Il galattosio: un’importante fonte di energia

Il galattosio a supporto dell’organismo come sana alternativa allo zucchero

Formula del galattosio

Il galattosio, oltre a essere un componente strutturale delle cellule, rappresenta un’importante fonte di energia a cui l’organismo può attingere senza l’intervento dell’insulina, l’ormone che regola la glicemia. Scoprite la sua utilità in presenza di varie malattie, la sua azione di supporto nello sport e i consigli per la sua assunzione. Il galattosio è uno zucchero semplice presente in natura soprattutto come componente del lattosio ed è caratterizzato dalla capacità di raggiungere le cellule senza l’intervento dell’insulina, l’ormone che regola il tasso glicemico. Immagine: Brandpepper GmbH

Proprietà e presenza negli alimenti

Proprietà del galattosio

Il galattosio, detto anche D-galattosio, è un cosiddetto zucchero semplice (monosaccaride) e ha una struttura molto simile a quella del glucosio, noto anche con il nome di destrosio. Il galattosio è solitamente associato ad altri elementi, come grassi, proteine o altre molecole di zucchero. Assieme al glucosio forma, ad esempio, il lattosio.

Quali alimenti sono buone fonti di galattosio?

Salsa di soia e latte su un tavolo di legno
Il latticello, il latte, lo yogurt e la salsa di soia sono le migliori fonti di galattosio. Immagine: Dash_med/Lucia9/iStock/Getty Images Plus

I latticini sono ottime fonti di galattosio, essendo il lattosio costituito in parti uguali da glucosio e galattosio, contenuto in quantità rilevanti anche nei legumi. Il suo rilascio per effetto del processo di fermentazione ne spiega la presenza, ad esempio, nei crauti e nella salsa di soia. I seguenti alimenti rappresentano le cinque migliori fonti di galattosio:

Le 5 migliori fonti di galattosio

Grammi (g) per 100 calorie (kcal)

Grammi per 100 grammi

Latticello*

5,26

2

Latte*

3,54

2,3

Yogurt

da 0,7 a 1,7

da 0,5 a 1,2

Salsa di soia

1,86

2,1

Cioccolato fondente

0,88

5,6

Nota: i valori possono variare / *In questi prodotti il galattosio è presente solo indirettamente come lattosio.

Classificazione

Assorbimento e funzioni nell’organismo

Assorbimento e deposito del galattosio

Il galattosio viene principalmente assunto attraverso il lattosio, scisso nell’intestino da uno speciale enzima (lattasi) nei suoi due componenti galattosio e glucosio.

Informazioni

Da ricordare: una produzione insufficiente di lattasi da parte dell’organismo provoca un’intolleranza al lattosio, che può comportare spiacevoli disturbi gastrointestinali. Le persone che ne soffrono lo possono sostituire con galattosio puro.

Le singole molecole di galattosio raggiungono attraverso il sangue il fegato, dove vengono trasformate e immagazzinate. Anche i muscoli fungono da deposito per questa sostanza,

che può così essere utilizzata direttamente, senza passare dal fegato, quando le cellule hanno bisogno di energia.

Quale azione svolge il galattosio nell’organismo?

Cucchiaio di legno con zucchero
Il galattosio è una fonte di energia come il glucosio, ma a differenza di quest’ultimo non ha bisogno dell’insulina per poter entrare nelle cellule, nelle quali viene trasportato direttamente senza dover attivare il cosiddetto recettore insulinico. Immagine: ipuwadol/iStock/Getty Images Plus

Il galattosio è un’importante fonte di energia, così come il glucosio, dal quale si differenzia però per una caratteristica decisiva: il glucosio entra nelle cellule solo usando la “chiave” rappresentata dall’insulina e necessaria ad attivare la serratura, ovvero il cosiddetto recettore insulinico, in grado di aprire un passaggio (il trasportatore del glucosio) che consente al glucosio di raggiungere le cellule. Il galattosio viene invece trasportato direttamente nelle cellule, senza dover aprire alcun passaggio, per essere trasformato in glucosio e usato per la produzione di energia.

Oltre ad avere la capacità di legarsi a proteine e grassi al di fuori delle cellule, il galattosio è anche un componente della membrana cellulare, l’involucro esterno che racchiude ogni singola cellula. In questo ruolo contribuisce soprattutto alla costituzione delle mucose. Anche gli anticorpi, i componenti del nostro sistema immunitario, si legano al galattosio.

Classificazione

Uso in caso di malattie e nello sport

Il galattosio come sostituto dello zucchero per i diabetici

Il galattosio è una fonte di energia alternativa ideale per i diabetici, poiché a differenza del glucosio raggiunge le cellule senza l’intervento dell’insulina, che rappresenta il problema centrale nel diabete: nel diabete mellito di tipo 1 la quantità di insulina prodotta dal pancreas è nulla o troppo bassa, mentre nel diabete di tipo 2 l’insulina non è abbastanza efficace.

Informazioni

Quando l’azione dell’insulina è insufficiente, il pancreas deve produrla in grandi quantità, senza però disporre dell’energia necessaria sotto forma di glucosio. La concomitanza dei due fattori aumenta la probabilità di un sovraccarico dell’organo, con un calo della produzione di insulina, che deve essere somministrata dall’esterno in dosi sempre maggiori per garantire che il glucosio raggiunga le cellule. In questa situazione il glucosio può essere sostituito con il galattosio, che viene metabolizzato senza l’intervento dell’insulina e fornisce inoltre energia al pancreas, con un doppio vantaggio per l’organismo.

Un primo esperimento condotto sui ratti ha mostrato che il galattosio migliora la sensibilità all’insulina. In presenza di diabete il galattosio può pertanto risolvere un’eventuale carenza di energia nelle cellule per la sua indipendenza dall’insulina, come era stato dimostrato anche da un primo studio condotto in passato. Si presume inoltre che nei diabetici insulino-dipendenti riduca il rischio di ipoglicemia, ma non sono ancora stati condotti nuovi studi clinici dedicati all’interazione tra galattosio e diabete.

Chi soffre di diabete potrebbe utilizzarlo come alternativa allo zucchero, ad esempio per dolcificare caffè o tè, assumendone ogni giorno fino a 10 grammi. I diabetici insulino-dipendenti che assumono regolarmente il galattosio devono però adeguare la quantità giornaliera di insulina ed eventualmente ridurre il consumo di integratori insulinici.

In generale, chi soffre di diabete dovrebbe ridurre al minimo il consumo di carboidrati e zuccheri, preferendo carboidrati complessi e fibre. Inoltre, alcuni esperimenti condotti sugli animali hanno dimostrato che l’assunzione regolare di dosi elevate di galattosio potrebbe portare a complicanze nei diabetici simili a quelle causate dallo zucchero tradizionale. In linea di massima, quando si tratta di zuccheri e diabete, è la quantità che fa la differenza.

Informazioni

I diabetici insulino-dipendenti che fanno uso regolare di galattosio devono adeguare le dosi quotidiane di insulina, eventualmente necessaria in quantità inferiori.

Donna che si allena in palestra
Pur essendo a sua volta uno zucchero, se usato in sostituzione del glucosio, il galattosio può aiutare a dimagrire. Immagine: LightFieldStudios/iStock/Getty Images Plus

Il galattosio può favorire il dimagrimento

Pur essendo a sua volta uno zucchero, se usato in sostituzione del glucosio, il galattosio può aiutare a dimagrire. Ciò è valido anche per i soggetti obesi, con un indice di massa corporea superiore a 30.

I casi di sovrappeso estremo sono quasi sempre dovuti a un’alimentazione non equilibrata, in conseguenza della quale le persone colpite hanno grosse difficoltà a moderarsi. La causa è da ricercarsi nelle forti oscillazioni della glicemia, provocate da carboidrati facilmente digeribili, ovvero alimenti ad alto indice glicemico.

L’indice glicemico descrive il grado di innalzamento della glicemia dopo il consumo di un alimento. A titolo di confronto:

  • I peperoni hanno un indice glicemico di 15.
  • Il pane tostato ha un indice glicemico di 85.

Ciò significa che il consumo di quest’ultimo provoca un’impennata della glicemia. La glicemia aumenta di pari passo con l’indice glicemico, con il conseguente rilascio di una quantità maggiore di insulina, che a sua volta provoca il rapido abbassamento del livello di zucchero nel sangue. Forti oscillazioni dei valori di glicemia e insulina aumentano la probabilità di attacchi di fame, rendendo più difficile il controllo del peso. Dimagrire è più facile se glicemia e insulina non sono interessate da improvvise variazioni. Il galattosio, il cui indice glicemico è pari a 20, non ha alcuna influenza sul livello di insulina.

Molte persone in sovrappeso consumano grandi quantità di zucchero e dolciumi perché sono abituate ai sapori estremamente dolci. La dieta ha il compito di aiutarle ad apprezzare anche gusti meno intensi e per questo il galattosio, con un potere dolcificante pari alla metà di quello dello zucchero comune, può essere utile. L’uso del galattosio con tè o caffè facilita il passaggio al consumo di cibi meno dolci.

In linea di principio le persone obese dovrebbero ridurre al minimo il consumo di zucchero. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) considera ottimale una quantità di 25 grammi al giorno, comprendente anche la percentuale contenuta negli alimenti confezionati. Possono essere utilizzati come alternativa allo zucchero per sostenere una dieta circa 10 grammi di galattosio al giorno. Dovranno tuttavia essere eseguiti studi che ne indaghino l’effetto nella pratica.

Il galattosio aumenta le prestazioni sportive

Uomo che fa jogging all’aperto
L’assunzione di galattosio puro può aumentare le prestazioni, ad esempio nel ciclismo o nella corsa. Immagine: sportpoint/iStock/Getty Images Plus

Lo zucchero è la principale fonte di energia dei muscoli. Immagazzinato nelle cellule sotto forma di glicogeno, è rapidamente disponibile quando il corpo lo richiede. Normalmente l’organismo ripristina le riserve energetiche con il glucosio, che però può essere utilizzato solo con l’intervento dell’insulina. Il galattosio arriva invece direttamente alle cellule, senza provocare forti oscillazioni dei livelli di glicemia e insulina, che nello sport comportano sempre un rapido calo delle prestazioni.

I complessi processi metabolici dell’attività muscolare determinano la formazione di ammoniaca come prodotto di scarto, che a sua volta impedisce l’assorbimento di nuova energia sotto forma di glucosio da parte delle cellule, anche in questo caso con un calo delle prestazioni. Il galattosio può essere trasformato in aminoacidi, che a loro volta eliminano l'ammoniaca e possono così essere utilizzati nei processi metabolici.

In alcuni studi il consumo di 40 grammi di galattosio prima dell’attività sportiva ha aumentato le prestazioni di ciclisti e corridori. Questo zucchero semplice è già usato da sportivi professionisti e dilettanti per la sua presunta capacità di prolungare le prestazioni.

Il dosaggio dipende anche dall’intensità della sollecitazione e dovrebbe essere determinato individualmente, sulla base dell’esperienza personale.

Il galattosio migliora le funzioni cerebrali?

Per il cervello, il galattosio è un sostituto dello zucchero, che le cellule cerebrali utilizzano per produrre energia. A differenza delle altre cellule, quelle cerebrali non sono infatti in grado di produrre energia anche da altre sostanze nutritive, come ad esempio i grassi, e necessitano invece di circa 150 grammi di zucchero (glucosio) al giorno.

I ricercatori hanno osservato che chi soffre di demenza, come i malati di Alzheimer, presenta una forte carenza energetica a livello cerebrale, dovuta presumibilmente a una insulino-resistenza che impedisce al cervello di metabolizzare il glucosio. Il galattosio, in quanto alternativa dello zucchero, potrebbe rivelarsi un efficace sostituto utilizzabile dalle cellule cerebrali. Uno studio condotto sui ratti ha dimostrato che la somministrazione di galattosio per un mese migliorava le capacità cognitive di questi animali, ma che, se assunto per più di due mesi, causava un peggioramento della memoria e della capacità di apprendimento.

Non è ancora chiaro se il galattosio offra dei benefici ai malati di Alzheimer o se, assunto per più di un mese, possa invece accelerare la progressione della malattia. Finora si hanno a disposizione solo alcuni case study, ma non sono disponibili studi che forniscano risultati certi. Sarà quindi necessario attendere ulteriori studi clinici prima di poter confermare l'efficacia del galattosio nei malati di Alzheimer.

Consiglio

Nel corso della giornata, molti soggetti subivano un crollo, caratterizzato da stanchezza e difficoltà di concentrazione. In questi casi il galattosio potrebbe risultare efficace perché in grado di fornire alle cellule cerebrali l'energia necessaria senza causare sensibili oscillazioni dei livelli insulinici e della glicemia, come accade invece quando si assume lo zucchero tradizionale (saccarosio). Queste oscillazioni, infatti, aggravano il problema poiché causano un calo della glicemia, che a sua volta intensifica la sensazione di stanchezza.

Un cucchiaino di galattosio, pari a 5 grammi, disciolto in acqua o caffè potrebbe contrastare il calo della concentrazione, purché non si assumano parallelamente anche altre forme di zucchero e non si accompagni il caffè dopo pranzo a un dolcetto, poiché ciò annullerebbe l'effetto.

Tutti i dosaggi consigliati in breve

Dosi giornaliere consigliate di galattosio in grammi (g)

Diabete mellito di tipo 1 e 2

10

Obesità

10

Sportivi

10 (da 20 a 40 una volta durante la gara)

 

Classificazione

Consigli sull’assunzione

Quando e come andrebbe assunto il galattosio?

Nell’alimentazione il galattosio viene principalmente assunto attraverso i latticini, essendo uno dei due componenti del lattosio assieme al glucosio. Per introdurne quantità maggiori nell’organismo non è tuttavia sufficiente aumentare il consumo di prodotti lattiero-caseari, perché il lattosio, una volta raggiunto l’intestino, deve essere innanzitutto scisso dalla lattasi, un enzima che di solito non riesce a rendere disponibili grandi quantità di galattosio.

Informazioni

Il galattosio, come alternativa dello zucchero, è disponibile in polvere e offre il vantaggio di poter essere usato per dolcificare bevande e piatti freddi, ad esempio caffè, tè o yogurt, mentre è meno adatto per i dolci.

Si consiglia di assumere il galattosio in dosi distribuite durante la giornata, osservando almeno un’ora di distanza dai pasti, perché nell’intestino galattosio e glucosio vengono assorbiti dalle stesse sostanze trasportatrici.

Per essere usato come fonte di energia rapida, ad esempio durante l’attività sportiva, può essere disciolto in una bevanda e consumato nelle fasi di massima sollecitazione.

Consiglio

Chi non conosce il calo di energia che si manifesta in un qualche momento della giornata, associato a stanchezza e difficoltà di concentrazione? In molti casi un cucchiaino di galattosio è sufficiente a ripristinare il livello delle prestazioni.

Quali sono le caratteristiche di un buon integratore di galattosio?

Il galattosio è disponibile soprattutto in polvere. Un preparato di alta qualità si distingue per la presenza di ingredienti naturali. Il galattosio viene ricavato dal lattosio mediante vari processi di produzione:

  • Enzimatico: gli enzimi scindono il lattosio in galattosio e glucosio.
  • Chimico: il lattosio viene dissolto dall’acido, con la liberazione di galattosio e glucosio.
  • Fisico: il lattosio viene scisso applicando una forte pressione.

Un prodotto particolarmente puro si ottiene attraverso la scissione fisica mediante pressione. La separazione mediante tecniche chimiche (acido) può portare alla comparsa di impurità con sostanze nocive o metalli pesanti.

Va inoltre ricordato che il galattosio è prodotto in Europa, dove sono rispettati standard di qualità elevati.

Classificazione

Sovradosaggio e interazioni

È possibile un sovradosaggio di galattosio?

In linea generale si dovrebbe seguire un'alimentazione a bassissimo contenuto di zuccheri. Il galattosio, come anche il glucosio e il fruttosio, è uno degli zuccheri semplici da preferire ai carboidrati complessi nella dieta quotidiana. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di non consumare più di 25 grammi di zucchero al giorno, ma nella realtà le cose stanno diversamente, perché lo zucchero viene aggiunto in numerosi alimenti lavorati.

La presenza costante di dosi troppo elevate di zucchero (glucosio, fruttosio e galattosio) può causare la formazione di determinati legami con proteine o grassi, i cosiddetti prodotti di glicazione avanzata (Advanced Glycation Endproducts, AGE). Gli AGE causano stress ossidativo, danneggiano i vasi e possono portare a infiammazioni croniche. Si dovrebbe quindi evitare di assumere costantemente più di 15 grammi di galattosio puro, corrispondenti a circa due cucchiaini. In linea di massima il galattosio è ben tollerato, anche se in rari casi dosi elevate possono provocare diarrea.

Non sono attualmente note interazioni con i farmaci né sono stati condotti studi a lungo termine sul suo utilizzo.

Informazioni

Per la sua natura di zucchero semplice, deve essere considerato ai fini del calcolo complessivo delle calorie. 10 grammi di galattosio forniscono circa 40 calorie, al pari del glucosio.

Il galattosio non deve essere assunto in caso di galattosemia

La galattosemia è una rara malattia metabolica congenita, caratterizzata dal malfunzionamento di un enzima. Di conseguenza, l’organismo non riesce a degradare il galattosio, che si accumula nel sangue e può danneggiare gli organi. Oggi la galattosemia viene comunemente diagnosticata già nel corso dello screening neonatale e i soggetti che se sono colpiti non possono assumere galattosio.

Il galattosio è indicato in gravidanza?

Non sono noti effetti dannosi del galattosio durante la gravidanza. La sua assunzione dovrebbe tuttavia essere concordata preventivamente con il proprio ginecologo: le madri di bambini affetti da galattosemia non dovrebbero consumare galattosio nel corso di una nuova gravidanza.

Classificazione

Riepilogo

Il galattosio è uno zucchero semplice presente in natura soprattutto come componente del lattosio ed è caratterizzato dalla capacità di raggiungere le cellule senza l’intervento dell’insulina, l’ormone che regola il tasso glicemico. Nella medicina dei micronutrienti il galattosio viene impiegato in presenza di diabete e sovrappeso, nonché come riserva di energia per gli sportivi, ed è in grado di fornire energia al cervello.

Il galattosio, ricavato dalla scissione del lattosio e venduto sotto forma di polvere, può essere usato come lo zucchero, ad esempio per dolcificare tè e caffè. Questo zucchero semplice naturale è ben tollerato, anche se può provocare rari episodi di diarrea qualora assunto a dosi elevate.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

Adeva-Andany, M.M. et al (2016): Liver glucose metabolism in humans. Biosci Rep. 36(6). http://www.bioscirep.org/content/ppbioscirep/36/6/e00416.full.pdf, consultato il: 26.06.2018.

Aller, E.E.J.G. (2011): Starches, Sugars and Obesity. Nutrients. 3(3): 341–369. http://www.mdpi.com/2072-6643/3/3/341, consultato il: 26.06.2018.

Antranikian G. (2006): Angewandte Mikrobiologie. Springer-Verlag Berlin Heidelberg.

Aue K. (2017) Störungen des Galactosestoffwechsels. Deutsche Apotheker Zeitung. https://www.deutsche-apotheker-zeitung.de/daz-az/2010/daz-25-2010/stoerungen-des-galactosestoffwechsels, consultato il: 03.09.2017.

Austin, A.R. (2012): Effects of D-Galactose Treatment and Moderate Exercise on Spatial Memory in Rats. Dissertations, Western Michigan University. http://scholarworks.wmich.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1099&context=dissertations, consultato il: 03.09.2017.

Bäßler, K. H. et al (1987): Grundbegriffe der Ernährungslehre. 4. Aufl. Springer-Verlag Berlin Heidelberg.

Biesalski, H. K. und Grimm, P. (2011): Taschenatlas Ernährung. 5. Aufl. Georg Thieme Verlag Stuttgart.

Biesalski, H. K. (2010): Ernährungsmedizin. 4. Aufl. Georg Thieme Verlag Stuttgart.

Brahmachari, G. (2017): Neuroprotective Natural Products. Wiley-VCH West Bengal.

Bundeszentrum für Ernährung (Hrsg.) (2017): Expertenforum: Ernährung in der Schwangerschaft. https://www.bzfe.de/forum/index.php/forum/showExpMessage/id/46187/searchstring/k%3Fs/page1/31/forumId/0/datumvon/+/datumbis/+/searchpattern/1/searchconcat/1, consultato il: 03.09.2017.

Charrière, N. (2016): Cardiovascular responses to sugary drinks in humans: galactose presents milder cardiac effects than glucose or fructose. Eur J Nutr. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27328681, consultato il: 03.09.2017.

Clemens, R. A. (2016): Functionality of Sugars in Foods and Health. Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety 15(3): 433-470. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/1541-4337.12194/abstract, consultato il: 03.09.2017.

Ercan, N. et al (1993): Effects of glucose, galactose, and lactose ingestion on the plasma glucose and insulin response in persons with non-insulin-dependent diabetes mellitus. Metabolism. 42(12):1560-7. https://www.researchgate.net/publication/14952061_Effects_of_glucose_galactose_and_lactose_ingestion_on_the_plasma_glucose_and_insulin_response_in_persons_with_non-insulin-dependent_diabetes_mellitus, consultato il: 26.06.2018.

Gröber, U. (2014): Arzneimittel und Mikronährstoffe – Medikationsorientierte Supplementierung. 3. Aufl. Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft mbH Stuttgart.

Hill, T. (2009): Prüfungswissen Physikum. Georg Thieme Verlag Stuttgart.

Khan, T. A. (2016): Controversies about sugars: results from systematic reviews and meta-analyses on obesity, cardiometabolic disease and diabetes. European Journal of Nutrition 55(2): 25–43. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5174149/, consultato il: 03.09.2017.

Kurz, A. et al (2013): Diät für den Kopf. Alzheimer-Info 2/13. https://www.deutsche-alzheimer.de/fileadmin/alz/fruehe_phase/artikel_tagung_beginnende_demenz_2013.pdf, consultato il: 03.09.2017.

Macdermid, P.W. et al. (2012): A comparative analysis between the effects of galactose and glucose supplementation on endurance performance. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 22(1):24-30. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22248497, consultato il: 03.09.2017.

Max Rubner-Institut (Hrsg.) (2014): Ernährungsphysiologische Bewertung von Milch und Milchprodukten und ihren Inhaltsstoffen. https://www.bmel.de/SharedDocs/Downloads/Ernaehrung/Gesundheit/Milch-und-Milchprodukte.pdf?__blob=publicationFile, consultato il: 03.09.2017.

Nimmerjahn, F. (2007): Zucker als Schlüssel zu Autoimmunkrankheiten. Uni Mediendienst Foschung Nr. 26/2007.

O'Hara, J. P. et al. (2014): The effect of pre-exercise galactose and glucose ingestion on high-intensity endurance cycling. J Strength Cond Res. 28(8):2145-53. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24476772, consultato il: 03.09.2017.

Ott, A. (1999): Diabetes mellitus and the risk of dementia: The Rotterdam Study. Neurology. 53(9):1937-42. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10599761, consultato il: 03.09.2017.

Pietschmann, C. (2016): Bittere Diagnose, süße Therapie. Freie Universität Berlin. http://www.fu-berlin.de/presse/publikationen/tsp/2016/tsp-februar-2016/forschung/bittere-diagnose-suesse-therapie/index.html, consultato il: 03.09.2017.

Reutter, W. (keine Angaben): Störungen im Zuckerstoffwechsel und dadurch bedingte gesundheitliche Schäden. Wie können wir ihnen begegnen? Produktinformation zu Progalin. http://www.progal.info/index.php?pg=25, consultato il: 12.04.2017.

Mosetter, K. und Ruetter, W. (2007): Insulin und Insulinresistenz im Gehirn. Schweiz. Zschr. GanzheitsMedizin 19(3):138–141. https://de.scribd.com/document/205621155/Insulin-Und-Insulinresistenz-Im-Gehirn-Mosetter-Reutter-2007-Schw, consultato il: 26.06.2018.

Salkovic-Petrisic, M. et al (2014): Therapeutic Effect of Oral Galactose Treatment in a Rat Model of Sporadic Alzheimer's Disease. Alzheimer's & Dementia. 10(4), Supplement: 464. http://www.alzheimersanddementia.com/article/S1552-5260(14)01301-6/abstract, consultato il: 03.09.2017.

Stahel, P. et al (2017): Of the milk sugars, galactose, but not prebiotic galacto-oligosaccharide, improves insulin sensitivity in male Sprague-Dawley rats. PLoS One.  12(2):e0172260. http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0172260, consultato il: 03.09.2017.

Universität Hohenheim (Hrsg.) (2017): Interaktiver Rechner zum Galactose-Gehalt von Lebensmitteln. https://www.uni-hohenheim.de/wwwin140/info/interaktives/search.htm, consultato il: 03.09.2017.

Welling, L. (2017): International clinical guideline for the management of classical galactosemia: diagnosis, treatment, and follow-up. J Inherit Metab Dis. 40(2):171-176. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5306419/, consultato il: 03.09.2017.

Willette, A. A. et al. (2015): Association of Insulin Resistance with Cerebral Glucose Uptake in Late Middle–Aged Adults at Risk for Alzheimer Disease. JAMA Neurol. 72(9):1013-1020. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26214150, consultato il: 03.09.2017.