Sinusite: i batteri non avranno più scampo

Scoprite come i micronutrienti intervengono in caso di sinusite

La sinusite è un processo infiammatorio a carico della mucosa dei seni paranasali. I sintomi più comuni sono congestione nasale con ostruzione e diminuzione dell'olfatto, mal di testa e febbre. Scoprite qui quali micronutrienti riducono i disturbi dovuti alla sinusite, difendono dagli agenti patogeni e rafforzano il sistema immunitario.

Una signora tiene il fazzoletto sul naso
Congestione nasale con ostruzione e diminuzione dell'olfatto, mal di testa e febbre sono alcuni dei sintomi tipici della sinusite. Immagine: Tharakorn/iStock/Getty Images Plus

Cause e sintomi

La sinusite è un processo infiammatorio a carico della mucosa dei seni paranasali e nella maggior parte dei casi può svilupparsi come conseguenza del raffreddore. Spesso è causata da un'infezione di natura virale; gli agenti patogeni entrano nell'organismo attraverso la mucosa nasale e causano una reazione infiammatoria.

La mucosa nasale si gonfia e produce una quantità eccessiva di muco che a sua volta ostruisce la respirazione. Il muco che ristagna all'interno dei seni costituisce un terreno di coltura per agenti patogeni quali batteri o, in casi rari, funghi. Dallo 0,5 al 2 percento dei casi di raffreddore virale si trasformano in infezioni batteriche e infiammazioni della mucosa che interessa i seni paranasali.

I sintomi tipici della sinusite sono diminuzione dell'olfatto, ostruzione nasale, raffreddore e dolore al viso, a cui possono aggiungersi anche altri disturbi quali mal di testa o febbre.

La sinusite può anche diventare cronica, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una forma acuta, causata da un raffreddore. Le persone che soffrono di sinusite cronica sono quindi soggette a ripetute infiammazioni dei seni paranasali. La sinusite cronica può essere causata ad esempio da escrescenze sulla mucosa, polipi nasali, deviazioni del setto nasale o calo delle difese immunitarie.

Classificazione

Obiettivi del trattamento

Come viene curata in modo classico la sinusite?

Donna seduta a letto con lo spray nasale
Gli spray nasali acquistabili in farmacia possono aiutare sia in caso di sinusite acuta che cronica. Immagine: LarsZahnerPhotography/iStock/Getty Images Plus

La maggior parte delle persone che soffrono di sinusite acuta guariscono senza ricorrere a farmaci, perché il sistema immunitario è in grado di contrastare gli agenti patogeni in pochi giorni o al massimo una settimana.

Pertanto, l'obiettivo principale nel trattamento della sinusite è alleviare i sintomi. In caso di naso chiuso e di mucose gonfie si ricorre a spray o lavaggi nasali contenenti una soluzione salina, accompagnati da suffumigi, ovvero inalazioni di vapore molto caldo, da 38 a 42 gradi, per aumentarne l'efficacia.

Gli spray nasali che appartengono alla famiglia dei decongestionanti (Lisomucil®, Rinazina®) sgonfiano la mucosa e liberano il naso, consentendo di tornare a respirare normalmente. In caso di dolori, invece, si può ricorrere ai farmaci contenenti acido acetilsalicilico (Aspirina®, Flectadol®) o ibuprofene (Moment®, Nurofen®).

Se si manifestano complicazioni, forti dolori o febbre il medico potrebbe prescrivere un trattamento con antibiotici contenenti il principio attivo amoxicillina (Amox®, Amosol®), che hanno un effetto mirato sui batteri.

In caso di sinusite cronica si possono utilizzare spray nasali contenenti glucocorticoidi, ovvero cortisone (Rinelon®, Nasonex®), che bloccano l'infiammazione.

Se nessuno di questi trattamenti si dimostra efficace nell'alleviare i sintomi, potrebbe essere necessario considerare l'opzione chirurgica che, laddove possibile, mira a correggere le malformazioni delle vie respiratorie, migliorando l'aerazione dei seni paranasali.

Gli obiettivi della medicina dei micronutrienti

Un'alternativa alle terapie classiche è rappresentata dalla medicina dei micronutrienti, o medicina ortomolecolare. Micronutrienti quali vitamine, oligoelementi e flavonoidi alleviano i disturbi, sciolgono il muco, sgonfiano le mucose congestionate, difendono da agenti patogeni quali virus e batteri e rafforzano il sistema immunitario.

Quest'ultimo è fondamentale nella difesa dell'organismo dalle infezioni, quindi rafforzare le nostre difese immunitarie non solo aiuta a combattere in modo più efficace i processi infettivi in essere, ma contrasta anche gli agenti patogeni e previene l'insorgere di infezioni.

Classificazione

Il trattamento con i micronutrienti

La bromelina decongestiona le mucose e combatte l'infiammazione

Azione terapeutica della bromelina

Ananas tagliato su sfondo bianco
La bromelina è un'enzima estratto dall'ananas che può risultare efficace contro la sinusite. Immagine: Viktar/iStock/Getty Images Plus

La bromelina è costituita da un gruppo di enzimi estratti dall'ananas che scompone le proteine come il muco dai trasmettitori dell'infiammazione. La bromelina è utile nella cura della sinusite in diversi modi:

  • Scioglie il muco e lo fluidifica.
  • Allevia le infiammazioni che interessano la mucosa, decongestionandola.
  • Rafforza le difese immunitarie contro gli agenti patogeni, ed elimina più rapidamente dall'organismo i batteri responsabili del processo infiammatorio.

Così facendo, sintomi quali naso chiuso e disturbi respiratori scompaiono più rapidamente.

Uno studio scientifico comparativo ha dimostrato che i bambini che soffrivano di sinusite guarivano più in fretta se venivano trattati con la bromelina. Un ulteriore studio ha mostrato che non solo la bromelina era in grado di migliorare i disturbi e di aumentare il benessere delle persone colpite da sinusite, ma risultava anche molto ben tollerata.

Bromelina: dose e assunzione consigliata per il trattamento della sinusite

In caso di sinusite i medici specializzati in micronutrienti consigliano di assumere ogni giorno da 500 a 2.000 milligrammi di bromelina, ad esempio in capsule, distribuiti durante la giornata. Per essere certi che l'enzima agisca in modo ottimale si consiglia di assumere i preparati lontano dai pasti, preferibilmente un'ora prima o due ore dopo aver mangiato.

Consiglio

Occorre inoltre ricordare che la bromelina può aumentare l'attività enzimatica, espressa in unità FIP (Fédération Internationale Pharmaceutique). Si consigliano almeno 1.000 F.I.P. per capsula o compressa.

Valutare l'assunzione di bromelina durante una terapia antibiotica

La concentrazione degli antibiotici nel sangue può aumentare se si assume contemporaneamente anche bromelina, causando oscillazioni delle quantità di principi attivi nel sangue maggiori del previsto.

Cautela nell'assunzione di anticoagulanti prima di un intervento chirurgico

La bromelina ha un effetto anticoagulante, quindi chi assume farmaci di questo tipo (Eliquis®, Xarelto®) dovrebbe tenere sotto stretto controllo i propri valori di coagulazione. Per lo stesso motivo si sconsiglia di assumere bromelina poco prima di sottoporsi a un intervento chirurgico. Tuttavia, il suo effetto antinfiammatorio e decongestionante può rivelarsi molto utile al termine di un'operazione, ad esempio dopo l'asportazione dei polipi nasali.

Bromelina: a cosa fare attenzione durante la gravidanza e l'allattamento

Non si hanno a disposizione dati sufficienti sull'assunzione di bromelina durante la gravidanza e l'allattamento. Occorre quindi valutare con attenzione se assumerla o meno e ricorrere ai preparati solo previo accordo con il proprio ginecologo.

L'N-acetilcisteina scioglie il muco

Azione terapeutica della N-acetilcisteina

La N-acetilcisteina scioglie il muco e lo fluidifica. Ha un effetto antiossidante e allevia le infiammazioni e i danni ai tessuti.

Secondo uno studio l'N-acetilcisteina si è dimostrata più efficace del placebo nello sciogliere il muco nei soggetti sani. Gli autori dello studio hanno concluso che può risultare efficace anche in caso di sinusite. Uno studio condotto su bambini piccoli ricoverati in ospedale per una infiammazione virale delle mucose bronchiali ha confermato che grazie alla somministrazione di N-acetilcisteina i sintomi erano più deboli e i piccoli pazienti potevano lasciare prima l'ospedale.

N-acetilcisteina: dose e assunzione consigliata per il trattamento della sinusite

In caso di sinusite si consiglia di assumere ogni giorno da 600 a 1.500 milligrammi di N-acetilcisteina, ad esempio sotto forma di capsule, distribuite durante la giornata.

Anche a dosi elevate, l'N-acetilcisteina è sicura ed è generalmente ben tollerata. In casi rari possono manifestarsi effetti collaterali quali nausea, vomito o disturbi gastrointestinali.

N-acetilcisteina: a cosa fare attenzione durante la gravidanza e l'allattamento

Non esistono dati decisivi in merito all'assunzione di dosi clinicamente efficaci di N-acetilcisteina durante la gravidanza o l'allattamento. Pertanto, è necessario discuterne l'assunzione con il proprio ginecologo che valuterà con la massima prudenza come procedere.

Gli oli di senape estratti da rafano e cappuccina agiscono contro gli agenti patogeni

Rafano e cappuccina su un tagliere e in una ciotola
Il rafano e la cappuccina hanno un effetto antibatterico e possono quindi contrastare le infezioni alle vie respiratorie. Immagine: eskymaks/Madeleine_Steinbach/iStock/Thinkstock

Azione terapeutica di rafano e cappuccina

Rafano e cappuccina contengono determinati flavonoidi, i cosiddetti oli di senape, che agiscono da antibatterici. In caso di infezione delle vie respiratorie sono in grado di bloccare una superinfezione batterica come la sinusite.

Studi hanno dimostrato che gli oli di senape contenuti in rafano e cappuccina hanno lo stesso effetto benefico degli antibiotici, ma a differenza di questi ultimi non sviluppano alcuna resistenza. Inoltre, l'assunzione di oli di senape non causa problemi intestinali, come accade a volte quando si segue una terapia antibiotica. Gli oli di senape, considerati veri e propri antibiotici vegetali, sono quindi ritenuti un'alternativa più sicura.

Rafano e cappuccina: dose e assunzione consigliata per il trattamento della sinusite

In caso di sinusite si consiglia di assumere ogni giorno preparati composti da 2.400 milligrammi di polvere di cappuccina e 960 milligrammi di polvere di rafano sotto forma di compresse o capsule, distribuite durante la giornata. Occorre tuttavia ricordare che si tratta di valori medi e che si deve sempre consultare il proprio medico curante che determinerà la dose precisa per ognuno e la durata del trattamento.

Consiglio

Sul mercato ci sono anche estratti di cappuccina e rafano che contengono quantità maggiori di principi attivi e quindi consentono di assumere meno compresse o capsule nel corso della giornata.

Rafano e cappuccina: a cosa fare attenzione durante la gravidanza e l'allattamento

Non sono ancora disponibili dati sufficienti sull'uso di cappuccina e rafano durante la gravidanza e l'allattamento né si hanno conoscenze certe che i principi attivi non si trasferiscono nel latte materno. Si consiglia di consultare il proprio ginecologo che valuterà con la massima prudenza se consentirne l'assunzione.

Il beta-glucano contenuto nel lievito aiuta le difese immunitarie

Efficacia del beta-glucano in caso di sinusite

Lievito fresco, lievito in polvere e lievito madre su un tavolo di legno
Il beta-glucano, estratto dal lievito, agisce sul sistema immunitario e attiva le cellule difensive. Immagine: Fascinadora/iStock/Getty Images Plus

Il beta-glucano contenuto nel lievito aiuta a formare gli anticorpi che combattono gli agenti patogeni e influisce sul sistema immunitario, attivando una serie di cellule difensive come ad esempio i macrofagi, i linfociti B e T e le cellule killer. Esistono numerosi e accurati studi sull'efficacia del beta-glucano sul sistema immunitario e anche sulle malattie delle vie respiratorie.

Una serie di studi condotti sui bambini con disturbi cronici alle vie respiratorie ha dimostrato come l'assunzione di beta-glucano per brevi periodi di tempo stimolasse il potere difensivo delle mucose. In un altro studio, la stessa dose giornaliera di beta-glucano somministrata a donne mediamente stressate alleviava anche i sintomi delle infezioni alle vie respiratorie.

Beta-glucano: Dose e assunzione consigliata in caso di sinusite

Numerosi studi confermano che i soggetti che avevano assunto preventivamente per 90 giorni una dose giornaliera di beta-glucano compresa tra 100 e 250 milligrammi erano colpiti con minore frequenza da infezioni alle vie respiratorie rispetto al gruppo di confronto. È possibile acquistare beta-glucano sotto forma di compresse o capsule.

Beta-glucano: a cosa fare attenzione durante la gravidanza e l'allattamento

Non si hanno a disposizione dati o avvertenze sull'assunzione di dosi efficaci di beta-glucano da parte di donne incinte e che allattano. In caso di dubbio, consultare prima il proprio ginecologo.

La vitamina C rafforza il sistema immunitario.

Meccanismo d'azione della vitamina C

La vitamina C supporta il sistema immunitario perché innalza le barriere presenti sulla superficie corporea e migliora il funzionamento delle cellule difensive, che possono intervenire meglio e in modo più mirato nel focolaio dell'infezione che, in caso di sinusite, si trova sulle mucose di naso e sui seni paranasali. Inoltre, protegge la membrana delle cellule immunitarie e ne prolunga l'attività.

Vitamina C: Dose e assunzione consigliata in caso di sinusite

Studi hanno dimostrato che i pazienti con sinusite cronica presentavano nel sangue livelli di vitamina C e zinco inferiori rispetto ai soggetti sani che facevano parte del gruppo di controllo.

Di conseguenza, in caso di sinusite, si consiglia di assumere ogni giorno da 1.000 a 6.000 milligrammi di vitamina C ad esempio in capsule con un po' di liquido e indipendentemente dai pasti.

Informazioni

Chi assume una dose di vitamina C in forma di acido ascorbico superiore a 2.000 milligrammi può soffrire di disturbi del tratto gastrointestinale come flatulenza, coliche o diarrea. Per evitare questi effetti collaterali si consiglia di assumere la vitamina C in piccole dosi singole durante la giornata. Inoltre, sul mercato esistono anche forme di vitamina C (basiche) più tollerabili, come l'ascorbato di calcio.

Vitamina C: da ricordare in caso di gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza e l'allattamento è possibile assumere con una certa sicurezza dosi di vitamina C non superiori a 1.800 milligrammi. In caso di quantità superiori si dovrebbe sempre consultare preventivamente il proprio ginecologo.

Evitare dosi elevate di vitamina C in caso di nefropatie

Chi soffre di insufficienza renale dovrebbe evitare di assumere dosi elevate di vitamina C superiori a 500 milligrammi al giorno, perché i reni non sono in grado di eliminarle correttamente e il rischio di calcoli alla vescica e di depositi di ossalato è molto alto. Per lo stesso motivo le persone che tendono a soffrire di calcoli renali non dovrebbero assumere più di 1.000 milligrammi di vitamina C al giorno.

Il selenio aiuta a coordinare le cellule responsabili della difesa immunitaria

Azione terapeutica del selenio

Il selenio è un oligoelemento che partecipa a numerosi processi del sistema immunitario. Aiuta ad esempio nella formazione dei linfociti e stimola la produzione dei trasmettitori cellulari, importanti per il coordinamento delle difese. Il selenio è necessario per regolare i processi infiammatori e protegge le cellule dell'organismo dai legami di ossigeno aggressivi che le distruggono.

Ad oggi non esistono studi che dimostrano l'efficacia del solo selenio nelle infezioni delle vie respiratorie come la sinusite, perché è sempre stato testato solo come componente di preparati misti. Le combinazioni di micronutrienti che contengono anche il selenio consentivano una risposta immunitaria molto più forte contro l'agente patogeno, alleviavano i disturbi e riducevano la durata della sinusite.

Selenio: Dose e assunzione consigliata in caso di sinusite

In caso di sinusite e calo delle difese immunitarie si consiglia di assumere ogni giorno un massimo di 200 microgrammi di selenio, ad esempio sotto forma di capsule o compresse.

Non assumere selenio sotto forma di selenito di sodio insieme alla vitamina C

La vitamina C trasforma il selenito e il corpo non è più in grado di assorbirlo. Per evitarlo si consiglia quindi di rispettare un intervallo di una-due ore tra le due assunzioni.

Informazioni

Se si sceglie un preparato multivitaminico che contiene vitamina C e selenio, optare per quelli che contengono il selenio sotto forma di selenato di sodio, che non viene trasformato e può quindi essere assorbito senza problemi dall'organismo.

Determinare il livello di selenio

Chi è soggetto a infezioni ricorrenti o assume per lunghi periodi il selenio, dovrebbe sottoporsi a esami del sangue regolari per controllare che il livello rientri sempre nei parametri normali.

Idealmente il selenio si misura nel sangue intero perché contiene tutte le cellule sanguigne e mostra anche il suo apporto nel lungo periodo. Con parametri normali si intendono valori compresi tra 120 e 150 microgrammi per litro.

Selenio: Prudenza in caso di nefropatie

Le persone che soffrono di insufficienza renale non sono in grado di eliminare totalmente il selenio assorbito e rischiano di accumularne in eccesso. Dovrebbero assumere preparati a base di selenio solo se disposti a sottoporsi ad esami del sangue con regolarità.

Lo zinco: una garanzia per il sistema immunitario

Meccanismo d'azione dello zinco

Lo zinco è un oligoelemento di fondamentale importanza per il sistema immunitario, perché produce le cellule T, essenziali per la risposta immunitaria. Si tratta di cellule in grado di riconoscere gli agenti patogeni presenti nell'organismo e di eliminarli. In assenza di zinco, l'attività di queste cellule si riduce e virus e batteri si diffondono più facilmente nel corpo.

Zinco: dose e assunzione consigliata per prevenire la sinusite

Uno studio ha mostrato come il livello di zinco in soggetti con sinusite cronica fosse inferiore a quello del gruppo di controllo. Per prevenire la sinusite si consiglia quindi di assumere ogni giorno da 5 a 20 milligrammi di zinco, ad esempio sotto forma di capsule.

Informazioni

In caso di infezioni alle vie respiratorie di natura virale come il raffreddore, che è spesso la causa della sinusite, si consiglia in particolare di assumere lo zinco sotto forma di compresse che, succhiate, consentono allo zinco di raggiungere direttamente il focolaio dell'infezione, ovvero le mucose della gola.

Lo zinco si lega agli antibiotici e ai farmaci contro l'osteoporosi: rispettare un intervallo temporale

Capsule di zinco su un cucchiaio, con un limone e ostriche sullo sfondo
Lo zinco riduce l'effetto degli antibiotici e dei farmaci contro l'osteoporosi. Immagine: settaphan/iStock/Getty Images Plus

Lo zinco riduce l'efficacia di determinati farmaci, come ad esempio degli antibiotici del gruppo degli inibitori della DNA girasi (Ciproxin®, Ciloxan®) e delle tetracicline (Farmodoxi®, Doxycyclin®) e dei farmaci contro l'osteoporosi, i cosiddetti bifosfonati (Andronat®, Alendros®). Quindi si dovrebbe rispettare un intervallo di due ore tra l'assunzione di questi farmaci e i preparati a base di zinco.

Evitare di assumere dosi extra di zinco in caso di nefropatie,

perché i reni indeboliti non sono in grado di eliminarlo correttamente. Per evitare che lo zinco raggiunga livelli troppo elevati, chi soffre di insufficienza renale o di altre nefropatie non dovrebbe assumere preparati di questo tipo.

La vitamina D previene la sinusite

Meccanismo d'azione della vitamina D

La vitamina D svolge funzioni importanti all'interno del sistema immunitario. Ad esempio è responsabile della produzione dei macrofagi, le cellule che rilevano la presenza di virus o batteri nell'organismo e li eliminano. Inoltre, la vitamina D attiva le cellule T che contribuiscono ad attaccare gli agenti patogeni e le cellule infette. Il numero di virus e batteri nel corpo si riduce e soprattutto diminuisce il rischio che questi si diffondano nell'organismo.

Molti studi hanno dimostrato che l'assunzione di preparati a base di vitamina D può aiutare a prevenire un'infezione delle vie respiratorie. Questo è confermato dal fatto che le persone che sono soggette a infezioni ricorrenti, con sinusite cronica e polipi nasali, presentano spesso bassi valori di vitamina D.

Vitamina D: Dose e assunzione consigliata in caso di sinusite

Il corpo è in grado di produrre autonomamente gran parte della vitamina D di cui ha bisogno, soprattutto grazie alla luce del sole. Nei mesi invernali, però, è più facile che la produzione endogena non sia sufficiente. Nonostante non esistano evidenze che confermino l'efficacia della vitamina D per curare un'infezione delle vie respiratorie o una sinusite, gli studi disponibili dimostrano che un buon livello di vitamina D aiuta a prevenire le infezioni.

Per prevenire la sinusite si dovrebbero quindi assumere ogni giorno da 1.000 a 4.000 Unità internazionali (UI) di vitamina D, se possibile ai pasti, poiché si tratta di una vitamina liposolubile.

Controllare i valori della vitamina D

Per compensare con successo una carenza si consiglia di controllare sempre il livello di vitamina D (calcidiolo) nel sangue, così da calcolare la dose corretta e la durata dell'assunzione. Si definisce carenza un livello di calcidiolo inferiore a 20 nanogrammi per millilitro. Per ottenere i migliori benefici per la salute, i medici esperti in micronutrienti consigliano di assumerne da 40 a 60 nanogrammi per millilitro.

La regola generale per aumentare in modo lento e costante il livello di vitamina D è la seguente: la somministrazione costante di 1.000 unità internazionali al giorno, in aggiunta alla produzione del corpo di circa 4.500 unità internazionali, fa aumentare il livello di vitamina D di 10 nanogrammi per millilitro.

Dosaggi in breve

Vitamine 
Vitamina C

da 1.000 a 6.000 milligrammi (mg) al giorno

Vitamina Dda 1.000 a 4.000 Unità internazionali (UI) al giorno

Oligoelementi

 
Selenio

200 microgrammi (µg) al giorno

Zinco

da 5 a 20 milligrammi

Altre sostanze 
Bromelina

da 500 a 2.000 milligrammi al giorno

N-acetylcisteina

da 600 a 1.500 milligrammi al giorno

Beta-glucano

250 milligrammi al giorno

Polvere di cappuccina

2.400 milligrammi al giorno

Polvere di rafano

960 milligrammi al giorno

Esami di laboratorio in breve

Esami di laboratorio consigliati in caso di sinusite

Valori normali 

Vitamina D (siero)

da 40 a 60 nanogrammi per millilitro (ng/ml)

Selenio (sangue intero)

da 120 a 150 microgrammi per litro (µg/l)

Classificazione

I micronutrienti sono d'aiuto ai farmaci

I probiotici evitano la diarrea dovuta all'assunzione di antibiotici

Gli antibiotici influiscono sulla composizione del microbiota intestinale, facilitando la diffusione degli agenti patogeni e causando la diarrea. I probiotici riequilibrano il microbiota e rafforzano le difese intestinali.

Studi hanno dimostrato che i probiotici a base di lattobacilli e lievito riducono la gravità e la durata della diarrea associata alla terapia antibiotica. Un ulteriore studio ha rilevato come gli attacchi di diarrea causati dal battere Clostridium difficile durante una terapia antibiotica si manifestassero più raramente in due terzi dei soggetti che assumevano probiotici rispetto al gruppo di confronto al quale era stato somministrato un placebo.

In caso di trattamento antibiotico si consiglia di assumere ogni giorno una miscela probiotica di lievito e batteri in capsule o polvere, contenente da 1 a 20 miliardi di batteri, rispettando sempre un intervallo di due-tre ore tra le due assunzioni.

Si consiglia inoltre di assumere miscele batteriche che contengono vitamina C e biotina, perché entrambe sono sempre soggette a rischio di carenza: la vitamina C a causa degli antibiotici che ne intensificano l’eliminazione e la biotina in seguito a danni alla mucosa intestinale.

Il cortisone aumenta il rischio di osteoporosi

Da un terzo alla metà delle persone che assumono cortisone per lunghi periodi di tempo soffre di osteoporosi. Il motivo? I corticosteroidi contenuti negli spray nasali a base di cortisone, ad esempio, influenzano l'assorbimento di alcuni micronutrienti che causano la perdita di massa ossea. Il calcio liberato viene male assorbito dall'intestino, interferendo con l'azione della vitamina D.

Chi soffre di sinusite cronica e assume cortisone regolarmente o per lunghi periodi di tempo dovrebbe compensare con dosi supplementari di calcio (1.000 milligrammi), vitamina D (2.000 Unità internazionali) e vitamina K2 (150 microgrammi).

Dosaggi in breve

Assunzione di micronutrienti in caso di terapia antibiotica

Probiotici con lattobacilli e lievito

da 1 a 20 miliardi (da 1 a 20 x 109) batteri

Micronutrienti in caso di assunzione di cortisone

Calcio

1.000 milligrammi (mg)

Vitamina D

da 2.000 a 4.000 Unità internazionali (UI)

Vitamina K2

150 microgrammi (µg)

Classificazione

Riepilogo

La sinusite è un’infiammazione della mucosa che interessa i seni paranasali e può svilupparsi spesso come conseguenza di un raffreddore. Tra i sintomi figurano congestione nasale e ostruzione, diminuzione dell'olfatto, mal di testa e febbre.

La medicina dei micronutrienti utilizza enzimi e sostanze nutritive come la bromelina e l'N-acetilcisteina che hanno un effetto decongestionante e fluidificante sul muco. Gli oli di senape estratti da cappuccina e rafano sono efficaci contro i batteri. Beta-glucano, vitamina C, vitamina D, zinco e selenio rafforzano le difese immunitarie. Il buon funzionamento del sistema immunitario è fondamentale per difendersi dagli agenti patogeni.

Se si cura la sinusite con una terapia antibiotica sarebbe consigliabile proteggere l'intestino con l'assunzione di probiotici che possono ridurre il rischio e la durata di attacchi diarroici dovuti agli antibiotici.

Classificazione

Indice degli studi e delle fonti

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