Trattamento della depressione del tono dell'umore con i micronutrienti

In che modo i micronutrienti possono supportare il trattamento della depressione del tono dell'umore

La depressione del tono dell'umore è un disturbo psichico innescato da circostanze di vita o da malattie fisiche. Anche la carenza di micronutrienti influisce sulla psiche. La depressione del tono dell'umore è caratterizzata da un'alterazione dell'equilibrio delle sostanze messaggere nel cervello. Questo articolo illustra con quali micronutrienti è possibile sostenere la produzione e la funzione delle sostanze messaggere e come si può migliorare il trattamento a base di antidepressivi.

Donna appoggiata alla finestra con la tapparella chiusa
Le cause più comuni di depressione del tono dell'umore sono determinate circostanze di vita, lo stress, la predisposizione genetica e cause ormonali o fisiche. Immagine: MarinaZg/iStock/Getty Images Plus

Cause e sintomi

Cause della depressione del tono dell'umore

La depressione è uno stato d'animo di tristezza e abbattimento che si protrae nel tempo. In medicina si distinguono diversi gradi di depressione, classificabili in base ai sintomi. Esistono depressioni lievi, moderate e gravi. Le forme lievi sono chiamate anche "depressione del tono dell'umore", da distinguere dalla sindrome di burnout o "dell'esaurimento da lavoro" dovuta a sovraccarico e stress permanente, oltre a spossatezza e affaticamento cronico.

La depressione del tono dell'umore è spesso dovuta a più di una causa: i fattori fisici e genetici e gli influssi psicologici si potenziano a vicenda, provocando uno squilibrio dei messaggeri neurologici come la serotonina (l'ormone della felicità), la noradrenalina e la dopamina, con un'alterazione dell'attività cerebrale e con conseguenti ripercussioni su pensiero e sentimenti.

Le cause più comuni di depressione o depressione del tono dell'umore sono:

Circostanze di vita: eventi dolorosi, come una delusione amorosa, la perdita di una persona cara o la solitudine, possono causare depressione del tono dell'umore. Anche un'infanzia problematica può aumentare il rischio di soffrire di depressione nel corso della vita.

Stress: in situazioni di stress la produzione di serotonina nel cervello viene inibita. Il perdurare di questa condizione per diversi anni comporta il rischio che la produzione di serotonina non torni più nella norma. e che i suoi livelli rimangano bassi, con conseguente sviluppo di depressione del tono dell'umore.

Predisposizione genetica: da alcuni studi è emerso che la depressione del tono dell'umore ha probabilmente anche una componente genetica. I parenti di primo grado (genitori o figli) delle persone affette corrono un rischio del 50% maggiore di soffrire di questa malattia.

Cause ormonali: sbalzi ormonali durante i primi mesi di gravidanza, la pubertà o la menopausa possono costituire un fattore scatenante. Episodi depressivi di questo tipo insorgono anche durante o poco prima del ciclo (sindrome premestruale). Anche l'influenza dei contraccettivi ormonali (la pillola) ha una chiara correlazione con la depressione del tono dell'umore.

Cause fisiche: il cervello reagisce sensibilmente al metabolismo dell'organismo.

  • Ipotiroidismo (ad esempio nella tiroidite di Hashimoto): le malattie della tiroide possono causare depressione del tono dell'umore in virtù della stretta correlazione tra tiroide e psiche.
  • Diabete: le alterazioni dei livelli di zucchero nel sangue influiscono sull'intero metabolismo, compreso quello nervoso. Inoltre la depressione del tono dell'umore è legata a un'alterazione del metabolismo degli zuccheri. Infatti le persone depresse presentano elevati livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, che a sua volta riduce l'effetto dell'insulina deputata ad abbassare la quantità di zucchero nel sangue.
  • Intolleranza al fruttosio: esistono prove del fatto che un'intolleranza al fruttosio comporti l'assorbimento di una quantità troppo bassa di triptofano, il componente di base della serotonina, nota anche come ormone della felicità.

Malattie gravi: le limitazioni fisiche dovute a malattia, invalidità permanente, dolore o necessità di cure rendono le persone più inclini alla depressione.

Sintomi: ecco come si manifesta la depressione del tono dell'umore

I sintomi sono suddivisi in sintomi principali e secondari ai sensi delle linee guida applicabili (Classificazione ICD10 o "Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati").

Deitre sintomi principali, se ne manifestano almeno due in caso di depressione, mentre solo uno in caso di depressione del tono dell'umore:

  • Frequente sensazione di abbattimento o tristezza.
  • Le persone depresse perdono interesse per la vita. Non rispondono al dolore, alla gioia o all'esortazione, possono anche diventare apatiche e sentire un vuoto interiore.
  • Mancanza di energie: le persone colpite non hanno la forza di affrontare gli eventi e ciò le porta a trascurare sé stesse, i rapporti familiari e i contatti con gli altri.

Più sintomi collaterali compaiono, peggiore è la depressione. Tra di essi si annoverano segni quali alterazione dell'autostima e della fiducia in sé stessi, sensi di colpa e aspettative negative per il futuro, eventualmente accompagnati da numerosi disturbi generali come stanchezza, disturbi del sonno, nervosismo, irrequietezza, problemi di memoria e ansia. La malattia può manifestarsi anche a livello fisico con sintomi quali mal di testa, nausea, problemi circolatori e altro ancora. La depressione del tono dell'umore può anche portare alla perdita di appetito e di peso, così come a veri attacchi di fame.

Classificazione

Obiettivi del trattamento

Come viene trattata comunemente la depressione del tono dell'umore?

Donna seduta davanti a una lampada per fototerapia
La depressione del tono dell'umore viene trattata in diversi modi: da un lato mediante la psicoterapia e dall'altro tramite farmaci. Immagine: Rocky89/iStock

La depressione del tono dell'umore viene trattata sia tramite psicoterapia sia mediante farmaci. La psicoterapia mira a riconoscere e modificare i modelli di pensiero che innescano la depressione e a fornire nuovi schemi mediante la terapia cognitivo-comportamentale. Un ulteriore aiuto può arrivare dalla fototerapia nonché dalla terapia sportiva e motoria con esercizi di rilassamento. In caso di forme più leggere, una possibilità è rappresentata dall'autoaiuto.

Per la terapia farmacologica sono disponibili diversi medicinali che agiscono prevenendo la ricaptazione (riassorbimento) della serotonina, l'ormone del buonumore, e prolungandone così l'effetto.

  • Inibitori della ricaptazione della serotonina a base di principi attivi quali la fluoxetina (Fluoxeren®, Prozac®) e l'escitalopram (Cipralex®)
  • Antidepressivi triciclici a base di principi attivi quali la doxepina (Sinequan®), l'amitriptilina (Triptizol®) e la clomipramina (Anafranil®)
  • Antidepressivi tetraciclici a base di principi attivi quali la mirtazapina (Remeron®)

Informazioni

Alcuni antidepressivi aumentano la motivazione. La depressione comporta anche il rischio di suicidio della persona malata e nei casi gravi deve essere sempre trattata da un medico. È opportuno rivolgersi innanizitutto al medico di famiglia, che potrà poi indirizzare il paziente da uno psicoterapeuta o psichiatra.

Gli obiettivi della medicina dei micronutrienti

Una dieta equilibrata è importante per il metabolismo cerebrale. Alimenti quali pesce, verdure, olio d'oliva e cereali possono alleviare la depressione del tono dell'umore. Alcuni studi hanno dimostrato che l'uso mirato di micronutrienti può sostenere la terapia classica. Tra i suddetti micronutrienti si annoverano:

  • Precursori della serotonina (triptofano e 5-HTP)
  • Sostanze nutritive che ottimizzano i messaggeri e i segnali (S-adenosil-metionina, acidi grassi omega-3)
  • Alcune vitamine (vitamina D, vitamine del gruppo B e minerali magnesio, selenio, zinco e ferro che favoriscono un metabolismo cerebrale equilibrato)
  • Probiotici che garantiscono il mantenimento di un intestino sano.

Regola i nervi addominali e le sostanze che raggiungono il sangue e il cervello.

Alimenti salutari come salmone, melograno, broccoli, avocado e pompelmo appoggiati su una superficie piana.
La depressione del tono dell'umore può essere mitigata mediante una dieta equilibrata. Immagine: Lisovskaya/iStock/Getty Images Plus

Informazioni

L'automedicazione è appropriata solo in caso di depressione del tono dell'umore. Al verificarsi di una depressione grave, la terapia con micronutrienti deve essere somministrata sotto il controllo di un medico, che può anche determinare quali agenti possono essere combinati.

Alcuni micronutrienti sono molto adatti a supportare la terapia con antidepressivi. Tuttavia occorre evitare la combinazione di agenti che aumentano i livelli di serotonina, tra cui l'S-adenosil-metionina, il triptofano, la griffonia (5-HTP), l'iperico o erba di San Giovanni e la maggior parte degli antidepressivi.

Classificazione

Trattamento con i micronutrienti

L'S-adenosil-metionina sostiene il metabolismo cerebrale

Meccanismo d'azione dell'S-adenosil-metionina

Raffigurazione anatomica di una testa umana in cui sono visibili aree del sistema nervoso centrale attive nel cervello
L'S-adenosil-metionina, derivato da un aminoacido, agisce sul cervello ed è efficace in caso di depressione del tono dell'umore. Immagine: yodiyim /iStock/Getty Images Plus

L'S-adenosil-metionina (SAM) è un derivato di un aminoacido naturalmente presente nelle cellule dell'organismo. Influenza il metabolismo cerebrale a diversi livelli, ad esempio per quanto riguarda le attività geniche e i messaggeri, ivi incluso il metabolismo della serotonina. Altera inoltre le membrane delle cellule nervose e quindi la loro sensibilità ai messaggeri.

La maggior parte degli studi di alto livello ha dimostrato l'efficacia della SAM rispetto a un placebo in caso di depressione del tono dell'umore. Ulteriori studi di elevato profilo mostrano addirittura un effetto positivo della SAM paragonabile a quello di un antidepressivo. L'analisi ha riguardato non solo i sintomi depressivi, ma anche lo stato di salute generale con disturbi quali dolore o problemi di memoria.

Una valutazione di tutti gli studi disponibili ha evidenziato la presenza di molte prove positive e promettenti circa l'efficacia e la sicurezza della SAM, adatta come terapia a sé stante o come complemento al trattamento classico della depressione. Con la SAM sono stati osservati anche meno effetti collaterali e interazioni farmacologiche rispetto a molti antidepressivi.

S-adenosil-metionina: dose e assunzione consigliata

Negli studi clinici i soggetti hanno ricevuto diverse quantità di SAM, comprese tra 45 a 1.600 milligrammi al giorno. I medici specializzati in micronutrienti raccomandano solitamente di assumerne da 200 a 400 milligrammi al giorno. Chi soffre di depressione deve assumere la SAM sotto controllo medico.

Consiglio

L'acido folico, la vitamina B6 e la vitamina B12 sono importanti per il metabolismo della SAM e per questo se ne dovrebbe garantire un apporto adeguato in caso di depressione.

S-adenosil-metionina: cosa considerare durante la gravidanza e l'allattamento e in caso di malattie e assunzione di farmaci.

Mani che sorreggono delle provette contenenti sangue
I livelli di omocisteina vengono determinati nel plasma sanguigno. Se troppo elevati, possono favorire l'insorgenza di malattie cardiovascolari. Immagine: Fly_dragonfly /iStock/Getty Images Plus

Le persone che soffrono di disturbi bipolari possono sviluppare sintomi maniacali durante l'assunzione di SAM, ragion per cui dovrebbero evitare questo trattamento.

In assenza di studi adeguati sull'effetto della SAM durante la gravidanza o l'allattamento, questa sostanza deve essere assunta solo dopo aver consultato un medico.

La SAM aumenta la concentrazione di serotonina in alcune regioni del cervello. A fini di sicurezza non deve essere usata insieme ad altre sostanze simili, come la griffonia (5-HTP), l'iperico o erba di San Giovanni, il triptofano e gli antidepressivi, che aumentano la quantità di serotonina nel cervello (inibitori della ricaptazione della serotonina come la fluoxetina [Fluoxeren®, Prozac®] e l'escitalopram [Cipralex®]).

Il parere degli esperti

In uno studio la SAM è stata testata con successo insieme a inibitori della ricaptazione della serotonina. I due principi attivi sono stati tollerati per un periodo di sei settimane. I soggetti depressi che non avevano risposto ai farmaci hanno reagito più frequentemente alla combinazione di SAM e antidepressivo. Tuttavia, è necessario tenere sotto monitoraggio i pazienti per rilevare un'eventuale comparsa di sindrome serotoninergica.

Le persone che presentano alti livelli di omocisteina o sono affette da malattie cardiovascolari devono essere sottoposte a un monitoraggio dei livelli di omocisteina se assumono SAM per più di quattro settimane. L'omocisteina è un prodotto metabolico che favorisce l'insorgenza di malattie cardiovascolari. È possibile ridurne i livelli assumendo vitamine del gruppo B. I livelli di omocisteina vengono misurati nel plasma, la componente liquida del sangue priva di cellule ematiche. I valori normali sono compresi tra 5 e 9 micromoli per litro.

Triptofano: precursore degli ormoni della felicità

Meccanismo d'azione del triptofano: agente standard nel trattamento della depressione del tono dell'umore

L'aminoacido triptofano è un precursore della serotonina e della melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia. Un sonno rilassante è il presupposto per uno stato d'animo stabile. Il livello di triptofano nel sangue dei pazienti depressi è spesso inferiore a quello delle persone sane.

L'effetto positivo del triptofano in caso di depressione del tono dell'umore è stato dimostrato in studi di piccole dimensioni, in cui tale sostanza ha indotto un miglioramento dell'umore già 60 minuti dopo l'assunzione, mentre con il placebo non è stato osservato alcun effetto. Tuttavia mancano ancora studi di alto livello.

Triptofano: dosaggio e consigli per l'assunzione

La dose tipica negli studi sulla depressione è compresa tra 1.000 e 3.000 milligrammi al giorno. Pertanto i medici specializzati in micronutrienti consigliano almeno 1.000 milligrammi di triptofano al giorno.

Il triptofano non deve essere assunto insieme ad alimenti proteici come la carne e le uova, poiché gli aminoacidi che compongono le proteine usano le stesse sostanze trasportatrici (carrier) e gli impedirebbero di raggiungere efficacemente il cervello dal sangue.

Inoltre è importante che non trascorrano più di due ore tra l'assunzione di triptofano e un pasto contenente carboidrati, poiché se i livelli di zucchero nel sangue, e con essi quelli dell'insulina, sono ancora leggermente elevati, il triptofano raggiunge meglio il cervello.

Dopo tre o quattro settimane di assunzione di triptofano un medico dovrebbe controllare le condizioni del paziente e determinare l'eventuale necessità di utulizzare questo principio attivo per un periodo più lungo.

Triptofano: cosa considerare durante la gravidanza e in caso di assunzione di farmaci

Le persone che soffrono di malattie epatiche (cirrosi epatica)non devono assumere triptofano perché hanno difficoltà a degradarlo. Occorre poi prestare cautela anche in caso di malattie renali o pressione alta.

Attualmente non sono disponibili studi sulla sicurezza dell'L-triptofano durante la gravidanza e l'allattamento, né dati sul suo uso in bambini e adolescenti.

Il triptofano, che aumenta i livelli di serotonina, non deve essere combinato con altri farmaci che intervengono nel metabolismo di tale ormone (come gli inibitori della ricaptazione della serotonina usati per trattare la depressione), tra cui l'S-adenosil-metionina (SAM), il 5-idrossitriptofano (5-HTP) o l'erba di San Giovanni. Questa combinazione potrebbe infatti aumentare il rischio di sindrome serotoninergica, che si verifica in presenza di una quantità eccessiva di serotonina nell'organismo.

Inoltre il triptofano non deve essere combinato con:

  • Inibitori della monoamino ossidasi come la selegilina (Egibren®, Jumex®) utilizzati per trattare la malattia di Parkinson
  • Farmaci per disturbi psichici con lfenotiazine (ad esempio la clorpromazina [Prozin®, Largactil®]) e le benzodiazepine (ad esempio il bromazepam [Lexotan®], l'alprazolam [Xanax®] o il clobazam [Frisium®])
  • La procarbazina, un farmaco antitumorale (Natulan®)
  • Il destrometorfano (ad esempio Vicks Tosse®)

Griffonia: la pianta medicinale con un precursore della serotonina

Meccanismo d'azione della griffonia

Formula chimica della serotonina disegnata a matita
L'assunzione di 5-HTP (un precursore della serotonina) estratto dalla griffonia può alleviare la depressione del tono dell'umore. Immagine: Ekaterina79/iStock/Getty Images Plus

Il 5-idrossitriptofano (5-HTP) estratto dalla Griffonia simplicifolia (fagiolo africano) ha un meccanismo d'azione simile al triptofano e costituisce lo stadio intermedio tra questo e la serotonina. Il 5-HTP attraversa facilmente la barriera emato-encefalica ed entra nel cervello, dove aumenta la produzione di serotonina. Il 5-HTP è dunque un'alternativa al triptofano, ad esempio quando questo non si dimostra efficace.

Alcuni studi confermano che l'assunzione di 5-HTP allevia la depressione del tono dell'umore. Su undici studi di alto livello, cinque hanno fornito un risultato positivo convincente, da interpretarsi come un'indicazione dell'efficacia della griffonia. Ad ogni modo sono auspicabili ulteriori studi.

Anche le esperienze nella pratica medica sono incoraggianti: la griffonia viene usata da 30 anni per trattare la depressione, l'ansia e i disturbi del sonno.

Dosaggio e consigli per l'assunzione della griffonia

I medici esperti in micronutrienti consigliano di assumere tra 150 e 300 milligrammi di 5-HTP al giorno per due mesi.

Le compresse non devono essere ingerite con alimenti ricchi di proteine per garantire l'assorbimento del 5-HTP nel cervello.

Consiglio

La vitamina B6 e il magnesio sono necessari per convertire il 5-HTP in serotonina, pertanto se ne dovrebbe assicurare un apporto adeguato.

Il 5-HTP deve essere preso sotto controllo medico e solo per brevi periodi, in quanto non è del tutto chiaro se il principio attivo possa causare dipendenza. Negli studi la griffonia è stata testata per circa due mesi e per questo non si dispone di studi nel lungo termine.

Da considerare durante la gravidanza e l'allattamento e in caso di assunzione di farmaci

L'uso del 5-HTP durante la gravidanza e l'allattamento non è stato sufficientemente studiato, pertanto le donne incinte e che allattano al seno dovrebbero evitarne l'assunzione.

È inoltre opportuno evitare l'uso combinato con antidepressivi o altri micronutrienti che intervengono nel metabolismo della serotonina, tra cui il triptofano e la SAM, per non incorrere nel rischio di un eccesso di serotonina (sindrome serotoninergica).

Le vitamine del gruppo B promuovono il metabolismo cerebrale

Meccanismo d'azione delle vitamine del gruppo B

Le vitamine del gruppo B sono importanti per il funzionamento ottimale del cervello:

  • La vitamina B6 è coinvolta nella produzione di importanti messaggeri (neurotrasmettitori) come la serotonina e la melatonina, l'ormone del sonno. Spesso la carenza di vitamina B6 e la depressione del tono dell'umore vanno di pari passo.
  • L'acido folico e la vitamina B12 sono importanti per la degradazione dell'omocisteina. Le persone depresse presentano spesso una carenza di acido folico e di vitamina B12, accompagnata da alti livelli di omocisteina, associati alla depressione.
  • In quanto coenzima del metabolismo dei carboidrati, la vitamina B1 è molto importante per la produzione di energia nel cervello.
  • La vitamina B2 è necessaria per l'attivazione della vitamina B6 e il metabolismo dell'acido folico.

Uno studio di piccole dimensioni ma di alto livello ha analizzato l'effetto sull'umore di un preparato multivitaminico contenente vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12, acido folico, biotina, niacina, acido pantotenico), vitamina C, calcio, magnesio e zinco. Dopo quattro settimane, è stata osservata una riduzione della depressione del tono dell'umore. Poiché gli studi sulle singole vitamine spesso non hanno fornito risultati favorevoli, gli autori concludono che per garantire l'effetto studiato è necessario assumere una miscela a base di numerosi componenti.

Vitamine del gruppo B: dosaggio e consigli per l'assunzione

In caso di depressione del tono dell'umore si consiglia di assumere un complesso vitaminico contenente le vitamine B1 (10 milligrammi), B2 (12 milligrammi), B6 (10-25 milligrammi) e B12 (250-500 microgrammi) e l'acido folico (400-2.000 microgrammi), poiché esse agiscono in modo ottimale se combinate.

Il parere degli esperti

Alcune persone riescono a utilizzare l'acido folico solo in modo limitato a causa del difetto di un enzima che ne ricava la forma attiva, l'acido 5-metiltetraidrofolico, in maniera insufficiente. In tali casi l'acido folico deve quindi essere fornito direttamente sotto forma di acido 5-metiltetraidrofolico.

I livelli di omocisteina, acido folico e vitamina B12 devono essere determinati in laboratorio.

In caso di depressione del tono dell'umore dovrebbero essere esclusi alti livelli di omocisteina nonché la carenza di acido folico e di vitamina B12, che costituiscono fattori di rischio. Si consigliano regolari analisi del sangue.

Lo stato dell'acido folico viene determinato misurando i livelli di folato nei globuli rossi (sangue intero), per ottenere un valore più significativo rispetto alla quantità nel siero (liquido ematico privo di globuli rossi). Sono ritenuti normali valori compresi tra 250 e 400 microgrammi per litro. In presenza di una carenza di acido folico è opportuno controllare anche lo stato della vitamina B12, perché i sintomi di una mancanza di acido folico e di vitamina B12 sono molto simili e possono rendersi reciprocamente "invisibili".

La vitamina B12 viene rilevata nel siero ematico (privo di globuli rossi). Il metodo migliore è rappresentato dalla determinazione dell'olotranscobalamina (HoloTC), che fornisce dati più accurati rispetto a quella della vitamina B12. I valori devono essere superiori a 54 picomoli per litro per l'olotranscobalamina e a 300 picogrammi per millilitro per la vitamina B12.

L'omocisteina viene misurata nel plasma, la componente liquida del sangue priva di cellule ematiche. I valori normali sono compresi tra 5 e 9 micromoli per litro.

Da considerare in caso di assunzione di acido folico

Se si assumono quantità di acido folico superiori a 1.000 microgrammi, non è possibile rilevare una carenza di vitamina B12, perché la carenza di vitamina B12 e quella di folato producono gli stessi risultati nell'emocromo. Pertanto l'acido folico ad alte dosi deve essere sempre assunto in combinazione con la vitamina B12.

Nei pazienti più anziani, prima di avviare l'assunzione di acido folico è necessario escludere una carenza di vitamina B12.

La vitamina D è essenziale per la mente

Meccanismo d'azione della vitamina D

Donna in piedi vicino al mare che tende la mano verso il sole
Le persone affette da depressione del tono dell'umore hanno spesso una carenza di vitamina D. Immagine: francescoch /iStock/Getty Images Plus

La vitamina D viene prodotta nella pelle grazie alla luce del sole. In estate, anche una piccola quantità di luce diurna è sufficiente a produrre la quantità di vitamina D necessaria. In inverno invece alcune persone soffrono della cosiddetta depressione stagionale a causa della mancanza di luce. Le persone affette da depressione del tono dell'umore hanno spesso bassi livelli di vitamina D.

Depressione post-partum: uno studio clinico condotto su più di 100 donne incinte ha dimostrato che l'assunzione giornaliera di 2.000 unità internazionali di vitamina D3 durante la gravidanza potrebbe ridurre le depressioni dopo il parto.

Sindrome premestruale: si può soffrire di depressione del tono dell'umore prima e durante il ciclo, nonché in seguito all'interruzione della pillola. Gli studi condotti indicano che l'assunzione di vitamina D è un modo sicuro per migliorare gli sbalzi d'umore associati alla sindrome premestruale.

Anziani: la depressione del tono dell'umore nella vecchiaia può essere causata da una carenza di vitamina D. La produzione di vitamina D da parte dell'organismo diminuisce con l'età e gli studi svolti mostrano che le persone anziane con bassi livelli di vitamina D corrono un rischio maggiore di soffrire di depressione.

Ulteriori studi hanno dimostrato che la vitamina D ha effetti positivi in caso di depressione del tono dell'umore. Tuttavia non sono ancora stati eseguiti studi di qualità che confermino in via definitiva l'efficacia di questo nutriente. A ogni modo, in caso di depressione occorre sempre compensare un'eventuale carenza di vitamina D.

Due anziani in spiaggia
Il calo della produzione di vitamina D da parte dell'organismo dovuto all'età può causare depressione del tono dell'umore nella vecchiaia. Immagine: Jacob Ammentorp Lund /iStock/Getty Images Plus

Vitamina D: dosaggio e consigli per l'assunzione

L'assunzione di vitamina D dipende dai livelli misurati: il trattamento di una carenza grave richiede dosi più elevate per un periodo di tempo stabilito dal medico.

A seconda dei livelli di vitamina D, se si soffre di depressione del tono dell'umore si raccomandano da 1.000 a 4.000 unità internazionali al giorno.

Di norma l'assunzione giornaliera di 1.000 unità internazionali, unitamente alla produzione da parte dell'organismo, aumenta il valore di 10 nanogrammi per millilitro.

Determinazione dei livelli di vitamina D in laboratorio

Un'eventuale carenza di vitamina D può essere rilevata mediante un'analisi del sangue, determinandone la forma di trasporto nel siero ematico (la 25-OH-vitamina D). I valori ottimali sono compresi tra 40 e 60 nanogrammi per millilitro.

Da considerare in caso di assunzione di farmaci diuretici (tiazidici)

La vitamina D aumenta l'assorbimento del calcio, la cui escrezione viene rallentata dai diuretici tiazidici, con un eventuale incremento eccessivo della sua concentrazione nel sangue. L'assunzione concomitante di diuretici tiazidici e vitamina D dovrebbe avvenire solo sotto il regolare monitoraggio dei livelli di calcio. Tra i tiazidici figurano i principi attivi idroclorotiazide (Microzide®, Esidrex®), xipamide (ad esempio Aquafor®, Neotri®) e indapamide (ad esempio Natrilix®, Sicco®).

Acidi grassi omega 3: i grassi che agiscono sulla membrana dei neuroni

Meccanismo d'azione degli acidi grassi omega-3

Gli acidi grassi omega-3 sono uno dei componenti delle membrane cellulari del cervello. Ne influenzano positivamente le proprietà e regolano la trasmissione dei segnali nervosi da parte dei messaggeri. Le persone che soffrono di depressione del tono dell'umore presentano una composizione diversa della membrana e una quantità significativamente inferiore di acidi grassi omega-3 nel sangue. L'organismo utilizza acidi grassi omega-3 anche per produrre messaggeri antinfiammatori, mentre le infiammazioni nascoste sono associate alla depressione del tono dell'umore.

Una valutazione degli studi disponibili ha concluso che l'effetto degli acidi grassi omega-3 sulla depressione è relativamente debole. Da un confronto diretto tra gli acidi grassi omega-3 EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) è emerso che l'EPA ha un effetto di miglioramento dell'umore significativamente più forte. Inoltre si sospetta che la combinazione con gli antidepressivi classici potenzi la risposta ai farmaci. Nel loro complesso i risultati hanno il carattere di indicazioni iniziali promettenti.

Dosaggio e consigli per l'assunzione degli acidi grassi omega-3

A chi soffre di depressione del tono dell'umore si consiglia di integrare la terapia con una quantità giornaliera di grassi omega-3 compresa tra 1.000 e 2.000 milligrammi. Il fabbisogno può essere soddisfatto consumando grandi quantità di pesce oppure olio di pesce purificato sotto forma di integratori alimentari, qualora non si ami il pesce o se ne eviti il consumo per la presenza di sostanze nocive.

È particolarmente importante che gli integratori contengano un'elevata percentuale di EPA, cosa che può essere garantita solo nel caso di preparati con una composizione definita.

Da considerare in caso di malattie e assunzione di farmaci

Gli acidi grassi omega-3 non vanno assunti in caso di malattie epatiche o renali acute, mentre in presenza di disturbi della coagulazione del sangue occorre dapprima consultare il medico. Gli acidi grassi omega-3 possono ridurre la coagulazione del sangue e così interagire con i farmaci anticoagulanti,con il rischio di potenziarne l'azione. Pertanto i valori di coagulazione devono essere sempre monitorati.

Assunzione di probiotici per una buona sensazione intestinale

Ecco come agiscono i probiotici

Raffigurazione di batteri umani
I probiotici possono avere un effetto positivo sul comportamento e sull'umore. Immagine: ClaudioVentrella/iStock/Getty Images Plus

I probiotici contengono microrganismi che influenzano positivamente l'ecosistema intestinale, prevenendone la colonizzazione da parte di germi "cattivi". Stress e malattie, nonché un'alimentazione poco sana, possono danneggiare la flora intestinale, che influisce in parte anche sul nostro stato d'animo. Si presume infatti che rilasci alcune sostanze e regoli al contempo la permeabilità dell'intestino e della barriera emato-encefalica per determinati elementi, decidendo in questo modo quali possono raggiungono il sangue e il cervello. Inoltre i nervi intestinali inviano al cervello segnali che possono essere alterati da una flora intestinale compromessa.

L'effetto dei probiotici sul comportamento e sull'umore è stato finora dimostrato da molti esperimenti sugli animali e da riusciti studi iniziali sull'uomo. Studi clinici futuri su larga scala e ben progettati potranno chiarire le correlazioni esatte.

Dosaggio e consigli per l'assunzione dei probiotici

L'efficacia dei probiotici è probabile a partire da dosi giornaliere da uno a dieci miliardi di CFU. CFU è l'acronimo di "Colony Forming Unit", che in inglese significa "unità formante colonie", e si riferisce al numero di batteri contenuti nel preparato. I preparati con bifidobatteri e lattobacilli si sono dimostrati efficaci.

I batteri probiotici sono contenuti anche negli alimenti fermentati come lo yogurt o i crauti, tuttavia in numero spesso nettamente inferiore rispetto a quello presente nei preparati ad alte dosi. Inoltre gli alimenti sono spesso trattati termicamente per uccidere i germi.

I nervi hanno bisogno di minerali come il magnesio, il selenio, lo zinco e il ferro

Ecco come agiscono i minerali

I minerali sono da un lato responsabili della conduzione nervosa (ad esempio il magnesio) e dall'altro catturano i radicali nocivi per i nervi (selenio e zinco). Essi svolgono inoltre diverse funzioni nell'ambito del metabolismo nervoso e sono necessari per la produzione dei neurotrasmettitori:

Magnesio: è noto che la carenza di magnesio causa danni ai nervi e, di conseguenza, anche depressioni. Una valutazione di undici studi mostra che un basso apporto di magnesio è associato a un aumento del rischio di depressione.

Selenio: il selenio è un elemento costitutivo dei messaggeri cerebrali. Uno studio ha dimostrato che un livello sierico ottimale di selenio riduce il rischio di depressione del tono dell'umore.

Zinco: lo zinco è necessario per la produzione e il funzionamento dei neurotrasmettitori. Gli studi condotti suggeriscono che l'assunzione di zinco può alleviare stati di depressione del tono dell'umore, rabbia e ostilità.

Ferro: la depressione del tono dell'umore può essere aggravata da una carenza di ferro. Questo minerale interviene infatti nella produzione di neurotrasmettitori quali la dopamina e la serotonina, per cui livelli troppo bassi si ripercuotono direttamente sull'umore. In uno studio l'assunzione di ferro dopo il parto ha ridotto la depressione post-partum nelle donne nelle prime sei settimane, al contrario del placebo.

Gli studi iniziali mostrano che l'assunzione di questi minerali sotto forma di preparati multivitaminici ha effetti sulla depressione. Sebbene non vi siano ancora prove conclusive a sostegno di questa ipotesi, in caso di depressione del tono dell'umore è importante garantire un apporto adeguato dei suddetti minerali.

Dosaggio e consigli per l'assunzione dei minerali

Idealmente i minerali dovrebbero essere assunti nel quadro di una dieta sana ,insieme ad altre sostanze come gli antiossidanti e le vitamine. Qualora ciò non sia possibile, si consiglia di ricorrere a un preparato multivitaminico contenente 100-250 milligrammi di magnesio, fino a 60 microgrammi di selenio e 10-25 milligrammi di zinco.

Il dosaggio del ferro dipende dai suoi valori ematici: una leggera carenza può richiedere da 20 a 40 milligrammi, mentre in casi più gravi sono necessari da 50 a 100 milligrammi.

Valori di laboratorio importanti: selenio e ferro

I livelli di selenio possono essere determinati nel siero o nel sangue intero. I valori sierici indicano la disponibilità corrente di selenio, mente quellirilevati nel sangue intero ne riflettono la disponibilità a lungo termine e sono quindi un indicatore migliore perché meno soggetti a fluttuazioni. I valori normali di selenio sono compresi tra 120 e 150 microgrammi per litro nel sangue intero e tra 100 e 120 microgrammi nel siero.

Attualmente non esiste una procedura uniforme per la misurazione della disponibilità di ferro, che attualmente si basa su valori di laboratorio diversi. Uno scarso apporto di ferro per un periodo di tempo prolungato provoca innanzitutto un calo dei livelli sierici, che di norma sono compresi tra 60 e 160 microgrammi per decilitro negli uomini e tra 40 e 150 microgrammi per decilitro nelle donne.

Da considerare in caso di assunzione di farmaci

I farmaci antigotta contenenti il principio attivo allopurinolo (Zyloric®) possono causare un aumento dei depositi di ferro nel fegato, che nel lungo termine è dannoso per l'organismo. La loro somministrazione deve escludere l'assunzione di preparati a base di ferro.

Dosaggi in breve

Dose giornaliera di micronutrienti consigliata in caso di depressione del tono dell'umore

 

Vitamine

Vitamina B1

10 milligrammi (mg)

Vitamina B2

12 milligrammi

Vitamina B6

da 10 a 25 milligrammi

Vitamina B12

da 250 a 500 microgrammi (µg)

Acido folico

da 400 a 2.000 microgrammi

Vitamina D

da 1.000 a 4.000 unità internazionali (UI)

  
 

Minerali

Zinco

da 10 a 25 milligrammi

Selenio

fino a 100 microgrammi, a seconda dei livelli misurati

Magnesio

da 100 a 250 milligrammi

Ferro

da 20 a 100 milligrammi a seconda dei valori di laboratorio

  
 

Sostanze vegetali

5-HTP estratto dalla griffonia

da 150 a 300 milligrammi

  
 

Altre sostanze nutritive

S-adenosil-metionina

da 200 a 1.600 milligrammi

Triptofano

da 1.000 a 3.000 milligrammi

Acidi grassi omega-3

da 1.000 a 2.000 milligrammi con il più alto contenuto possibile di EPA

Probiotici

10 unità formanti colonie (CFU)

La SAM, il triptofano e il 5-HTP non devono essere combinati, poiché aumentano i livelli di serotonina nel cervello e, se presi insieme, potrebbero portare a un pericoloso eccesso di questa sostanza.

Sintesi degli esami di laboratorio consigliati

Esami del sangue consigliati in caso di depressione del tono dell'umore

 

Valori normali

Omocisteina (plasma)

da 5 a 9 micromoli per litro (µmol/l)

Acido folico

da 250 a 400 microgrammi per litro (µg/l)

Vitamina B12

da 300 a 900 picogrammi per millilitro (pg/ml)

Olotranscobalamina

sopra le 54 picomoli per litro (pmol/l)

Vitamina D

da 40 a 60 nanogrammi per millilitro (ng/ml) o

da 100 a 150 nanomoli per litro (nmol/l)

Selenio

100 bis 120 microgrammi per litro (siero) o da 120 a 150 microgrammi per litro (sangue intero)

Ferro

da 60 a 160 microgrammi per decilitro (µg/dl) (uomini); da 40 a 150 microgrammi per decilitro (donne)

 

 

Classificazione

I micronutrienti a sostegno dei farmaci

Le vitamine e i minerali migliorano la risposta agli antidepressivi

Vitamine del gruppo B: le vitamine del gruppo B possono migliorare l'efficacia degli antidepressivi, come suggerito da studi clinici. Per un anno un gruppo di volontari ha ricevuto l'antidepressivo citalopram insieme alle vitamine B6, B12 e acido folico, mentre un altro gruppo ha assunto solo l'antidepressivo. I partecipanti del gruppo con le vitamine hanno riportato con maggiore frequenza una mitigazione della malattia. Si consiglia di assumere 25 milligrammi di vitamina B6 e 500 microgrammi di vitamina B12.

Acido folico: alcuni studi hanno dimostrato che una carenza di acido folico compromette l'efficacia di vari inibitori della ricaptazione della serotonina. Nei pazienti con bassi livelli di acido folico è stata osservata un'azione ritardata rispetto a quelli con livelli normali. Bassi livelli sierici di folato favoriscono la ricaduta dopo la terapia a base di fluoxetina, il cui successo viene aumentato dall'acido folico, come dimostrato da uno studio. La dose consigliata dipende dai livelli di acido folico nel sangue ed è compresa tra 400 e 2.000 microgrammi.

Vitamina D: gli studi condotti hanno dimostrato l'effetto positivo della vitamina D sull'efficacia degli antidepressivi. Uno studio incentrato sulla somministrazione congiunta di vitamina D e fluoxetina a partire dalla quarta settimana di trattamento ha evidenziato la maggiore efficacia della combinazione rispetto all'antidepressivo da solo. La dose consigliata è a partire da 1.500 unità internazionali.

Zinco:i risultati di vari studi dimostrano che l'assunzione di zinco in concomitanza con gli inibitori della ricaptazione della serotonina migliora l'efficacia del trattamento. Nei pazienti che hanno assunto insieme agli antidepressivi un placebo non è stato osservato alcun effetto. La dose efficace è stata pari a 25 milligrammi di zinco.

Acidi grassi omega-3: l'acido grasso omega-3 EPA (acido eicosapentaenoico) supporta il trattamento farmacologico antidepressivo.

Gli antidepressivi possono causare carenze

Vitamina B2: gli antidepressivi triciclici come l'amitriptilina (Laroxyl®, Triptizol®, Adrepil®) possono causare una carenza di vitamina B2 associata a sintomi quali affaticamento e neuropatie. In caso di trattamento con questi farmaci è opportuno assumere da 5 a 10 milligrammi aggiuntivi di vitamina B2.

Acido folico: alcuni inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina favoriscono l'insorgenza di una carenza di acido folico, che deve essere pertanto fornito in quantità adeguata ai soggetti sottoposti a terapia antidepressiva. A seconda dei livelli misurati se ne dovrebbero assumere tra 400 e 2.000 microgrammi.

Coenzima Q10: negli studi condotti sono stati osservati effetti negativi dell'amitriptilina (Laroxyl®, Triptizol®) sul coenzima Q10, con conseguente possibilità di una carenza. Questo farmaco compromette la funzione mitocondriale e aumenta lo stress ossidativo. Per prevenire la comparsa di effetti avversi si consiglia di assumere 100 milligrammi di coenzima Q10.

Dosaggi in breve

Dose giornaliera di micronutrienti consigliata in caso di assunzione di antidepressivi

Vitamina B2

da 5 a 10 milligrammi (mg)

Vitamina B6

25 milligrammi

Vitamina B12

500 microgrammi (µg)

Acido folico

da 400 a 2.000 microgrammi

Vitamina D

1.500 unità internazionali (UI)

Zinco

25 milligrammi

Coenzima Q10

100 milligrammi

 

 

Classificazione

Riepilogo

La depressione del tono dell'umore è una forma lieve di depressione tipicamente associata a sintomi quali abbattimento, mancanza di energie e apatia, che può inoltre manifestarsi con sintomi fisici quali perdita di appetito, palpitazioni e problemi circolatori.

Oltre che da determinate circostanze di vita, la depressione del tono dell'umore può essere causata anche da malattie come l'ipotiroidismo e il diabete. In medicina questa patologia viene trattata con farmaci che aumentano i livelli di serotonina, l'ormone della felicità, nel cervello.

Diversi micronutrienti intervengono nel metabolismo della serotonina e possono alleviare la depressione del tono dell'umore. Negli studi condotti, l'S-adenosil-metionina (SAM) ha avuto un effetto simile a quello di un antidepressivo. Anche il triptofano e il 5-idrossitriptofano (5-HTP) estratto dalla griffonia, entrambi precursori della serotonina, hanno indotto un miglioramento dell'umore negli studi.

Le vitamine (in particolare quelle del gruppo B) e vari minerali (come lo zinco, il selenio e il magnesio) sono essenziali per il funzionamento ottimale del cervello. Non deve poi mancare la vitamina D.

Gli studi iniziali indicano che gli acidi grassi omega-3 riducono la predisposizione alla depressione, sulla quale influisce positivamente anche un intestino sano. Se si soffre di depressione del tono dell'umore vale dunque sempre la pena di provare ad assumere probiotici.

Nell'ambito della terapia antidepressiva è possibile combinare in modo ottimale diverse sostanze. Tuttavia occorre evitare l'impiego contemporaneo di sostanze che aumentano il metabolismo degli ormoni della felicità, come la SAM, il triptofano, la griffonia/5-HTP, l'erba di San Giovanni e gli antidepressivi.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

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