5-HTP estratto dalla griffonia: un antidepressivo vegetale

Come agisce la griffonia e a cosa fare attenzione durante l’assunzione

La griffonia, una pianta officinale di origine africana, migliora l’umore, favorisce un sonno tranquillo e riduce l’appetito in eccesso. Informatevi sugli effetti della griffonia su psiche, cervello e benessere fisico. Scoprite inoltre in quali altri casi può essere usata e a cosa fare attenzione durante l’assunzione.

Capsule di griffonia aperte
In Africa la griffonia è consumata come una verdura, mentre da noi questi fagioli neri africani si possono acquistare solo sotto forma di estratto in capsule. Immagine: Thatpichai/iStock/Getty Images Plus

Importanti flavonoidi contenuti nella griffonia

La griffonia è una pianta rampicante proveniente dall’Africa tropicale chiamata anche fagiolo africano (Griffonia simplicifolia). I semi contengono, oltre ad acidi grassi e proteine, anche moltissimi flavonoidi. L’ingrediente più efficace e importante dei semi di griffonia è il 5-idrossitriptofano (5-HTP), il cui contenuto è pari a circa il 16 percento.

Il 5-HTP è un precursore della serotonina, l’ormone della felicità presente nel cervello, ed è quindi utilizzato per la cura di disturbi psichici come ansia e depressione. L’estratto di griffonia è oggetto di studio dal 1960 circa e dagli anni 80 viene utilizzato come trattamento.

Da un punto di vista chimico, il 5-HTP è un aminoacido che l’organismo è in grado di produrre autonomamente partendo dal triptofano. Il triptofano è necessario per moltissime altre funzioni, quindi utilizzarlo per la produzione di 5-HTP è meno redditizio. Di conseguenza, è molto più funzionale assorbire il 5-HTP dall’estratto di griffonia, poiché esso consente di produrre solo trasmettitori come la serotonina.

Classificazione

Assorbimento e funzioni nell’organismo

Griffonia: assorbimento e distribuzione nell’organismo

Circa il 70 percento del 5-HTP contenuto nella griffonia raggiunge la circolazione sanguigna passando dall’intestino, ma esso può anche essere assorbito dalla mucosa del cavo orale, sebbene in misura ridotta.

Attraverso la circolazione, il 5-HTP raggiunge direttamente il cervello attraversando la barriera ematoencefalica. Non è ancora chiaro quale sia la quantità di 5-HTP che raggiunge l’encefalo perché il fegato ne sintetizza già una parte in serotonina, che però non è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica. 

Quali sono gli effetti della griffonia?

Il 5-HTP è un precursore della serotonina, l’ormone della felicità, e ne incrementa la concentrazione a livello encefalico. Il 5-HTP produce anche altri trasmettitori quali melatonina, dopamina e noradrenalina. La griffonia svolge quindi numerose funzioni nell’organismo tramite il 5-HTP:

Psiche: la serotonina regola a livello cerebrale sentimenti quali gioia e soddisfazione. Grazie alla sua capacità di aumentare la produzione di serotonina, alla griffonia vengono attribuite proprietà antidepressive e ansiolitiche.

Dolore: l’aumento dei livelli di serotonina riduce la soglia del dolore, alleviando così diversi stati dolorosi.

Appetito: la serotonina regola la sensazione di fame e di sazietà, e la sua secrezione ha un effetto inibitore sull’appetito.

Sonno: la griffonia produce melatonina, l’ormone del sonno, consentendo di migliorare la qualità del riposo e contribuendo a combattere i disturbi del sonno.

Classificazione

Impiego in caso di malattie

La griffonia può alleviare gli stati depressivi

Grazie alla sua capacità di incrementare i livelli di serotonina, la griffonia può aiutare a combattere depressione e sbalzi d’umore. Una meta-analisi condotta su diversi studi, in parte clinici, ha mostrato che cinque studi su undici hanno fornito risultati plausibili sull’efficacia del 5-HTP contenuto nella griffonia nell’alleviare la depressione. I restanti sette studi, invece, hanno fornito prove sull’effetto lenitivo del 5-HTP sui sintomi depressivi. Questi dati non sono sufficientemente convincenti per poter parlare di una chiara evidenza del suo effetto antidepressivo. Meta-analisi precedenti hanno fornito risultati simili. È stato dimostrato che il 5-HTP contenuto nella griffonia allevia la depressione rispetto al placebo. La forza probatoria di tali risultati è tuttavia ridotta perché non tutti gli studi condotti erano di natura clinica.

L’estratto di griffonia potrebbe anche prevenire la depressione causata da lunghi periodi di stress. Uno studio temporaneo mostra come l’estratto di griffonia (12,8 milligrammi di 5-HTP due volte al giorno) incrementasse il valore della serotonina e riducesse lo stress e la pressione psichica dei soggetti in studio. I risultati sono stati rilevati tramite la compilazione di un questionario. Inoltre, aumentava anche un importante valore ematico (BDNF, Brain-derived neurotrophic factor) che, se inferiore alla norma, è associato a depressione e burn-out.

L’efficacia della griffonia in caso di depressione non sembra solo plausibile, ma è supportata anche da numerosi primi studi, alcuni anche clinici. In linea generale, tuttavia, sono necessari altri studi clinici che consentano una valutazione definitiva.

Una dose giornaliera di 5-HTP compresa tra 150 e 300 milligrammi aiuta a migliorare l’umore. Gli esperti in micronutrienti consigliano di suddividere questa dose in tre somministrazioni, ad esempio mattina, mezzogiorno e sera, e di protrarre l’assunzione per due mesi, sempre previo consenso del proprio medico.

Uomo depresso seduto in una stanza buia
La griffonia viene utilizzata principalmente contro la depressione perché contiene il 5-idrossitriptofano (5-HTP), precursore della serotonina, l’ormone della felicità. Immagine: Tzido/iStock/Getty Images Plus

La griffonia aiuta a dormire meglio?

L’organismo sintetizza il 5-HTP per ottenere, attraverso la serotonina, anche la melatonina, l’ormone del sonno. Si può affermare che la serotonina sia, per così dire, il precursore della melatonina, che viene prodotta al buio e favorisce il sonno. Studi condotti sugli animali mostrano che se il 5-HTP veniva assunto la sera, migliorava la fase di sonno leggero e di sonno profondo.

Anche uno studio clinico condotto su un numero ridotto di soggetti ha osservato i primi effetti del 5-HTP in caso di disturbi del sonno. Nove soggetti avevano ricevuto un integratore combinato che conteneva, oltre al 5-HTP, anche estratto di ginkgo e acido gamma-amminobutirrico, una sostanza calmante, mentre altri nove soggetti avevano assunto un placebo. Grazie all’integratore combinato i soggetti dormivano quasi due ore di più rispetto a chi aveva ricevuto un placebo. Anche la qualità del sonno migliorava e si riduceva il tempo necessario per addormentarsi.

Alcuni studi preliminari mostrano inoltre che anche il solo 5-HTP è in grado di alleviare i disturbi del sonno e favorire le fasi di sonno profondo. I soggetti in studio avevano assunto 600 milligrammi di 5-HTP nel corso della serata. Sebbene l’effetto con questa dose fosse più evidente, anche 200 milligrammi consentivano di ottenere un miglioramento. Di solito una dose pari a 600 milligrammi di 5-HTP è piuttosto anomala, perché secondo alcuni case report può favorire sogni vivi e addirittura incubi. Scoprite qui come potreste alleviare meglio i disturbi del sonno con i micronutrienti.

In particolare in caso di disturbi del sonno associati a depressione, sono consigliati, sempre previo consulto con il medico, da 100 a 300 milligrammi di 5-HTP estratti dalla griffonia, da assumere la sera prima di andare a dormire.

Ansia e panico? La griffonia potrebbe aiutarvi

Sembra che le persone con livelli di serotonina bassi siano più soggette ad attacchi di panico, come dimostrato dai risultati di uno studio preliminare. La griffonia aumenta il livello di serotonina e potrebbe quindi ridurre la gravità e la frequenza degli attacchi di panico. Un altro studio preliminare su soggetti sani spiega questa supposizione. Il 5-HTP migliorava lievemente i sintomi da panico rispetto al placebo nei soggetti che avevano precedentemente assunto una sostanza che favoriva ansia e panico. Le donne in particolare ottenevano maggiori benefici dal 5-HTP, mentre gli uomini riferivano meno sintomi da panico fisici.

Sono inoltre già stati condotti studi su soggetti che soffrivano di attacchi di panico e di ansia. In un primo studio preliminare, il 5-HTP ha ridotto le reazioni di panico e gli stati d’ansia, ma questo effetto non è stato osservato nei soggetti sani. In un altro studio preliminare sull’efficacia del 5-HTP i soggetti riportavano un lieve miglioramento dell’ansia e di altri sintomi psichici.

In conclusione, gli studi condotti finora forniscono risultati promettenti sull’efficacia della griffonia in caso di ansia e panico, ma sono necessari studi clinici su un numero maggiore di soggetti. Una dose giornaliera compresa tra 150 e 300 milligrammi di 5-HTP può essere d’aiuto, ma occorre sempre prima consultare il proprio medico.

Griffonia: una nuova soluzione nella lotta al sovrappeso e all’obesità?

Formula chimica della serotonina
Il 5-HTP, precursore della serotonina, può essere utile anche in caso di altre patologie. I ricercatori ipotizzano ad esempio che livelli di serotonina bassi siano correlati al mal di testa cronico. Immagine: Ekaterina79/iStock/Getty Images Plus

Un problema frequente che riscontra chi sta perdendo peso è il calo del livello ematico di serotonina: bassi livelli di serotonina aumentano l’appetito. Si possono verificare anche attacchi di fame compulsiva, placati ad esempio con pasti ricchi di carboidrati. Poiché il 5-HTP estratto dalla griffonia incrementa la produzione di serotonina, potrebbe prevenire gli attacchi di fame e il sovrappeso.

Sono già disponibili risultati promettenti di molti studi condotti sull’efficacia dell’estratto di griffonia in caso di sovrappeso. Uno studio clinico con un numero ridotto di soggetti ha dimostrato che il 5-HTP estratto dalla griffonia riduceva maggiormente l’indice di massa corporea (IMC) rispetto al placebo. Inoltre, le 20 donne in studio avevano seguito per quattro settimane una dieta con un numero minore di calorie. Il 5-HTP aumentava anche la sensazione di sazietà.

I ricercatori di un altro studio clinico condotto su 27 donne sono arrivati a risultati simili. Il 5-HTP migliorava la sensazione di sazietà e le donne presentavano una riduzione del peso, dell’ispessimento cutaneo e della circonferenza dei fianchi, effetti non osservati nei soggetti che avevano ricevuto un placebo.

Secondo i primi studi condotti, il 5-HTP estratto dalla griffonia sostiene la perdita di peso, ma per confermarne l’effetto sono necessari ulteriori studi clinici con un numero maggiore di soggetti. Si consigliano da 150 a 300 milligrammi di 5-HTP al giorno a supporto della dieta. L’estratto di griffonia andrebbe assunto sempre consultando prima il medico.

La griffonia può alleviare emicrania e mal di testa

Incrementando i livelli di serotonina, che a sua volta riduce la soglia del dolore, la griffonia potrebbe aiutare in caso di emicrania e cefalea da tensione. Gli scienziati ipotizzano che un livello di serotonina inferiore alla norma possa contribuire al mal di testa cronico, in particolare all’emicrania.

Emicrania: da uno studio clinico condotto su un numero ridotto di soggetti è emerso che, a differenza del placebo, il 5-HTP riduceva sia la frequenza dell’emicrania sia la sua gravità. Anche uno studio preliminare ha fornito prove della sua efficacia. Il 5-HTP consentiva infatti di ridurre di circa il 70 percento gli attacchi di emicrania.

Cefalea da tensione: il 5-HTP riduce la necessità di ricorrere ad analgesici in caso di cefalea da tensione, come confermato dai risultati di uno studio clinico. Per tutta la durata dello studio non si è osservata alcuna riduzione dei giorni in cui i soggetti soffrivano di cefalea, ma nelle due settimane successive all’interruzione dell’assunzione di 5-HTP i giorni caratterizzati dal mal di testa sono risultati inferiori rispetto al passato.

I risultati dei primi studi sono promettenti, ma devono essere ancora confermati da studi clinici condotti su un numero maggiore di soggetti. Si potrebbero assumere in via sperimentale ogni giorno da 150 a 300 milligrammi di 5-HTP contenuto nell’estratto di griffonia, ma sempre e solo sotto il controllo del medico. Scoprite qui quali sono i micronutrienti efficaci che possono essere presi in caso di emicrania senza dover prima consultare il medico.

La griffonia aiuta contro i dolori da fibromialgia?

La fibromialgia è una sindrome cronica che interessa i muscoli e il tessuto connettivo. Le persone colpite soffrono di dolori costanti in diverse parti del corpo. Bassi livelli ematici di serotonina e 5-HTP sono considerati indizi della fibromialgia e dei sintomi tipici della malattia come i disturbi del sonno.

Poiché il 5-HTP incrementa il livello di serotonina, la griffonia potrebbe dare sollievo in caso di fibromialgia. Uno studio preliminare ha fornito i primi risultati positivi in merito. Il 5-HTP aveva ridotto dolori, disturbi del sonno, stanchezza e ansia in 50 pazienti affetti da fibromialgia che avevano assunto ogni giorno, per 30 giorni, 300 milligrammi di 5-HTP. Uno studio preliminare ha mostrato come il 5-HTP combinato con farmaci antidepressivi (MAO inibitori) migliorasse i sintomi della fibromialgia rispetto al solo farmaco.

I risultati degli studi condotti forniscono le prime evidenze dei benefici del 5-HTP in caso di fibromialgia, anche se la sua efficacia non è ancora stata confermata in quanto mancano studi su un numero maggiore di soggetti. Vale tuttavia la pena assumere ogni giorno da 150 a 300 milligrammi di 5-HTP, sempre sotto controllo medico.

Dosaggi consigliati in breve

Dosi giornaliere consigliate di 5-HTP estratto dalla griffonia in milligrammi (mg)

Depressione

da 150 a 300

Disturbi del sonno

da 100 a 300

Ansia e panico

da 150 a 300 

Calo di peso

da 150 a 300 

Mal di testa ed emicrania

da 150 a 300 

Fibromialgia

da 150 a 300 

 

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Consigli sull’assunzione

Quando e come andrebbe assunta la griffonia?

Mentre in Africa la griffonia è considerata una verdura, in Europa è utilizzata solo come estratto contenuto negli integratori sotto forma di capsule. Gli integratori a base di griffonia andrebbero assunti solo previo consulto medico e non per lunghi periodi di tempo: il 5-HTP raggiunge direttamente il cervello e viene trasformato in trasmettitori come la serotonina.

Solitamente la dose di 5-HTP estratto dalla griffonia è compresa tra 100 e 300 milligrammi al giorno, solitamente suddivisa in due o tre assunzioni. Poiché all’inizio della terapia la griffonia può causare lieve nausea, i medici specializzati in micronutrienti consigliano di iniziare con una dose ridotta di 5-HTP, ad esempio 50 milligrammi al giorno. Se la dose è ben tollerata, si può aumentare la quantità.

La griffonia può essere assunta insieme ai pasti o lontano dai pasti. Per migliorare la tollerabilità si consiglia di assumerla a pranzo o a cena, ma con alimenti a basso contenuto proteico, evitando ad esempio carne, legumi e latticini. Un pasto a basso contenuto proteico potrebbe migliorare l’assorbimento a livello encefalico.

Consiglio

Si consiglia di assumere l’estratto di griffonia in combinazione con la vitamina B6 in modo da garantire una sintesi ottimale del 5-HTP in serotonina. In caso di disturbi del sonno o emicrania si consiglia di combinarla con il magnesio per migliorare l’efficacia. 

Come si può riconoscere un buon integratore a base di griffonia?

Un integratore a base di griffonia di qualità contiene una quantità fissa di 5-HTP. Solo in questo modo è possibile dosare correttamente la griffonia, evitando sovradosaggi o carenze. Occorre quindi fare attenzione quando si acquistano gli integratori a base di estratto di griffonia. A differenza della polvere ottenuta dai semi, l’estratto contiene una dose precisa di principio attivo, mentre nei semi la dose può oscillare. Per questo motivo i semi macinati in polvere non sono facili da dosare in modo preciso.

Gli integratori di griffonia di qualità sono privi di sostanze che causano allergie e intolleranze come soia, lattosio o glutine. I produttori dovrebbero anche evitare il più possibile di aggiungere eccipienti e ausiliari tecnici. Si consiglia di scegliere solo integratori di produttori che hanno rispettato i massimi standard di qualità durante la produzione e che verificano la presenza di sostanze nocive e impurità.

Controllo della qualità della griffonia in laboratorio
Si dovrebbero acquistare solo integratori di produttori che rispettano i più elevati standard di qualità. Inoltre, l’estratto di griffonia dovrebbe essere stato esaminato per eliminare eventuali impurità. Immagine: venuestock/iStock/Getty Images Plus

Informazioni

Negli anni 90 la griffonia e il triptofano attirarono l’attenzione dei media riguardo a possibili problemi per la salute. L’assunzione di integratori era infatti associata alla sindrome eosinofilia-mialgia (EMS), una patologia che si manifesta sotto forma di dolori muscolari. Si presume che la causa fosse da ricondursi alle impurità contenute negli integratori. Dopo il 1998 non si sono registrati nuovi casi dovuti all’assunzione di 5-HTP e attualmente gli integratori di qualità non rappresentano più alcun pericolo.

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Sovradosaggio, interazioni e indicazioni sull’assunzione

Esiste il rischio di sovradosaggio di estratto di griffonia?

In linea generale non si dovrebbero assumere più di 300 milligrammi di 5-HTP da estratto di griffonia al giorno. Una lieve nausea è l’effetto collaterale più frequente in chi assume dosi superiori. Per evitarlo si consiglia di iniziare con una dose inferiore e in ogni caso di distribuirla nel corso della giornata.

Quantità molto elevate di serotonina nel cervello possono portare a una sindrome serotoninergica, che si manifesta ad esempio con confusione, aumento delle pulsazioni, insofferenza, crampi, aumento della temperatura o brividi di freddo. In teoria, anche il 5-HTP espone a questo rischio perché viene sintetizzato in serotonina, ma il rischio viene classificato come minimo. In studi condotti sugli animali solo dosi di 5-HTP molto elevate, pari a 100 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, causavano una sindrome serotoninergica. Per sicurezza, però, la griffonia andrebbe assunta solo sotto il controllo del proprio medico.

Raramente possono manifestarsi effetti collaterali come mal di testa, insonnia e palpitazioni, che comunque si verificano soprattutto in caso di assunzione prolungata. In questi casi il medico dovrebbe controllare i livelli epatici e renali e l’emocromo. Si consiglia di controllare anche i valori ematici della serotonina. Nella maggior parte dei casi l’estratto di griffonia viene utilizzato per tre mesi.

Estratto di griffonia: interazioni con antidepressivi, oppioidi e farmaci contro l’emicrania

L’estratto di griffonia non andrebbe assunto insieme ai farmaci che agiscono sulla psiche e che influenzano l’equilibrio serotoninergico perché potrebbe verificarsi un eccesso di serotonina (sindrome serotoninergica). Tra i farmaci da evitare ci sono gli antidepressivi del gruppo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) a base dei principi attivi fluoxetina (Diesan®, Fluxeren®) ed escitalopram (Cipralex®, Escertal®), gli antidepressivi triciclici come la clomipramina (Anafranil®) e gli antidepressivi tetraciclici come la mirtazapina (Blumirtax®).

Anche gli oppioidi analgesici a base di tramadolo (Adamon®, Contramal®) e metadone (Ellepalmiron®) influiscono sul livello di serotonina e non possono essere combinati con l’estratto di griffonia.

Inoltre, quest’ultimo non andrebbe combinato con determinati farmaci contro l’emicrania, come i triptani tra cui il sumatriptan (Imigran®), a meno che il suo utilizzo non sia stato espressamente prescritto dal medico. Questi farmaci hanno infatti lo stesso meccanismo d’azione del 5-HTP estratto dalla griffonia.

Non assumere l’estratto di griffonia con zafferano, triptofano ed S-adenosil-metionina

Per precauzione, l’estratto di griffonia non andrebbe assunto insieme al triptofano e all’S-adenosil-metionina (SAM), né insieme all’estratto di zafferano, perché anche queste sostanze agiscono sull’equilibrio serotoninergico ed è possibile che comportino una produzione eccessiva di serotonina, causando una sindrome serotoninergica.

Estratto di griffonia: cosa fare se si assumono farmaci antiparkinsoniani

L’estratto di griffonia è sconsigliato in combinazione con i farmaci antiparkinsoniani carbidopa e levodopa perché, insieme alla carbidopa, può favorire alterazioni cutanee (sclerodermia) che si manifestano sotto forma di gonfiori e arrossamenti. Inoltre, se combinato con entrambi i principi attivi, può incrementare la quantità di 5-HTP nel cervello, aumentando il rischio di sindrome serotoninergica. La carbidopa e la levodopa sono spesso prescritte sotto forma di integratori combinati (ad esempio Sinemet®, Duodopa®, Numient®).

Evitare la griffonia durante la gravidanza e l’allattamento e nei bambini

Per motivi di sicurezza si sconsiglia di assumere la griffonia durante la gravidanza e l’allattamento, poiché non si hanno dati a sufficienza per confermare la totale assenza di rischi. Lo stesso vale per bambini e adolescenti.

Non assumere griffonia in caso di patologie che interessano fegato, reni, stomaco e intestino

Chi soffre di gravi malattie epatiche e renali non dovrebbe assumere l’estratto di griffonia, poiché il fegato e i reni danneggiati non sono in grado di eliminare o degradare correttamente il 5-HTP.

Anche chi soffre di malattie gastrointestinali dovrebbe rinunciare a questo tipo di integratori, in quanto il 5-HTP potrebbe favorire le infiammazioni croniche della mucosa intestinale.

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Riepilogo

I semi di griffonia contengono 5-HTP, un precursore della serotonina. Il 5-HTP ha proprietà antidepressive e analgesiche, favorisce il sonno e riduce l’appetito. L’estratto di griffonia può essere utilizzato in particolare nel trattamento della depressione. Sono necessari ulteriori studi per determinare se la griffonia sia efficace in caso di disturbi del sonno, ansia, panico e perdita di peso, ma siamo già in possesso delle prime evidenze in merito. La griffonia potrebbe contribuire ad alleviare mal di testa ed emicrania. I primi studi condotti dimostrano che il 5-HTP riduce i sintomi della fibromialgia.

L’assunzione della griffonia andrebbe sempre concordata con il medico. Teoricamente esiste un rischio di sovradosaggio di griffonia perché agisce direttamente sulla regolazione della serotonina. Sono possibili interazioni con altri farmaci e micronutrienti.

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Indice degli studi e delle fonti

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