Selenio: vitale per il sistema immunitario

Cosa può fare il selenio per la salute?

Il selenio svolge diverse funzioni nell'organismo. È un oligoelemento vitale per l'uomo e poiché non può essere prodotto dal corpo, deve essere assunto attraverso l'alimentazione. Nella medicina dei micronutrienti il selenio viene utilizzato per disintossicare il corpo e per sostenere gli ormoni tiroidei. Scoprite come riconoscere una carenza e quando il selenio andrebbe ulteriormente integrato.

Immagine di porcini e noci del Brasile
Il selenio è un oligoelemento vitale che il corpo deve assumere attraverso l'alimentazione. Si dovrebbero quindi mangiare alimenti ricchi di selenio come funghi e legumi, oppure carne. Immagine: NatalyaAksenova/iStock/Getty Images Plus, AndreiRybachuk/iStock/Getty Images Plus

Caratteristiche e presenza negli alimenti

Caratteristiche del selenio

Come ferro, zinco, rame o iodio, anche il selenio è un oligoelemento. E dato che non può essere prodotto dal corpo, deve essere assunto attraverso l'alimentazione. La sua quantità sulla Terra è piuttosto rara, quindi anche molti terreni ne sono poveri.

Le forme di selenio assunte attraverso l'alimentazione sono la selenocisteina (presente nei prodotti di origine animale) e la selenometionina (presente nelle piante e nei lieviti).

Presenza negli alimenti

Le maggiori quantità di selenio si trovano negli alimenti di origine animale, come interiora e pesce, ma è presente anche nei vegetali, come nella noce del Brasile, che ne contiene una buona quantità. Lo stesso vale per i funghi e i legumi.

Nonostante oggi ci sia un'offerta molto ricca di alimenti, non è sempre possibile garantire che l'apporto di selenio con la dieta sia sufficiente. Questo dipende, tra le altre cose, dalla presenza di selenio nei terreni nei quali sono coltivati gli alimenti. In Europa i terreni sono tendenzialmente poveri di selenio; ad esempio il frumento del Nordamerica è più ricco di selenio rispetto al nostro.

In Europa i foraggi sono arricchiti di selenio. Ecco perché gli alimenti di origine animale come carne, uova e latticini sono buone fonti di selenio.

Cinque importanti fornitori di selenio:

Microgrammi (µg) per 100 calorie (kcal)

Microgrammi per 100 grammi (g)

Funghi porcini593,5184
Carne di agnello74,5219
Lenticchie39,646
Noci del Brasile38,5252
Semi di girasole13,579

 Nota: i valori possono oscillare.

Classificazione

Fabbisogno e funzioni nell'organismo

Qual è il fabbisogno giornaliero di selenio?

Il fabbisogno giornaliero dei giovani dai 15 anni e adulti è stimato in 70 microgrammi. Secondo indicazioni della European Food Safety Authority (EFSA), la stessa quantità vale anche per le donne incinte. Solo le donne che allattano hanno un fabbisogno di magnesio superiore, pari a 85 microgrammi. Questi valori non sono validi per le persone con sintomi di carenza o quando il fabbisogno di selenio è più elevato a seguito di una malattia.

Nonostante i terreni locali siano poveri di selenio, gli adulti assumono teoricamente una quantità sufficiente di selenio attraverso un'alimentazione equilibrata. Dati raccolti in Europa mostrano che l'80 percento delle persone assume solo da 35 a 50 microgrammi di selenio al giorno.

 

 

Fabbisogno giornaliero di selenio in microgrammi (µg)

Ragazzi dai 15 anni e adulti

70

Donne incinte

70

Donne che allattano

85

Assorbimento e deposito di selenio

Abbildung der menschlichen Anatomie mit Kennzeichnung des Dünndarms
Il selenio arriva al sangue attraverso l'intestino e viene utilizzato dal fegato per la produzione di proteine e rilasciato nel sangue per alimentare i tessuti. Immagine: Nerthuz/iStock/Getty Images Plus

Il selenio viene assorbito dal corpo principalmente nel tratto superiore dell'intestino tenue, e precisamente in una percentuale dal 50 al 100 percento. Occorre però distinguere tra i composti di selenio organici come la selenometionina e quelli anorganici come il selenito di sodio: i composti organici sono assorbiti molto bene (dall'80 al 100 percento circa), ma sono spesso trasformati in proteine, ad esempio nei muscoli, e sono quindi disponibili nel corpo solo in modo ritardato. I composti di selenio anorganici sono invece assorbiti per il 50-60 percento, ma poi sono disponibili completamente.

Quando il selenio raggiunge il sangue passando dall'intestino, viene trasportato nel fegato dove il corpo lo utilizza per la produzione di proteine. Più della metà del selenio si lega a una proteina e viene rilasciato nel sangue per raggiungere tutti i tessuti dell'organismo, come ad esempio cervello e reni.

Solitamente nel corpo sono presenti da 5 a 15 milligrammi di selenio; più della metà circa si trova nel fegato, nei reni e nei muscoli e un altro terzo nelle ossa.

Quali funzioni svolge il selenio?

Il selenio è un componente di numerosi enzimi e partecipa a una grande varietà di reazioni nel corpo.

Sistema immunitario Il selenio stimola la produzione di anticorpi. Inoltre aumenta l'attività di determinate cellule immunitarie, come ad esempio i linfociti T e le cellule natural killer. Il selenio è quindi corresponsabile del buon funzionamento del sistema immunitario.

Difesa cellulare Il selenio ha un ruolo importante nella disintossicazione del corpo. In quanto componente di determinati enzimi, rende innocui i radicali liberi che, senza l'effetto del selenio, sarebbero pericolosi per il corpo perché possono modificare i geni e avere un effetto cancerogeno.

Tiroide Alcuni degli enzimi che dipendono dal selenio regolano l'equilibrio degli ormoni tiroidei e ne garantiscono l'attivazione. Gli ormoni tiroidei, a loro volta, partecipano a numerosi processi dell'organismo come il mantenimento del calore e l'equilibrio energetico.

Fertilità Altri enzimi che contengono selenio sono corresponsabili della produzione di spermatozoi. Inoltre, il selenio ne migliora la motilità, ed è quindi importante per la fertilità maschile. Ma è importante anche per le donne: un livello di selenio troppo basso può essere responsabile del ridotto peso del bambino. Studi su animali hanno inoltre provato che il selenio può ridurre la morte embrionale.

Classificazione

Riconoscere e compensare una carenza

Riconoscere i segni di una carenza di selenio

I tipici sintomi di una carenza di selenio sono alterazioni delle unghie di mani e piedi come la comparsa di macchie bianche, capelli sottili, pelle secca e squamosa, anemia, disturbi muscolari dolorosi e, negli uomini, una ridotta qualità degli spermatozoi. In caso di carenza estrema è possibile contrarre malattie al muscolo cardiaco.

Una volta riequilibrata la carenza, i sintomi scompaiono in breve tempo. Ma questo non vale per malattie causate da una grave carenza di selenio, come ad esempio quelle che interessano il cuore.

Se la carenza è solo minima, la maggior parte dei sintomi più gravi si manifestano solo in presenza concomitante di una carenza di vitamina E; mentre capelli fini e alterazioni alle unghie delle mani sono sintomi anche di una pura carenza di selenio.

Chi è colpito da una carenza?

La carenza di selenio colpisce in particolare le persone che seguono un'alimentazione poco equilibrata con poca carne, pesce e latticini o che assumono prodotti coltivati in terreni poveri di selenio.

Vegetariani/Vegani La maggior parte delle specie di ortaggi e frutti contengono solo poco selenio − da 1 a 2 microgrammi per 100 grammi di alimento. Di conseguenza, per vegani e vegetariani è più difficile assumere sufficiente selenio attraverso l'alimentazione. I vegetariani che mangiano pesce possono soddisfare così il loro fabbisogno di selenio, mentre tutti gli altri vegani e vegetariani dovrebbero consumare regolarmente legumi come lenticchie, ma soprattutto noci del Brasile.

Fumatori Molte persone non sanno che il consumo regolare di sigarette aumenta il fabbisogno di molte sostanze nutritive importanti, tra cui anche il selenio. Il fumo rafforza la formazione di radicali liberi nel corpo. Gli antiossidanti proteggono l'organismo da questi radicali liberi e dal cosiddetto stress ossidante. Poiché il selenio è un antiossidante naturale, i fumatori dovrebbero fare attenzione e seguire un'alimentazione ricca di selenio, oppure eventualmente integrarlo parlandone con il medico.

Alcolisti/Persone con epatopatie Il selenio viene metabolizzato dal fegato, quindi gravi epatopatie, in particolare tra gli alcolisti, portano a un calo dell'assorbimento del selenio e a un conseguente maggiore fabbisogno. Le persone colpite devono seguire in particolare una dieta ricca di selenio e dovrebbero effettuare regolari controlli del sangue. Eventualmente il medico può prescrivere il selenio sotto forma di integratori alimentari in compresse o capsule.

Pazienti in dialisi Il sangue delle persone con nefropatie viene depurato artificialmente. A differenza dell'organo naturale, il rene artificiale (dialisi) filtra molte sostanze del sangue, non solo quelle nocive, disperdendo anche gli oligoelementi come il selenio. I pazienti in dialisi dovrebbero controllare regolarmente i loro valori sanguigni e parlare con il medico in merito a un possibile apporto extra di selenio.

Malattie dell'intestino e del pancreas Le persone con malattie croniche dell'intestino come Morbo di Crohn o colite ulcerosa e con malattie croniche del pancreas corrono un rischio maggiore di presentare una carenza di selenio. A causa della malattia, infatti, l'assunzione di selenio è ridotta o, in alcune situazioni, risulta addirittura impossibile. Le persone colpite dovrebbero discutere con il medico la possibilità di integrare l'assunzione di selenio.

Selenio: comprendere gli esami di laboratorio

Ampulle mit der Aufschrift Selen-Test
I valori del selenio sono calcolati attraverso l'esame del sangue o delle urine. Immagine: jarun011/iStock/Getty Images Plus

Gli esami del sangue o delle urine consentono di verificare se l'apporto di selenio è sufficiente. Il livello di selenio può essere calcolato nel siero (senza cellule sanguigne) o nel sangue intero. Il valore nel siero indica l'apporto attuale di selenio, mentre quello nel sangue intero l'apporto a lungo termine. Quest'ultimo è quindi meglio perché le oscillazioni dei valori sono meno elevate.

Inoltre, gli esami consentono di determinare i livelli di proteine ed enzimi che contengono selenio, tra cui la selenoproteina P e l'enzima glutatione perossidasi ("GPX").

 

Livelli di selenio nel siero in microgrammi per litro (µg/l)

Livelli di selenio nel sangue intero in microgrammi per litro

Carenza di selenio

inferiore a 80

inferiore a 100

Normale

da 100 a 120

da 120 a 150

Eccesso (selenosi)

superiore a 190

superiore a 230

Compensare una carenza: la dose corretta di selenio

In caso di carenza di selenio si dovrebbe per prima cosa analizzare le possibili cause. Se la carenza è dovuta a malattie a reni, fegato o intestino, queste ultime avrebbero la priorità. Inoltre, prima di assumere selenio si dovrebbero se possibile eliminare altre potenziali causa, come ad esempio lo stress. Un'alimentazione ricca di selenio può aiutare il trattamento.

Se la carenza di selenio è dovuta a una malattia cronica incurabile, questo oligoelemento deve essere eventualmente assunto a vita come integratore alimentare. In caso di carenza, si consiglia agli adulti di assumere ogni giorno da 100 a 300 microgrammi di selenio; tuttavia, si dovrebbero sempre effettuare controlli sul livello di selenio, ad esempio dopo sei mesi.

Dosi giornaliere consigliate di selenio in microgrammi (µg) 

 

Carenza di selenio

da 100 a 300

Classificazione

Impiego in caso di malattie

Il selenio ha un effetto positivo sul sistema immunitario

Il selenio è un attivatore immunitario: stimola la formazione di anticorpi, supporta la divisione delle cellule difensive del corpo e le attiva. Quindi un buon livello di selenio è importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Si consiglia, per aiutare il sistema immunitario, una dose giornaliera di selenio compresa tra 100 e 300 microgrammi.

Il selenio è importante per la tiroide

Le proteine contenenti selenio partecipano alla formazione ed eliminazione degli ormoni tiroidei. La tiroide ha un elevato bisogno di selenio; si tratta infatti dell'organo più ricco in assoluto di selenio nel corpo. In caso di carenza, è probabile che la propensione a un'infiammazione della tiroide (morbo di Hashimoto) aumenti. Questa malattia è causata da una reazione immunitaria errata del corpo contro il proprio tessuto tiroideo. Alla lunga questo porta all'ipotiroidismo.

Studi medici dimostrano che un'assunzione extra di selenio riduce gli attacchi al proprio tessuto

In due studi le donne assumevano 200 microgrammi di selenio al giorno per svariati mesi e in entrambi gli anticorpi si riducevano sensibilmente. Un integratore alimentare mirato con selenio potrebbe conservare il buon funzionamento della tiroide e ridurre i sintomi della malattia.

Negli studi venivano somministrati fino a 200 microgrammi di selenio al giorno.

Il selenio aiuta in caso di cardiopatie?

Una grave carenza di selenio, che può insorgere in caso di apporto giornaliero inferiore ai dieci microgrammi, può causare malattie del muscolo cardiaco. Viceversa, si pensa che il selenio possa proteggere dalle cardiopatie. Alcuni studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra la concentrazione di selenio nel plasma e il rischio di ammalarsi. Il selenio è un componente del sistema antiossidante che protegge il corpo dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi e corresponsabile di diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari.

Sull'effetto preventivo dell'integrazione del selenio in caso di malattie cardiovascolari esistono solo pochi studi, che tuttavia hanno dimostrato un chiaro effetto protettivo. In caso di apporto già buono di selenio, una sua assunzione tramite integratori non avrebbe presumibilmente alcun vantaggio. Vale però sempre la pena controllare il livello di selenio e compensare una possibile carenza.

In caso di malattia cardiovascolare conclamata, si dovrebbero assumere ogni giorno da 60 a 70 microgrammi di selenio così da soddisfare il fabbisogno quotidiano.

Assunzione di selenio e cancro

Spesso i pazienti malati di cancro presentano un livello di selenio nel sangue inferiore rispetto ai pazienti sani. Numerosi studi hanno analizzato anche l'effetto preventivo del selenio sulla frequenza di insorgenza dei tumori e pare che il fabbisogno soggettivo delle persone sia decisivo per il suo effetto.

Prevenzione contro i tumori Un grande studio clinico ha dimostrato come l'assunzione di selenio riduceva il rischio di sviluppare un tumore solo se i partecipanti allo studio avevano in precedenza un livello di selenio basso. In questi partecipanti il rischio di contrarre tumore alla pelle non melanoma e tumore alla vescica si riduceva se assumevano ogni giorno integratori alimentari con 200 milligrammi di selenio. Viceversa, il rischio di contrarre questi tumori aumentava se il valore iniziale di selenio dei partecipanti era normale (da 100 a 120 microgrammi per litro nel siero).

Per concludere, l'effetto positivo o negativo della somministrazione di selenio (e della sua quantità) negli studi sul cancro è oggetto di ricerche in corso. In caso di tumore alla prostata, non si dovrebbe assumere una dose elevata di selenio (superiore a 140 microgrammi) se non si conosce il livello di selenio nel sangue.

Prima di somministrarlo ai pazienti con un tumore, si dovrebbe sempre prima determinare lo stato del selenio presente. In caso di carenza, si dovrebbe assumere una quantità che non superino la fascia di riferimento consigliata . La dose dipende dal livello di selenio, ma normalmente è pari a 200 microgrammi. Il valore ottimale da raggiungere è compreso tra 110 e 120 microgrammi per litro nel siero.

Panoramica delle dosi consigliate in caso di malattie

Dose consigliata di selenio in microgrammi (µg)al giorno

Sostegno del sistema immunitario

da 100 a 300

Malattia della tiroide (morbo di Hashimoto)

200

Cardiopatie

70 (superiore in caso di carenza)

Tumori

da 70 a 200 (a seconda del livello di selenio)

Classificazione
Arzt und Krebs-Patientin im Krankenhaus im Gespräch
Il selenio può ridurre gli effetti collaterali causati dalla malattia o dalla terapia, come ad esempio la perdita dei capelli e la nausea poiché supporta il sistema antiossidante. Immagine: Ridofranz/iStock/Getty Images Plus

Utilizzo in caso di assunzione di farmaci e terapie

Il selenio migliora l'effetto e la tollerabilità delle terapie antitumorali

In caso di chemioterapia o radioterapia lo stress ossidativo nel corpo aumenta. Questo danneggia le cellule sane e causa effetti collaterali. Il selenio sostiene il sistema antiossidante e può alleviare gli effetti collaterali dovuti alla malattia o alla terapia (come caduta di capelli, nausea, diarrea, alterazioni del quadro ematologico, infiammazioni in bocca). Inoltre, sostiene le difese immunitarie del corpo, indebolite dalla terapia.

L'effetto del selenio è evidente in caso di assunzione di farmaci antitumorali con i principi attivi cisplatino (Platamine®), carboplatino (Carboplatino AHCL®, Carboplatino Sun®), paclitaxel (Abraxane®, Anzatax®) o rituximab (MabThera®). Il selenio riduce gli effetti collaterali anche delle antracicline: questo vale per esempio per i principi attivi quali daunorubicina (Daunoblastina®), epirubicina (Epirubicina AHCL®, Epirubicina Hikma®) o mitoxantrone (Onkotrone®, Novantrone®). Inoltre, il selenio può migliorare l'effetto sulle cellule tumorali dei farmaci contro il tumore al seno contenenti il principio attivo tamoxifene (Kessar®, Nomafen®, Nolvadex®, Tamoxene®).

Parallelamente a una terapia antitumorale, i medici specializzati in micronutrienti consigliano sempre di controllare i livelli di selenio nel sangue, in modo da compensare anticipatamente una carenza e supportare così la terapia. Prima di assumere il selenio in presenza di tumore, consultare sempre il proprio medico curante.

Il selenio supporta i farmaci per la tiroide

Il selenio ha un effetto positivo sul metabolismo degli ormoni tiroidei, prevenendo i processi infiammatori. Migliora inoltre l'efficacia della levotiroxina (Eutirox®, Tirosintlet®, Tirosint®). Eventualmente può addirittura ridurre la dose quotidiana del farmaco. In caso di terapia che interessa gli ormoni tiroidei, si dovrebbe quindi controllare sempre il livello di selenio nel sangue. Il valore nel sangue intero dovrebbe oscillare tra 130 e 155 microgrammi per litro e in caso di carenza l'assunzione andrebbe ottimizzata in base ai valori personali. Si consiglia un'integrazione compresa tra 100 e 200 microgrammi.

I diuretici possono causare una carenza di selenio

I diuretici contenenti i principi attivi furosemide (Diretif®, Lasix®) o valsartan (Rixil®, Tareg®) possono ridurre il livello di selenio, perché aumentano l'eliminazione da parte dei reni.

Se si assumono diuretici per lungo tempo, può risultare necessario integrare anche il selenio. In questo caso, la sola alimentazione non basta a conservare un livello ottimale nel sangue. Si consiglia quindi di controllarne sempre i valori.

I farmaci contro il bruciore di stomaco possono impedire l'assorbimento del selenio

Le compresse contro il bruciore di stomaco (antiacidi) contenenti principi attivi quali idrotalcite, idrogenocarbonato di sodio o carbonato di calcio (Gaviscon®) possono ridurre l'assorbimento di selenio. Se si assumono regolarmente farmaci contro il bruciore di stomaco, la cosa migliore è verificare il livello di selenio nel sangue.

Informazioni

Tra l'assunzione di farmaci contro il bruciore di stomaco e di compresse di selenio si dovrebbe rispettare un intervallo temporale di circa due ore così da evitare che i primi riducano l'assorbimento del selenio.

I farmaci contro i disturbi psichici possono ridurre i livelli di selenio

La clozapina (Leponex®) è un principio attivo del gruppo dei neurolettici, utilizzati ad esempio in caso di schizofrenia, e può influenzare il metabolismo del selenio e causare una carenza.

Se si assume la clozapina, si consiglia di verificare i valori di selenio nel sangue.

Panoramica delle dosi consigliate in caso di assunzione di farmaci

Dose consigliata di selenio in microgrammi (µg) al giorno

Diuretici

a seconda del livello di selenio

Farmaci contro il bruciore di stomaco (antiacidi)

a seconda del livello di selenio

Farmaci antitumorali

fino a 300, a seconda del livello di selenio

Tamoxifene

a seconda del livello di selenio

L-tiroxina

da 100 a 200, a seconda del livello di selenio

Neurolettici

a seconda del livello di selenio

Classificazione

Assunzione consigliata

Quando e come si dovrebbe assumere il selenio?

Abbildung von weißen Kapseln
In caso di carenza, il bisogno di selenio non è soddisfatto a sufficienza dall'alimentazione, quindi occorre assumerne in quantità extra. Immagine: RomarioIen/iStock/Getty Images Plus

Se non è possibile soddisfare il fabbisogno di selenio con l'alimentazione, si dovrebbero eventualmente assumere degli integratori, previo accordo con il medico. Nella maggior parte dei casi, la quantità contenuta negli alimenti non è sufficiente per compensare una carenza. Le dosi consigliate dalla medicina dei micronutrienti sono comprese, nella maggior parte dei casi, tra 70 e 200 microgrammi.

Informazioni

Senza accordo con il medico e senza controlli del livello di selenio nel sangue non si dovrebbe superare una dose quotidiana di 300 microgrammi.

Il selenio andrebbe assunto ai pasti perché in questo modo risulta più tollerabile per lo stomaco.

Da cosa si riconosce un buon preparato a base di selenio?

La medicina dei micronutrienti consiglia i composti anorganici come il selenito di sodio o il selenato di sodio. Rispetto ai composti organici selenometionina e selenocisteina, sono più difficili da assorbire da parte del corpo, ma sono completamente disponibili. I composti organici infatti devono prima essere scissi oppure entrano a far parte delle proteine, come nelle proteine muscolari, risultando però inutilizzabili.

Il parere degli esperti

A differenza della selenite, l'assorbimento della selenometionina non è regolato nel corpo, quindi si può accumulare nelle proteine in dosi superiori a 100 microgrammi, causando un eccessivo valore nel sangue. Molto probabilmente livelli troppo alti di selenio rafforzano lo stress ossidativo e potrebbero danneggiare le cellule.

Inoltre, i buoni preparati a base di selenio sono privi di eccipienti o sostanze che causano allergie. In generale, si dovrebbero evitare preparati a base di selenio provenienti dall'estero, perché spesso contengono molti eccipienti inutili che riducono la qualità.

Consiglio

Fare attenzione ai preparati multivitaminici contenenti vitamina C e assicurarsi che contengano selenato di sodio e non selenito di sodio perché quest'ultimo è bloccato dalla vitamina C.

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Sovradosaggio, interazioni e note in caso di patologie

È possibile che si verifichi un sovradosaggio di selenio?

La European Food Safety Authority (EFSA) indica come dose massima giornaliera di selenio 300 microgrammi per gli adulti e da 60 a 250 microgrammi per bambini e ragazzi, a seconda del peso corporeo. Al contrario, altre autorità considerano sicura un dose massima di 400 microgrammi al giorno.

A partire da 300 microgrammi si consiglia di consultare il medico, che può controllare il livello di selenio nel sangue ed escludere il rischio di sovradosaggio.

Tale rischio può diventare realtà se si assumono per lungo tempo dosi giornaliere superiori a 850 microgrammi. I sintomi tipici di un eccesso di selenio sono alito cattivo, che sa di aglio, spossatezza, stanchezza, disturbi gastrointestinali, perdita di capelli e capelli e unghie fragili, che spariscono una volta interrotta l'assunzione del preparato a base di selenio.

Fasce d'età

Dosi massime di selenio in microgrammi (µg)

Bambini e ragazzida 60 a 250
Adulti300

Alti livelli di selenio aumentano il rischio di diabete?

Molti ricercatori hanno studiato la correlazione tra selenio e diabete. Alcuni hanno osservato un rischio maggiore di diabete in caso di elevato apporto di selenio (tramite dieta e integratori) o alti livelli di selenio nel sangue. Altri ricercatori hanno invece osservato un rischio minore in caso di elevato apporto di selenio o di alte concentrazioni ematiche.

Si crede che, nel breve termine, il selenio possa migliorare la produzione di insulina. Nel lungo termine, tuttavia, livelli elevati di selenio possono favorire la comparsa di diabete se si consumano contemporaneamente alimenti ad alto contenuto calorico. È stato anche dimostrato che, se presente in quantità eccessive, il selenio influisce sul metabolismo dei grassi, causando un disordine metabolico diabetico associato a steatosi epatica.

Un'ampia valutazione degli studi disponibili mostra che probabilmente sono correlati al diabete valori di selenio sia troppo bassi che troppo alti. Mantenere i valori medi di selenio nell'intervallo normale potrebbe aiutare a proteggere da tale rischio (siero: da 98 a 132 microgrammi per litro). Pertanto, si dovrebbe evitare un eccesso di selenio, soprattutto se si vive in America e in Europa occidentale, poiché i suoli di queste aree geografiche contengono una quantità sufficiente o elevata di selenio.

Se si soffre di diabete, il selenio dovrebbe essere assunto solo dopo aver consultato un medico o un esperto in micronutrienti.

Indicazioni per l'uso nei pazienti oncologici

Se si è affetti da un tumore e si segue una terapia oncologica, l'assunzione di selenio deve essere sempre discussa con il proprio medico curante, il quale potrà determinare la dose appropriata sulla base di opportuni esami del sangue. Nella maggior parte dei casi, i pazienti oncologici dovrebbero evitare sia una carenza che un eccesso di selenio.

L'efficacia del selenio in caso di tumore dipende dallo stadio, dalla dose e dalla forma di selenio assunta:

  • La formazione di tumori è un processo lungo, al quale contribuisce lo stress ossidativo, che può essere neutralizzato dalle proteine contenenti selenio. Il selenio riduce la formazione di tumori.
  • In presenza di una condizione precancerosa, spesso è in atto un processo di stress ossidativo, che danneggia il tumore ma, allo stesso tempo, ne favorisce la progressione, perché con il tempo il tumore può imparare a combattere tale stress servendosi, tra le altre cose, delle proteine contenenti selenio. Ciò significa che un tumore può proteggersi servendosi dl selenio.
  • In presenza di cancro, a dosi più elevate (oltre i 400 microgrammi) il selenio può aumentare lo stress ossidativo e contrastarlo direttamente (effetto pro-ossidante). A tale scopo sono però necessarie forme inorganiche di selenio, come il selenito di sodio.

Non si dovrebbero assumere insieme vitamina C e selenio sotto forma di selenite di sodio

Non si dovrebbero assumere insieme vitamina C e selenio sotto forma di selenite di sodio, perché quest'ultimo viene trasformato dalla vitamina C in una forma che il corpo non è in grado di assorbire. Tra l'assunzione di vitamina C e di selenite di sodio si dovrebbe rispettare un intervallo da una a due ore.

Consiglio

Se si combinano vitamina C e selenio, occorre fare attenzione che il preparato contenga selenato di sodio perché quest'ultimo non è bloccato dalla vitamina C.

Prudenza in caso di nefropatie

I pazienti con malattie al fegato non dovrebbero assumere preparati a base di selenio se prima non si sono sottoposti a controlli medici per determinare il loro livello di selenio. I disturbi renali possono infatti ridurre l'eliminazione del selenio e aumentare così il pericolo di sovradosaggio.

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Riepilogo

Il selenio è un oligoelemento vitale che il corpo deve assumere attraverso l'alimentazione. Questo non è sempre possibile perché l'Europa è una zona in cui si registra una carenza di selenio. Si dovrebbero quindi mangiare alimenti ricchi di selenio come funghi e legumi, oppure carne.

In caso di alcune patologie, l'assunzione di integratori di selenio può avere effetti positivi. La medicina dei micronutrienti utilizza il selenio per le malattie alla tiroide e in caso di immunodeficienza. È possibile che il selenio aiuti a prevenire i tumori. Nella terapia antitumorale, ad esempio, il selenio è consigliato perché riduce gli effetti collaterali. Anche il possibile effetto nella prevenzione di malattie cardiocircolatorie è oggetto di dibattito.

Prima dell'assunzione si dovrebbe sempre controllare il livello di selenio.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

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