui occorre prestare attenzione prima di assumere la glucosamina.

Il silicio, se assunto ininterrottamente per anni, può avere un effetto nocivo sui reni e provocare lesioni. Per sicurezza i soggetti con problemi renali dovrebbero valutarne l’assunzione con il proprio medico.

Acido gamma-linoleico: funzione di barriera e idratazione cutanea

Meccanismo d’azione dell’acido gamma-linoleico

L’acido gamma-linoleico appartiene al gruppo degli acidi grassi omega-6 e si trova, ad esempio, negli oli di borragine, di enotera e di canapa. L’acido gamma-linoleico è importante perché regolarizza la corneificazione della pelle. È inoltre in grado di alleviare gli eczemi, migliorando elasticità, tonicità e idratazione nella pelle sana. A volte, a causa dell’età o per predisposizione genetica, l’acido gamma-linoleico non viene prodotto in quantità adeguata e deve essere introdotto nell’organismo con gli alimenti.

I risultati delle sperimentazioni sembrano confermare la grande importanza per la pelle attribuita all’acido gamma-linoleico: i partecipanti di uno studio trattati con 500 milligrammi di olio di enotera in capsule hanno riportato dopo dodici settimane un netto miglioramento di idratazione cutanea, elasticità, compattezza e resistenza alla stanchezza, nonché una minore ruvidezza. Un esito affine ha avuto uno studio in cui il consumo di una quantità di olio di borragine compresa tra 360 e 720 milligrammi ha portato a un miglioramento misurabile della funzione di barriera della cute. Anche il prurito causato dalla secchezza cutanea è diminuito. Questi risultati sono stati confermati anche da altre ricerche.

Acido gamma-linoleico: dosaggio e consigli sull’assunzione

Gli studi hanno documentato l’efficacia di quantità comprese tra 360 e 720 milligrammi di acido gamma-linoleico, con risultati rilevabili già alle dosi più basse. Per questo si raccomanda l’assunzione di almeno 400 milligrammi di acido gamma-linoleico al giorno insieme ai pasti.

Da considerare in caso di epilessia

I soggetti affetti da una qualche forma di epilessia dovrebbero valutare con il proprio medico l’assunzione dell’acido gamma-linoleico, che a dosi elevate può aumentare il rischio di crisi.

La bellezza della pelle passa dall’intestino: azione dei probiotici

Meccanismo d’azione dei probiotici

Immagine a colori di batteri
I probiotici possono influire positivamente sul sistema immunitario della pelle, supportandone l’equilibrio naturale. Immagine: image_jungle/iStock/Getty Images Plus

L’intestino ha un’influenza decisiva sulla qualità della pelle. I primi studi lasciano supporre che i probiotici possano influire positivamente sul sistema immunitario della pelle, supportandone l’equilibrio naturale. I vari dati disponibili evidenziano spesso un’associazione tra uno squilibrio della flora intestinale o una malattia dell’intestino e patologie cutanee come psoriasi, neurodermite o rosacea. Dagli esperimenti sugli animali si conosce l’azione positiva dei probiotici su formazione delle rughe, fotoinvecchiamento e idratazione cutanea. Una prima sperimentazione documenta questo effetto anche nell’uomo:

è stato condotto uno studio di alto livello su 110 persone di età compresa tra 41 e 59 anni già interessate dalle prime rughe e da secchezza cutanea. Nello studio, l’assunzione di dieci miliardi di batteri (Lactobacillus plantarum) al giorno per dodici settimane ha migliorato lo stato della pelle, caratterizzata da una maggiore idratazione nel gruppo trattato con i probiotici, che ha inoltre fatto registrare una minore perdita d’acqua. Reazioni positive sono state riscontrate anche per quanto riguarda la lucentezza cutanea e la profondità delle rughe.

Un altro studio di piccole dimensioni ma altamente qualitativo si è concentrato sull’azione del batterio Lactobacillus johnsonii sulla pelle dopo l’influsso dei raggi UV. Le ustioni solari danneggiano il sistema immunitario cutaneo. La terapia probiotica ha prevenuto i danni e favorito la rapida ripresa.

Dosaggio e consigli sull’assunzione dei probiotici

I preparati dovrebbero contenere almeno 10 miliardi di UFC (unità formanti colonie, ovvero il numero dei microorganismi viventi) come dose giornaliera per assicurare che un numero sufficiente di batteri raggiunga l’intestino.

I medici specializzati in micronutrienti consigliano spesso una combinazione di vari batteri come lattobacilli e bifidobatteri. I probiotici vanno assunti regolarmente per periodi prolungati, perché il loro numero nell’intestino diminuisce nuovamente non appena si interrompe il trattamento.

Dosaggi in breve

Dosi giornaliere di micronutrienti consigliate contro le rughe

Vitamine

Vitamina C

almeno 100 milligrammi (mg)

Vitamina E

fino a 30 milligrammi

Oligoelementi

Zinco

da 15 a 35 milligrammi

Selenio

da 50 a 100 microgrammi (µg)

Flavonoidi

Carotenoidi

15 milligrammi

Altri nutrienti

Coenzima Q10

da 100 a 200 milligrammi

Acido ialuronico

da 50 a 150 milligrammi

Collagene o

collagene idrolizzato

fino a 120 milligrammi di collagene o

da 2.500 a 10.000 milligrammi di collagene idrolizzato

Glucosamina

fino a 250 milligrammi

Silicio

da 10 a 100 milligrammi

MSM

da 50 a 100 milligrammi

Acido gamma-linoleico

400 milligrammi

Probiotici

10 miliardi di unità formanti colonie (UFC)

Esami di laboratorio consigliati in breve

Esami del sangue consigliati nel trattamento delle rughe

Valori normali

Stato complessivo degli antiossidanti (siero)

da 1,13 a 1,57 millimoli per litro (mmol/l)*

Selenio

da 100 a 120 microgrammi per litro (µg/l) (siero)

da 120 a 150 microgrammi per litro (sangue intero)

I valori variano in base al laboratorio di analisi  

Classificazione

Riepilogo

Con il passare degli anni anche la pelle inizia ad invecchiare, con la comparsa di rughe sul collo, attorno al viso o sotto gli occhi. Anche le macchie dell’età sono un tipico segno dell’invecchiamento cutaneo. I produttori di cosmetici hanno lanciato sul mercato una gran quantità di preparati contro rughe e linee sulla base delle prime sperimentazioni cliniche che illustrano la potenziale efficacia dei micronutrienti contro l’invecchiamento cutaneo.

Gli antiossidanti come le vitamine C ed E o lo zinco e il selenio proteggono la pelle dalla distruzione degli elementi elastici da parte dello stress ossidativo. Il coenzima Q10 assicura la produzione di energia sufficiente nella cute. I carotenoidi proteggono dagli effetti dannosi dei raggi UV.

Il collagene e l’acido ialuronico sono invece componenti essenziali della pelle, di cui assicurano compattezza ed elasticità. Altri nutrienti come la glucosamina, lo zolfo (MSM) o il silicio nutrono il tessuto connettivo e supportano la riproduzione dei componenti della pelle.

Anche l’acido gamma-linoleico ha un effetto antirughe poiché migliora la funzione di barriera della cute. Molti studi documentano inoltre l’ampio raggio d’azione dei probiotici nell’organismo, utili anche ad assicurare l’idratazione e la salute cutanee.

In definitiva, la cura della pelle non si limita a rimedi esterni, ma può essere influenzata positivamente anche dall’interno mediante l’ottimizzazione del metabolismo cutaneo attraverso l’impiego di micronutrienti.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

Schwartz, S.T. & Park, J. (2012): Ingestion of BioCell Collagen®, a novel hydrolyzed chicken sternal cartilage extract; enhanced blood microcirculation and reduced facial aging signs. ClinInterv Aging. 2012; 7: 267–273. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3426261/, consultato il: 14.02.2018.

Anthonavage, M. et al. (2015): Effects of Oral Supplementation With Methylsulfonylmethane on Skin Health and Wrinkle Reduction. Natural Medicine Journal, November 2015 Vol. 7 Issue 11. https://www.naturalmedicinejournal.com/journal/2015-11/effects-oral-supplementation-methylsulfonylmethane-skin-health-and-wrinkle-reduction, consultato il: 08.03.2018.

Asserin, J. et al. (2015): The effect of oral collagen peptide supplementation on skin moisture and the dermal collagen network: evidence from an ex vivo model and randomized, placebo-controlled clinical trials. J CosmetDermatol. 14(4):291-301. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26362110, consultato il: 08.03.2018.

Bagchi, D. et al. (2014): Free radical scavenging, antioxidant and cancer chemoprevention by grape seed proanthocyanidin: An overview. Mutation research. 2014 Oct; 768: 69-73. https://www.researchgate.net/publication/261770486_Free_radical_scavenging_antioxidant_and_cancer_chemoprevention_by_grape_seed_proanthocyanidin_An_overview, consultato il: 03.03.2018.

Barel, A. et al. (2005): Effect of oral intake of choline-stabilized orthosilicic acid on skin, nails and hair in women with photodamaged skin. Arch Dermatol Res. 2005 Oct; 297(4): 147-53. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16205932, consultato il: 08.03.2018.

Bayerl, C. (2017): Was Anti-Aging leisten kann. Pharmazeutische Zeitung 32/2017. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=70853, consultato il: 02.03.2018.

Biesalski, H. K. (2016): Vitamine und Minerale. Georg Thieme Verlag 2016.

Biesalski, H. K. et al. (2010): Ernährungsmedizin. 4. Aufl. Georg Thieme Verlag Stuttgart.

Birnbaum, J. et al. (2015): A Review of Clinical Trials Conducted With Oral, Multicomponent Dietary Supplements for Improving Photoaged Skin. J Drugs Dermatol. 2015 Dec; 14 (12): 1453-61. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26659939, consultato il: 06.03.2018.

Bissett, D. L. et al. (2018): Glucosamine: an ingredient with skin and other benefits. J CosmetDermatol. 2006 Dec; 5 (4): 309-15. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17716251, consultato il: 07.03.2018.

Blumberg, J. et al. (1994): The Alpha-Tocopherol, Beta-Carotene Cancer Prevention Study in Finland. Nutr Rev. 1994 Jul; 52 (7): 242-5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8090376, consultato il: 08.03.2018.

Borumand, M. et al. (2014): Daily consumption of the collagen supplement Pure Gold Collagen® reduces visible signs of aging. ClinInterv Aging. 2014; 9: 1747–1758. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4206255/, consultato il: 08.03.2018.

Borumand, M. et al. (2015): Effects of a nutritional supplement containing collagen peptides on skin elasticity, hydration and wrinkles. Journal of Medical Nutrition & Nutraceuticals. 2015; 4 (1): 47–53. http://www.jmnn.org/article.asp?issn=2278-1870;year=2015;volume=4;issue=1;spage=47;epage=53;aulast=Borumand, consultato il: 08.03.2018.

Bouilly-Gauthier, D. et al. (2010): Clinical evidence of benefits of a dietary supplement containing probiotic and carotenoids on ultraviolet-induced skin damage. Br J Dermatol. 2010 Sep; 163 (3): 536-43. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20545689, consultato il: 09.03.2018.

Brosche, T. et al. (2000): Effect of borage oil consumption on fatty acid metabolism, transepidermal water loss and skin parameters in elderly people. Arch GerontolGeriatr. 2000 Mar-Apr; 30 (2): 139-50. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15374040, consultato il: 09.03.2018.

Online-Auftritt des Bundesamts für Risikobewertung, http://www.bfr.bund.de/de/a-z_index/beta_carotin-5119.html, consultato il: 08.03.2018.

Bundesamt für Risikobewertung: Stellungnahme Nr. 019/2005. Beta-Carotin in Nahrungsergänzungsmitteln. http://bfr.bund.de/cm/343/beta_carotin_in_nahrungsergaenzungsmitteln.pdf, consultato il: 08.03.2018.

Butawan, M. et al. (2017): Methylsulfonylmethane: Applications and Safety of a Novel Dietary Supplement. Nutrients. 9 (3): 290. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5372953/, consultato il: 07.03.2018.

Césarini, J.P. et al. (2003): Immediate effects of UV radiation on the skin: modification by an antioxidant complex containing carotenoids. PhotodermatolPhotoimmunolPhotomed. 2003 Aug; 19 (4): 182-9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12925189, consultato il: 06.03.2018.

Di Cerbo, A. et al. (2015): A dietary supplement improves facial photoaging and skin sebum, hydration and tonicity modulating serum fibronectin, neutrophil elastase 2, hyaluronic acid and carbonylated proteins. Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology. 2015; 144: 91-103. http://www.ibsaderma.com/pdf/studi/complementari/Di_Cerbo_et_al_photoaging_2015.pdf, consultato il: 08.03.2018.

Dong, E.L. et al. (2015): Clinical Evidence of Effects of Lactobacillus plantarum HY7714 on Skin Aging: A Randomized, Double Blind, Placebo-Controlled Study. J. Microbiol. Biotechnol. (2015), 25 (12), 2160–2168. http://www.jmb.or.kr/journal/viewJournal.html?doi=10.4014/jmb.1509.09021, consultato il: 17.04.2018.

Europäischen Behörde für Lebensmittelsicherheit (2012): Statement on thesafetyofβ-caroteneuse in heavy smokers. EFSA Journal 2012; 10 (12): 2953. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2012.2953/epdf, consultato il: 08.03.2018.

Farris, P. et al. (2014): Evaluation of efficacy and tolerance of a nighttime topical antioxidant containing resveratrol, baicalin, and vitamin e for treatment of mild to moderately photodamaged skin. J Drugs Dermatol. 2014 Dec; 13 (12): 1467-72. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25607790, consultato il: 05.03.2018.

Friedrich, A. et al. (2017): Message in a Bottle: Dialog between Intestine and Skin Modulated by Probiotics. Int J Mol Sci. 2017 Jun; 18 (6): 1067. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5485927/, consultato il: 09.03.2018.

Online-Auftritt der Gesellschaft für Ästhetische Chirurgie Deutschland e.V., http://www.gacd.de/, consultato il: 01.03.2018.

Godic, A. et al. (2014): The Role of Antioxidants in Skin Cancer Prevention and Treatment. Oxid Med Cell Longev. 2014; 2014: 860479. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3984781/, consultato il: 05.03.2018.

Goodman, G.E. et al. (2004): The Beta-Carotene and Retinol Efficacy Trial: incidence of lung cancer and cardiovascular disease mortality during 6-year follow-up after stopping beta-carotene and retinol supplements. J Natl Cancer Inst. 2004 Dec 1; 96 (23): 1743-50. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15572756, consultato il: 08.03.2018.

Gröber, U. (2011): Mikronährstoffe. Metbolic Tuning – Prävention – Therapie. Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft Stuttgart.

Gröber, U. (2015): Interaktionen – Arzneimittel und Mikronährstoffe. Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft Stuttgart 2015.

Gröber, U. (2014): Arzneimittel und Mikronährstoffe – Medikationsorientierte Supplementierung. 3. Aufl. Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft Stuttgart.

Gueniche, A. et al. (2009): Probioticsforphotoprotection. Dermatoendocrinol. 2009 Sep; 1 (5): 275-9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20808516, consultato il: 17.04.2018.

Gueniche, A. et al. (2017): Efficacy of Glucosamine Sulphate in Skin Ageing: Results from an ex vivo Anti-Ageing Model and a Clinical Trial. Skin PharmacolPhysiol. 30 (1): 36-41. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28214837, consultato il: 08.03.2018.

Han, Y. et al. (2012): A randomized trial of Lactobacillus plantarum CJLP133 for the treatment of atopic dermatitis. PediatrAllergyImmunol. 2012 Nov; 23 (7): 667-73. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23050557, consultato il: 17.04.2018.

Heinrich, U. et al. (2003): Supplementation with β-carotene or a similar amount of mixed carotenoids protects humans from UV-induced erythema. Journal of Nutrition. 2003; 133 (1): 98–101. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12514275, consultato il: 08.03.2018.

Heyn, G. (2007): Den Spuren der Zeit begegnen. Pharmazeutische Zeitung 1/2007. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=2434, consultato il: 01.03.2018.

Hughes-Formella, B. et al. (2007): Anti-inflammatory and skin-hydrating properties of a dietary supplement and topical formulations containing oligomeric proanthocyanidins. Skin PharmacolPhysiol. 2007; 20 (1): 43-9. http://oxiprovin.com/wp-content/uploads/2016/08/GSE-anti-inflammatory-skin-UV-damage-and-hydration-study.pdf, consultato il: 16.04.2018.

Iemoli, E. et al. (2012): Probiotics reduce gut microbial translocation and improve adult atopic dermatitis. J Clin Gastroenterol. 2012 Oct; 46 Suppl: S33-40. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22955355, consultato il: 17.04.2018.

Inui, M. et al. (2008): Mechanisms of inhibitory effects of CoQ10 on UVB-induced wrinkle formation in vitro and in vivo. Biofactors. 2008; 32 (1-4): 237-43. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19096121, consultato il: 07.03.2018.

Jenkins, G. et al. (2013): Wrinkle reduction in post-menopausal women consuming a novel oral supplement: a double-blind placebo-controlled randomized study. Int J CosmetSci. 2014 Feb; 36 (1): 22-31. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23927381, consultato il: 06.03.2018.

Kawada, C. et al. (2014): Ingested hyaluronan moisturizes dry skin. Nutr J. 2014; 13: 70. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4110621/, consultato il: 08.03.2018.

Koshy, J.C. et al. (2012): Effect of dietary zinc and phytase supplementation on botulinum toxin treatments. J Drugs Dermatol. 2012 Apr; 11 (4): 507-12. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22453589, consultato il: 09.03.2018.

Lee, D.E. et al. (2015): Clinical Evidence of Effects of Lactobacillus plantarum HY7714 on Skin Aging: A Randomized, Double Blind, Placebo-Controlled Study. Journal of Microbiology and Biotechnology 2015; 25 (12): 2160~2168. http://www.jmb.or.kr/journal/viewJournal.html?doi=10.4014/jmb.1509.09021, consultato il: 09.03.2018.

Mascarenhas, S. et al. (2017): Deleterious role of trace elements - Silica and lead in the development of chronic kidney disease. Chemosphere. 2017 Jun; 177: 239-249. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28292724, consultato il: 08.03.2018.

Mishra, V. et al. (2015): Probiotics as Potential Antioxidants: A Systematic Review. J. Agric. Food Chem 63 (14), pp 3615–3626. https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/jf506326t, consultato il: 09.03.2018.

Moers-Carpi, M. (2007): Füllstoffe statt Facelifting mit Skalpell. Pharmazeutische Zeitung 19/2007. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=3026, consultato il: 01.03.2018.

Muggli, R. (2005): Systemic evening primrose oil improves the biophysical skin parameters of healthy adults. Int J CosmetSci. 27: 243-9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18492193, consultato il: 09.03.2018.

Oe, M. et al. (2017): Oral hyaluronan relieves wrinkles: a double-blinded, placebo-controlled study over a 12-week period. ClinCosmetInvestigDermatol. 10: 267-273, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5522662/, consultato il: 08.03.2018.

OyetakinWhite, P. et al. (2012): Protective Mechanisms of Green Tea Polyphenols in Skin. Oxid Med Cell Longev. 2012; 2012: 560682. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3390139/, consultato il: 05.03.2018.

Pandel, R. et al. (2013): Skin photoaging and the role of antioxidants in its prevention. ISRN Dermatol. 2013 Sep 12; 2013: 930164. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24159392, consultato il: 02.03.2018.

Peguet-Navarro, J. et al. (2008): Supplementation with oral probiotic bacteria protects human cutaneous immune homeostasis after UV exposure-double blind, randomized, placebo controlled clinical trial. Eur J Dermatol. 2008 Sep-Oct; 18 (5): 504-11. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18693151, consultato il: 09.03.2018.

Pharmazeutische Zeitung 02/2006: Kein Beta-Carotin für Raucher. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=560, consultato il: 08.03.2018.

Poljsak B. et al. (2013): Skin and antioxidants. Journal of Cosmetic and Laser Therapy. 2013; 15 (2): 107–113.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23384037, consultato il: 05.03.2018.

Poswig, A. et al. (1999): Adaptive antioxidant response of manganese-superoxide dismutase following repetitive UVA irradiation. J InvestDermatol. 1999 Jan; 112 (1): 13-8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9886257, consultato il: 05.03.2018.

Pullar, J.M. et al. (2017): The Roles of Vitamin C in Skin Health.Nutrients. 2017 Aug 12; 9(8). pii: E866. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28805671, consultato il: 05.03.2018.

Reimann, J.(2003): Möglichkeiten und Grenzen von Nahrungsergänzungsmitteln. Pharmazeutische Zeitung 22/2003. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=pharm7_22_2003, consultato il: 02.03.2018.

Segger, D. et al. (2004): Supplementation with Evelle improves skin smoothness and elasticity in a double-blind, placebo-controlled study with 62 women. J DermatologTreat. 2004 Jul; 15(4): 222-6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15764035, consultato il: 06.08.2018.

Sellerberg, U. (2013): Schönes Kraut für weiche Haut. Pharmazeutische Zeitung 06/2013. https://ptaforum.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=3166, consultato il: 09.03.2018.

Siehs, H. et al. (2004): Carotenoids and UV protection. PhotochemPhotobiolSci. 2004 Aug; 3 (8): 749-52. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15295630, consultato il: 16.04.2018.

Siems, W. et al. (2005): Betacarotin. Für und Wider einer Supplementation. Pharmazeutische Zeitung 13/2005. https://www.pharmazeutische-zeitung.de/index.php?id=27674, consultato il: 08.03.2018

Skovgaard, G.R. et al. (2006): Effect of a novel dietary supplement on skin aging in post-menopausal women. Eur J ClinNutr. 2006 Oct; 60 (10): 1201-6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16670692, consultato il: 05.03.2018.

Stahl, W. et al. (2006): Systemic photoprotection through carotenoids. Hautarzt. 2006 Apr; 57 (4): 281-5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16463037, consultato il: 16.04.2018.

Stellungnahme des BgVV zur Einschätzung von Betacarotin durch den Wissenschaftlichen Lebensmittelausschuß (SCF) der Europäischen Union. http://www.bfr.bund.de/cm/343/einschaetzung_von_beta_carotin_durch_den_scf_der_europaeischen_union.pdf, consultato il: 08.03.2018.

Žmitek, K. et al. (2017): The effect of dietary intake of coenzyme Q10 on skin parameters and condition: Results of a randomised, placebo-controlled, double-blind study. Biofactors. 2017 Jan 2; 43 (1): 132-140. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27548886, consultato il: 05.03.2018.

Classificazione

Mostra