Acido alfa-lipoico: il micronutriente antiossidante per la produzione di energia

Perché l’acido alfa-lipoico è così importante per cuore, reni e altri organi

Formula strutturale dell'acido alfa-lipoico

L’acido alfa-lipoico è necessario per la sopravvivenza ed è indispensabile per la produzione di energia nelle cellule. Grazie alle sue proprietà antiossidanti, protegge inoltre dall’azione dannosa di radicali liberi e metalli pesanti. L’acido alfa-lipoico viene impiegato in caso di malattie caratterizzate da danni tissutali, come quelle a carico di nervi, occhi e fegato, nonché nel diabete. Scoprite qui quando e come viene utilizzato l’acido alfa-lipoico nella medicina dei micronutrienti.

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Proprietà e presenza negli alimenti

Che cos’è l’acido alfa-lipoico e quali sono le sue proprietà?

L’acido alfa-lipoico (o acido α-lipoico), appartenente alle sostanze vitaminosimili, viene prodotto dall’organismo ed è presente in vari alimenti. Essendo sia liposolubile che idrosolubile, è in grado di esercitare un’azione antiossidante sia nelle membrane cellulari sia nel citoplasma o nel sangue.

Dal punto di vista chimico, l’acido alfa-lipoico è un acido grasso contenente zolfo ed è disponibile nelle due forme R e S, molto simili tra loro in una sorta di rapporto speculare, ma non identiche. In natura l’acido alfa-lipoico compare nella forma R.

Contenuto di acido alfa-lipoico negli alimenti

Verdure a foglia e carne su un tagliere di legno
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L’acido alfa-lipoico è presente negli alimenti di origine sia vegetale sia animale in una particolare forma di deposito (lipoillisina), che viene rilasciata nell’organismo. Le interiora ne contengono una quantità elevata.

Cinque fonti importanti di acido alfa-lipoico:

Milligrammi (mg) per 100 grammi (g)

 

Peso a secco (come lipoillisina)

Spinaci

0,31

Reni

0,26

Cuore

0,15

Broccoli

0,09

Fegato

0,090

Nota: i valori possono oscillare.

Classificazione

Fabbisogno e funzioni nell’organismo

Acido alfa-lipoico: fabbisogno, assorbimento e riserve

La quantità di acido alfa-lipoico da introdurre con l’alimentazione non è nota in virtù della capacità dell’organismo di produrlo autonomamente.

Se assunto con il cibo, raggiunge il sangue dall’intestino, per essere poi trasportato a tessuti e organi. Probabilmente la forma naturale R può essere assorbita meglio nell’intestino. Alcuni studi hanno mostrato come il contenuto nel sangue della forma R fosse doppio rispetto alla forma artificiale S dopo l’assunzione di una miscela contenente entrambe.

Nell’organismo l’acido alfa-lipoico viene trasformato in acido diidrolipoico (DHLP), con una capacità antiossidante ancora superiore. Si ritrova soprattutto nei tessuti caratterizzati da un’alta densità di mitocondri (le “centrali elettriche delle cellule”) e, quindi, da un elevato metabolismo energetico, come cuore, fegato e muscoli. Nella sua forma di deposito l’acido alfa-lipoico è presente nel fegato e nel cervello.

Quale azione svolge l’acido alfa-lipoico?

Immagine di cellule umane
L’acido alfa-lipoico è responsabile anche della protezione cellulare. Immagine: ClaudioVentrella/iStock/Getty Images Plus

Le principali funzioni dell’acido alfa-lipoico sono la produzione di energia, la protezione di cellule e tessuti e la disintossicazione:

Metabolismo energetico: l’acido alfa-lipoico è indispensabile per la produzione di energia da parte dei mitocondri, che svolgono il ruolo di centrali elettriche delle cellule. L’acido alfa-lipoico è un componente essenziale di vari enzimi che trasformano lo zucchero in energia. Esercita inoltre un’azione positiva sulla glicemia ed è importante per la combustione dei grassi.

Protezione delle cellule come antiossidante: la protezione delle cellule dell’organismo è un altro importante compito dell’acido alfa-lipoico, che contribuisce alla cattura dei radicali liberi, prodotti in presenza di malattie, sostanze nocive e disturbi circolatori e a loro volta causa di stress ossidativo. In questo modo l’acido alfa-lipoico protegge vari organi, tra cui cuore, reni e fegato, e il rispettivo patrimonio genetico (DNA). L’acido alfa-lipoico raggiunge anche il cervello e protegge i nervi. Sulla base di questi effetti gli si attribuiscono anche proprietà anti-invecchiamento.

Al tempo stesso l’acido alfa-lipoico riveste una sorta di funzione di riciclaggio, rigenerando altre sostanze incaricate della protezione cellulare, come ad esempio il coenzima Q10 (ubiquinolo), il glutatione, la vitamina E e la vitamina C.

Disintossicazione: l’acido alfa-lipoico contribuisce alla depurazionedell’organismo grazie alla sua capacità di legare metalli pesanti nocivi come piombo o cadmio, che in questa forma possono essere espulsi.

Classificazione

Riconoscere e compensare una carenza

Chi corre un rischio maggiore di deficit di acido alfa-lipoico?

Non sono noti casi di carenze esclusive di acido alfa-lipoico. L’organismo è in grado di produrlo autonomamente, anche se la sua integrazione può essere utile in determinate circostanze, ad esempio in particolari gruppi di persone interessate da un maggiore fabbisogno, tra cui fumatori e sportivi, ma anche malati di diabete mellito, Alzheimer o sclerosi multipla.

Classificazione

Impiego in caso di malattie

Diabete: abbassamento della glicemia grazie all’acido alfa-lipoico

L’acido acido alfa-lipoico abbassa la glicemia poiché stimola l’assorbimento dello zucchero da parte delle cellule, migliorando l’effetto dell’insulina. Nei soggetti con diabete di tipo 2 la sua assunzione protratta per più settimane ha avuto un effetto positivo sui valori della glicemia, come indicato da studi preliminari.

L’acido alfa-lipoico ha determinato

  • un livello più basso di glicemia a digiuno;
  • il calo della glicemia direttamente dopo i pasti;
  • una migliore risposta all’insulina.

Uno studio di alto livello ha inoltre evidenziato una migliore regolazione della glicemia a lungo termine (riconoscibile nel parametro HbA1c). Gli effetti erano visibili a partire da 300 milligrammi al giorno e incrementabili con quantità comprese tra 600 e 1.200 milligrammi. Quest’ultima dose giornaliera viene impiegata dalla medicina dei micronutrienti in caso di diabete.

L’acido alfa-lipoico riduce le conseguenze del diabete su nervi e reni

Illustrazione di neuroni e virus
Il diabete è associato a una serie di malattie conseguenti, ad esempio a carico di nervi e reni, che potrebbero rispondere positivamente a un trattamento a base di acido alfa-lipoico. Immagine: Ralwel/iStock/Getty Images Plus

Il diabete è associato a una serie di malattie conseguenti, ad esempio a carico di nervi e reni, che potrebbero rispondere positivamente a un trattamento a base di acido alfa-lipoico. Tali patologie sono provocate da processi infiammatori, stress ossidativo e disturbi della funzione dei mitocondri come conseguenza del diabete, in cui i nocivi radicali liberi contribuiscono a danneggiare le cellule nervose e renali. Alcuni studi mostrano come l’acido alfa-lipoico attenui questi processi.

Danni neurologici (neuropatia diabetica): la valutazione di quattro studi di alto livello e un lavoro panoramico sono giunti alla conclusione che il trattamento con acido alfa-lipoico somministrato tramite infusione a dosi superiori a 600 milligrammi al giorno per tre settimane riduce i sintomi (come dolore e bruciore) del 30 percento e oltre. Anche per la sua assunzione sotto forma di compresse (600 milligrammi al giorno) i dati sono incoraggianti, pur evidenziando un’efficacia nettamente inferiore.

La Società tedesca di neurologia inserisce l’acido alfa-lipoico tra le opzioni di trattamento: in virtù dei ridotti effetti collaterali, la somministrazione temporanea di acido alfa-lipoico per via endovenosa in presenza di neuropatia diabetica accompagnata da dolori, così come la sua assunzione orale, potrebbero essere d’aiuto in alcuni casi.

Malattie renali (nefropatia diabetica): le prime indagini sugli animali mostrano una funzione protettiva sui reni dell’acido alfa-lipoico, che può contenere l’insorgenza e la progressione della malattia renale.

In presenza di disturbi e malattie renali provocati dal diabete di tipo 1 e 2, i medici esperti in micronutrienti raccomandano da 600 a 1.200 milligrammi di acido alfa-lipoico al giorno, nonché da 200 a 600 milligrammi per la prevenzione delle conseguenze del diabete.

L’acido alfa-lipoico nelle malattie neurologiche: Alzheimer e sclerosi multipla

Donna anziana con due pezzi di puzzle tra le mani
L’acido alfa-lipoico raggiunge anche il cervello, dove svolge un’azione positiva su malattie come l’Alzheimer. Immagine: TolikoffPhotography/iStock/Getty Images Plus

Le indagini scientifiche condotte sull’uomo e sugli animali mostrano come i disturbi nella produzione di energia e lo stress ossidativo possano contribuire alla comparsa di malattie del sistema nervoso. L’acido alfa-lipoico viene analizzato nell’ambito delle malattie neurologiche poiché è indispensabile per la produzione di energia e in virtù della sua azione protettiva sulle cellule nervose contro lo stress ossidativo. L’acido alfa-lipoico ha la particolarità di raggiungere anche il cervello.

Nell’Alzheimer molti studi provvisori di piccole dimensioni indicano la capacità dell’acido alfa-lipoico di influenzare positivamente il decorso della malattia, come ad esempio nei pazienti affetti da Alzheimer e diabete di tipo 2, che hanno tratto beneficio dalla somministrazione di 600 milligrammi al giorno di questa sostanza. Questi risultati rappresentano una prima indicazione molto promettente, ma devono essere supportati da ulteriori studi volti a verificare il grado di efficacia del trattamento rispetto a un placebo o alla terapia standard e a scoprire se i pazienti affetti da Alzheimer possano effettivamente trarre beneficio dal trattamento.

Anche per la sclerosi multipla i primi studi evidenziano una risposta della malattia, che in uno studio di qualità si è manifestata con un miglioramento di vari segni infiammatori. Un ulteriore studio di alto livello ha documentato inoltre una riduzione della perdita della massa delle cellule nervose dopo l’assunzione di acido alfa-lipoico per due anni (1.200 milligrammi). La sclerosi multipla è ripetutamente associata allo stress ossidativo del sistema nervoso, che secondo quanto indicato da un esperimento preliminare cala a sua volta con l’assunzione di questo micronutriente. L’effettivo livello di risposta dei pazienti affetti da sclerosi multipla all’acido alfa-lipoico nella quotidianità, ad esempio nell’ambito delle limitazioni fisiche, deve essere verificato da ulteriori studi.

In caso di Alzheimer e sclerosi multipla i medici esperti in micronutrienti impiegano dosi giornaliere di acido alfa-lipoico comprese tra 600 e 1.200 milligrammi.

Acido alfa-lipoico: una protezione contro i problemi circolatori

Infarto e arteriosclerosi (calcificazione delle arterie) interrompono l’apporto di sangue e ossigeno ai tessuti, che possono così morire (infarto). In questo scenario uno dei processi dannosi è rappresentato dallo stress ossidativo, che attacca i tessuti. Negli esperimenti sugli animali, la somministrazione preventiva di acido alfa-lipoico ha protetto i tessuti dai danni provocati dalla mancanza di irrorazione.

In presenza di dolori alle gambe provocati dall’arteriosclerosi (“malattia delle vetrine”), in uno studio preliminare l’acido alfa-lipoico ha alleviato i sintomi in confronto al placebo. Nei primi studi ha inoltre migliorato l’irrorazione e la funzione vascolare nei diabetici.

L’arteriosclerosi è favorita da elevati valori di infiammazione persistenti negli anni, che l’assunzione quotidiana di 300 milligrammi di acido alfa-lipoico sembra riuscire a ridurre, stando ad uno studio preliminare. Per questo dosi comprese tra 200 e 400 milligrammi al giorno possono essere utili in presenza di disturbi circolatori.

L’acido alfa-lipoico aiuta a dimagrire?

L’acido alfa-lipoico può sopprimere l’appetito attraverso determinati meccanismi nel cervello, per cui i ricercatori stanno attualmente studiando se sia in grado di ridurre il sovrappeso.

Un lavoro di revisione di dodici studi con dosi fino a 1.200 milligrammi è giunto alla conclusione che l’acido alfa-lipoico favorisce una lieve riduzione del peso rispetto al placebo, soprattutto nei partecipanti con malattie antecedenti.

Uno studio di alto livello condotto su 360 persone in sovrappeso ha preso in esame due dosaggi: 1.200 grammi al giorno hanno portato solo a una perdita di peso temporanea, mentre i risultati ottenuti con 1.800 milligrammi si sono mantenuti per 20 settimane. I partecipanti di questo gruppo avevano perso il 2 percento circa di peso.

In generale, occorre tuttavia ancora chiarire perché non tutti gli studi riscontrano un effetto di questa sostanza e in che modo l’acido alfa-lipoico influenza il controllo del peso nel lungo termine. L’acido alfa-lipoico può essere impiegato a dosi comprese tra 1.200 e 1.800 milligrammi a titolo sperimentale per la riduzione del peso.

Steatosi epatica: l’acido alfa-lipoico protegge il fegato

Immagine di un fegato grasso
L’acido alfa-lipoico, con le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, svolge un’azione protettiva sul fegato. Immagine: Dr_Microbe/iStock/Getty Images Plus

La steatosi epatica è una malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato, ad esempio come conseguenza di una cattiva alimentazione o di un elevato consumo di alcol, con un aumento dello stress ossidativo e l’eventuale distruzione del tessuto epatico (cirrosi epatica).

I primi risultati di uno studio di alto livello mostrano che l’acido alfa-lipoico, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, esercita un’azione protettiva sul fegato: l’assunzione giornaliera di 300 milligrammi di acido alfa-lipoico in combinazione con la vitamina E per un periodo di sei mesi ha portato a un miglioramento del quadro clinico dei partecipanti, con una variazione dei valori di infiammazione, della steatosi epatica o dei lipidi ematici (trigliceridi). Sono tuttavia necessari ulteriori studi per verificarne l’effetto anche in altri gruppi.

In presenza di steatosi epatica, i medici esperti in micronutrienti consigliano l’assunzione di 300 milligrammi di acido alfa-lipoico al giorno per sei mesi.

L’acido alfa-lipoico contribuisce al processo di disintossicazione dai metalli pesanti

I metalli pesanti, come ad esempio il cadmio e il piombo, hanno un effetto nocivo sull’organismo perché favoriscono la formazione dei radicali liberi, che attaccano il sistema nervoso o il DNA e possono contribuire alla comparsa di malattie tumorali.

Gli esiti degli esperimenti di laboratorio e sugli animali mostrano la capacità dell’acido alfa-lipoico di legare i metalli pesanti, con la formazione di un complesso che li rende inoffensivi. Questo fenomeno è stato dimostrato in relazione a rame, mercurio o cadmio. In qualità di antiossidante, l’acido alfa-lipoico è inoltre in grado di catturare i radicali liberi rilasciati per effetto dei metalli pesanti, riducendo i danni da questi provocati.

Alcune teorie supportano l’utilità di un trattamento di più settimane a base di acido alfa-lipoico in presenza di una contaminazione da metalli pesanti, ora da supportare con studi sull’uomo.

La disintossicazione dai metalli pesanti dovrebbe essere sempre seguita da un medico. L’acido alfa-lipoico potrebbe infatti mobilizzare i metalli pesanti e provocarne così la ridistribuzione nell’organismo. Il medico può invece supportare la terapia con l’impiego di altri agenti chelanti.

Per la disintossicazione dai metalli pesanti i medici esperti in medicina dei micronutrienti consigliano di assumere quotidianamente per quattro settimane da 600 a 1.200 milligrammi di acido alfa-lipoico, che spesso all’inizio viene somministrato direttamente in vena (due infusioni da 600 milligrammi la settimana per due settimane).

L’acido alfa-lipoico per contrastare le malattie oculari: cataratta o glaucoma

Le indagini condotte sugli animali hanno fornito i primi risultati promettenti a conferma della possibile azione protettiva dell’acido alfa-lipoico in caso di malattie oculari come la cataratta.

Nei pazienti affetti da glaucoma la terapia a base di 150 milligrammi di acido alfa-lipoico al giorno ha migliorato la capacità visiva.

La somministrazione di dosi di acido alfa-lipoico comprese tra 300 e 600 milligrammi al giorno può essere d’aiuto in caso di malattie oculari come la cataratta o il glaucoma.

L’acido alfa-lipoico in caso di sindrome della bocca urente

Le persone colpite dalla sindrome della bocca urente (“bocca che brucia”) soffrono di dolori alla mucosa orale senza alcuna ragione medica ovvia e diretta. I primi studi mostrano come i pazienti possano trarre un lieve beneficio dal trattamento con acido alfa-lipoico, soprattutto nei primi due mesi.

Contro la sindrome della bocca urente la medicina dei micronutrienti prevede a titolo sperimentale la somministrazione di dosi giornaliere comprese tra 600 e 1.200 milligrammi di acido alfa-lipoico.

Illustrazione di spermatozoi
Lo stress ossidativo e i radicali liberi danneggiano spermatozoi e ovociti, compromettendo la fertilità. Un trattamento a base di acido alfa-lipoico può migliorare la qualità degli spermatozoi. Immagine: man_at_mouse/iStock/Getty Images Plus

L’acido alfa-lipoico in caso di sterilità

Lo stress ossidativo e i radicali liberi danneggiano spermatozoi e ovociti, pregiudicando la fertilità maschile e femminile. I primi risultati di uno studio clinico di alto livello mostrano come un trattamento con acido alfa-lipoico (600 milligrammi) possa migliorare la qualità degli spermatozoi altrimenti poco mobili e in numero troppo ridotto. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche a scopo di conferma. I benefici sarebbero tuttavia limitati agli uomini la cui sterilità è provocata dallo stress ossidativo nello sperma.

Dosaggi consigliati in breve

 

Dosi giornaliere consigliate di acido alfa-lipoico in milligrammi (mg)

Diabete

da 600 a 1 200

Neuropatia diabetica

a titolo preventivo: da 200 a 600

in caso di disturbi: da 600 a 1.200

Danni renali da diabete

da 600 a 1.200

Alzheimer

da 600 a 1.200

Sclerosi multipla

da 600 a 1.200

Disturbi circolatori

da 200 a 400

Sovrappeso

da 1.200 a 1.800

Steatosi epatica

300

Disintossicazione da metalli pesanti

da 600 a 1.200

(600 tramite infusione per 2 settimane)

Glaucoma e cataratta

da 300 a 600

Sindrome della bocca urente

da 600 a 1.200

Sterilità maschile

600

 

 

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Consigli sull’assunzione

Quando è opportuno integrare l’acido alfa-lipoico?

Il normale fabbisogno di acido alfa-lipoico può essere coperto con la quantità prodotta dall’organismo e assunta con gli alimenti. Nell’ambito della medicina dei micronutrienti una sua integrazione è tuttavia utile in presenza di varie malattie, per le quali i medici consigliano l’assunzione di preparati.

L’acido alfa-lipoico andrebbe assunto a stomaco vuoto, ad esempio un’ora prima dei pasti, perché i minerali come calcio, magnesio e ferro contenuti negli alimenti ne inibiscono l’assorbimento nell’intestino, riducendone la biodisponibilità, ovvero la quantità effettivamente fornita all’organismo. L’assunzione insieme ai pasti aumenta però la tollerabilità dell’acido lipoico in caso di disturbi gastrointestinali.

Consiglio

Per un eventuale impiego a lungo termine, l’acido alfa-lipoico dovrebbe essere associato alla biotina (da 100 a 500 microgrammi al giorno), importante per il metabolismo di lipidi, proteine e carboidrati, poiché ne inibisce l’azione.

Per cosa si distingue un buon preparato di acido alfa-lipoico?

L’acido alfa-lipoico è disponibile in due forme dalla struttura speculare: R e S. La forma R, presente in natura, è meglio assorbita e utilizzata dall’organismo, mentre la forma S è un prodotto di sintesi.

Molti integratori alimentari economici ne contengono le due forme in parti uguali. I preparati a base della sola forma naturale hanno costi di produzione superiori, ma sono da preferire in virtù del loro migliore assorbimento a livello intestinale.

I prodotti di buona qualità sono inoltre privi di sostanze allergeniche e già addizionati con biotina. L’assunzione combinata con la biotina è consigliata in caso di impiego continuato dell’acido alfa-lipoico, poiché esso ne inibisce l’azione. Questo effetto viene contrastato dall’integrazione della biotina.

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Sovradosaggio e interazioni

Esiste il rischio di sovradosaggio di acido alfa-lipoico?

Finora non sono noti casi di sovradosaggio di acido alfa-lipoico. Negli studi medici i ricercatori hanno utilizzato dosi giornaliere fino a 2.400 milligrammi senza la comparsa di effetti collaterali. In casi rari possono verificarsi disturbi gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea. A dosi elevate (da 1.200 a 1.800 milligrammi) si è osservata la comparsa di mal di testa, irritazioni cutanee e prurito.

In assenza di grossi studi che ne documentino la sicurezza, l’acido alfa-lipoico dovrebbe essere assunto durante la gravidanza e l’allattamento solo dopo aver consultato un medico. Le prime indagini non mostrano tuttavia alcun effetto negativo su madre e bambino in caso di somministrazione di 600 milligrammi al giorno.

Ad oggi sono però troppo pochi i dati disponibili sul suo utilizzo nel lungo termine. I primi studi in questo senso, della durata da due (con 1.200 milligrammi) a quattro anni (con 600 milligrammi) mostrano una buona tollerabilità. L’impiego prolungato di acido alfa-lipoico alle suddette dosi dovrebbe essere seguito da un medico, che monitori anche i valori ematici dei minerali (ad esempio calcio, magnesio, zinco, ferro).

Il parere degli esperti

In virtù della sua capacità di creare composti, l’acido alfa-lipoico è teoricamente in grado di legare i minerali presenti nell’organismo, come però finora documentato solo da esperimenti sugli animali. Una carenza di minerali nell’uomo riconducibile all’azione dell’acido alfa-lipoico non è stata dimostrata.

L’acido alfa-lipoico e i farmaci per il diabete: aspetti da considerare

L’acido alfa-lipoico può amplificare l’azione ipoglicemizzante dell’insulina e di altri farmaci per il diabete (antidiabetici) e favorire così uno stato di ipoglicemia. Per questo motivo l’avvio della terapia deve essere accompagnato dallo stretto monitoraggio del livello di zucchero nel sangue. I principi attivi in questione, utilizzati nei suddetti farmaci, includono ad esempio la glibenclamide (come Euglucon®, Daonil® e Gliben®), la glimepiride (come Amaryl®, Glimepiride EG® e Solosa®) e la metformina (come Metforal®, Glibomet® e Metfonorm®).

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Riepilogo

L’acido alfa-lipoico è indispensabile per la produzione di energia nelle cellule e per questo è presente in alte concentrazioni negli organi che richiedono molta (ad esempio cuore e reni). L’acido alfa-lipoico svolge inoltre un ruolo importante nella protezione dell’organismo: legando radicali liberi e metalli pesanti, evita danni agli organi e al patrimonio genetico.

Nella medicina dei micronutrienti l’acido alfa-lipoico viene impiegato nei pazienti affetti da diabete mellito o dalle malattie che ne derivano, come disturbi neurologici (neuropatia diabetica) o renali (nefropatia diabetica). Il suo utilizzo è inoltre promettente contro patologie del sistema nervoso come l’Alzheimer e la sclerosi multipla.

Alcune indicazioni lasciano supporre che l’acido alfa-lipoico, con le sue proprietà antiossidanti, possa inoltre contribuire alla protezione del fegato, alla prevenzione di malattie oculari (cataratta e glaucoma) e alla disintossicazione dai metalli pesanti. Le indagini finora condotte mostrano anche come l’assunzione di acido alfa-lipoico possa avere un’azione di supporto nel dimagrimento. Si suppone inoltre che abbia un effetto positivo sulla qualità degli spermatozoi in caso di sterilità.

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Indice degli studi e delle fonti

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