La vitamina A, una delle vitamine più importanti per la salute di occhi e pelle, ha un ruolo fondamentale per la crescita delle cellule e per la difesa dagli agenti patogeni. Scoprite chi può essere soggetto a carenza, come riconoscerla e con quali malattie o farmaci è assolutamente necessario garantire un buon apporto di vitamina A.
Caratteristiche e presenza negli alimenti
Caratteristiche della vitamina A
La vitamina A appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili ed è presente negli alimenti sotto forma di retinolo e retinil-estere. Esiste inoltre una grande quantità di precursori della vitamina, le cosiddette provitamine, che l'organismo è in grado di trasformare in vitamina A. La provitamina più famosa in assoluto è il beta-carotene.
Presenza negli alimenti
La vitamina A si trova principalmente negli alimenti di origine animale come carne, in particolare fegato, formaggio e pesce. Il beta-carotene, precursore della vitamina A, è presente in grandi quantità anche negli alimenti di origine vegetale come ad esempio carote, spinaci, broccoli, peperoni o pomodori. I seguenti alimenti rappresentano le cinque migliori fonti di vitamina A:
Le cinque migliori fonti di vitamina A | Microgrammi (µg) di retinolo equivalente per 100 calorie | Microgrammi (µg) di retinolo equivalente per 100 grammi (g) |
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Fegato di maiale | 2.300 | 3.000 |
Carote | 3.900 | 1.500 |
Cavolo riccio | 1.900 | 860 |
Camembert, 50% grasso ss | 140 | 420 |
Burro | 90 | 650 |
Attenzione: i valori possono oscillare.
Fabbisogno e funzioni nell'organismo
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina A?
Per calcolare le diverse fonti di vitamina A e di provitamina A nell'alimentazione, il fabbisogno di vitamina A viene indicato in retinolo equivalente (RE). Un microgrammo di retinolo equivalente corrisponde a un microgrammo di retinolo e a sei microgrammi di beta-carotene. Per semplificare, d'ora in poi nel testo parleremo solo di vitamina A.
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) consiglia di assumere 750 microgrammi di vitamina A al giorno per gli uomini e 650 microgrammi per le donne nella maggior parte delle fasce d'età. Il fabbisogno di donne incinte e che allattano è leggermente superiore e rispettivamente pari a 700 e 1.300 microgrammi al giorno. Solitamente alle persone sane basta seguire un'alimentazione equilibrata per soddisfare il fabbisogno quotidiano.
Fabbisogno giornaliero di vitamina A in microgrammi (µg) | |
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Ragazzi (dai 15 ai 17 anni) Uomini Donne | 750 650 |
Adulti Uomini Donne | 750 650 |
Donne incinte | 700 |
Donne che allattano | 1.300 |
Informazioni
A volte la vitamina A è indicata anche in Unità internazionali (UI). 1.000 microgrammi di vitamina A corrispondono a circa 3.333 Unità internazionali.
Vitamina A: assorbimento e depositi nell'organismo
Negli alimenti la vitamina A si trova principalmente legata agli acidi grassi e per questo anche nell'intestino viene scissa insieme ai grassi. La vitamina A così liberata attraversa le cellule della mucosa intestinale e raggiunge l'intero organismo. La maggior parte viene inizialmente accumulata nel fegato, da dove poi può essere trasportata a tutte le cellule del corpo. Il deposito di vitamina A nel fegato è sufficiente per coprire il fabbisogno dell'organismo per circa quattro-sei settimane in assenza di una sua assunzione.
Quali sono le funzioni della vitamina A?
La vitamina A è necessaria per numerosi processi all'interno dell'organismo. Le sue funzioni principali sono:
Maturazione delle cellule: La vitamina A controlla la crescita e la maturazione di cellule e tessuti del corpo. Partecipa all'espressione delle informazioni genetiche nelle singole cellule.
Pelle e mucose: Lo strato cutaneo superficiale e il rivestimento esterno di numerosi organi interni sono costituiti da una fitta rete di cellule impenetrabili. La vitamina A aiuta a formare e conservare queste cellule di pelle e mucose, formando così una barriera naturale contro i germi.
Occhi: La vitamina A è molto importante per la vista, poiché aiuta a formare i pigmenti visivi responsabili della visione diurna e notturna nelle cellule visive.
Sistema immunitario: La vitamina A gioca un ruolo importante nella difesa contro gli agenti patogeni, supportando ad esempio la produzione di anticorpi e attivando i macrofagi che eliminano virus e batteri.
Come riconoscere ed eliminare una carenza
Come riconoscere i segni di una carenza di vitamina A
Perdita di appetito e stanchezza sono i primi segni di una carenza di vitamina A, a cui fanno seguito i sintomi più tipici, rappresentati da pelle secca e ruvida, unghie fragili e incanutimento precoce.
Una carenza di vitamina A colpisce soprattutto gli occhi, che si seccano e presentano macchie spesse giallastre, le cosiddette macchie di Bitot. Anche la visione notturna e diurna vengono pregiudicate, con un aumento progressivo di sensibilità alla luce e cecità notturna nei soggetti colpiti.
Poiché la vitamina A ha un ruolo importante nel sistema immunitario, le persone che ne sono carenti sono maggiormente esposte alle infezioni, in particolare a quelle delle vie respiratorie per la ridotta funzione di barriera delle loro mucose.
Chi è colpito da una carenza di vitamina A?
Esistono tre categorie a rischio, spesso colpite da una carenza di vitamina A:
Persone con disturbi della digestione: Una difficoltà di digestione dei grassi ostacola anche l'assorbimento della vitamina A liposolubile. Possibili cause di questo disturbo possono essere una disfunzione della cistifellea o del pancreas. Spesso si riscontra una carenza di vitamina A anche in caso di fibrosi cistica, una malattia genetica nella quale i succhi pancreatici sono più densi del normale e ostruiscono i dotti della ghiandola. La conseguente assenza degli enzimi digestivi nell'intestino impedisce al corpo di assorbire correttamente le sostanze nutritive come la vitamina A.
Alcolisti: Il fegato degli alcolisti, spesso fortemente danneggiato, può immagazzinare solo una quantità inferiore di vitamina A, portando così a una carenza.
Donne incinte: Le donne incinte necessitano di maggiori quantità di vitamina A e il rischio di una carenza è legato in particolare a un'alimentazione non equilibrata. Alcuni studimostrano come il livello di vitamina A tenda a calare nel corso della gravidanza.
Informazioni
Attenzione: Un sovradosaggio di vitamina A è dannoso quanto una carenza, poiché può portare a disturbi della crescita e a malformazioni del bambino. Per maggiori informazioni sul sovradosaggio, leggere il capitolo "Esiste il rischio di sovradosaggio di vitamina A?"
Vegani: Poiché le forme attive di vitamina A sono presenti esclusivamente negli alimenti di origine animale, può accadere che i depositi di vitamina A nel fegato dei vegani si svuotino, lentamente ma in modo costante. Nonostante i vegani assumano normalmente una quantità sufficiente di provitamina A (beta-carotene) tramite gli alimenti vegetali, il rischio di una carenza aumenta in caso di particolari situazioni come stress, infezioni o gravidanza.
Informazioni
Carenza di vitamina A dovuta a carenza di zinco: Lo zinco è importante per il metabolismo della vitamina A e la sua assenza riduce anche i valori nel sangue di questa vitamina.
Vitamina A: Comprendere i valori degli esami di laboratorio
I livelli di vitamina A si determinano con un esame del sangue, che ne rileva i valori nel siero. A causa della difficile interpretazione di questi dati, è opportuno calcolare anche il rapporto tra la vitamina A e la proteina legante il retinolo (RBP).
Per ottenere risultati corretti, l'esame del sangue deve essere effettuato dopo dodici ore di digiuno.
Vitamina A nel sangue in microgrammi per decilitro (µg/dl) | |
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Carenza | inferiore a 21 |
Valori normali | da 40 a 70 (donne) da 42,5 a 83 (uomini) |
Come eliminare una carenza di vitamina A
In caso di carenza è necessario assumere vitamina A in dosi elevate, seguendo il consiglio del medico. In presenza di problemi di assorbimento della vitamina A, ad esempio a causa di una malattia dell'apparato digerente, è possibile che le dosi debbano essere aumentate ulteriomente. Una semplice carenza può di solito essere ben compensata ed evitata con una alimentazione equilibrata . In caso contrario, ad esempio a causa di un disturbo della digestione, è necessario integrare l'assunzione di vitamina A, eventualmente anche in modo costante. A seconda della gravità e della causa della carenza, si consiglia di assumere da 600 a 1.500 microgrammi di vitamina A al giorno fino alla normalizzazione dei valori nel sangue. La vitamina A può essere assunta anche una volta la settimana in dosi comprese tra 6.000 e 9.000 microgrammi.
Informazioni
A causa della pericolosità di un sovradosaggio, la vitamina A non dovrebbe essere assunta in dosi elevate (oltre 800 microgrammi) in modo autonomo, ma sempre sotto controllo medico.
Impiego in caso di malattie
La vitamina A favorisce il ripristino della cornea
La vitamina A partecipa al processo visivo e una sua leggera carenza è già sufficiente a pregiudicare la visione al buio. Una carenza grave provoca cecità notturna e xeroftalmia, una malattia che causa la secchezza della cornea oculare. Il trattamento di queste malattie oculari si basa su preparati contenenti vitamina A.
Per la cecità notturna si consiglia una dose giornaliera compresa tra 7.500 e 15.000 microgrammi per due-tre settimane, mentre in caso di xeroftalmia da 15.000 a 90.000 microgrammi al giorno.
Esistono indicazioni del fatto che l'assunzione di dosi elevate di vitamina A influenzi positivamente l'andamento di una retinite pigmentosa, una malattia oculare genetica caratterizzata dalla progressiva distruzione della retina. Uno studio di alto livello condotto su 601 pazienti con retinite pigmentosa ha mostrato come l'assunzione giornaliera di 4.500 microgrammi di vitamina A consentisse di rallentare sensibilmente il deterioramento della retina.
Dopo un trattamento laser agli occhi, la vitamina A contribuisce a un recupero più rapido del tessuto corneale e una riduzione dell'opacità della cornea, come dimostrato da uno studio nel quale a due gruppi composti da 20 pazienti ciascuno venivano somministrati ogni giorno 7.500 microgrammi di vitamina A o di placebo. Il gruppo che assumeva la vitamina A ha mostrato una guarigione nettamente più rapida della cornea oculare, laddove i pazienti hanno inoltre dichiarato un sensibile migloramento della nitidezza visiva.
La vitamina A come principio attivo contro l'acne
La vitamina A, indispensabile per la formazione delle cellule cutanee, viene utilizzata anche come principio attivo contro le malattie della pelle come l'acne. Il suo impiego contribuisce a dimunuire la produzione di sebo, a rimpicciolire le ghiandole sebacee e a ridurre il numero di batteri al loro interno, corresponsabili di questa malattia cutanea.
Alcuni studi mostrano che i pazienti colpiti da acne presentano spesso un livello di vitamina A molto basso. I sintomi dell'acne aumentano al diminuire della concentrazione di vitamina A nel sangue.
Per la cura dell'acne si consiglia di assumere ogni giorno da 7.500 a 30.000 microgrammi di vitamina A.
La vitamina A rafforza le difese immunitarie
La vitamina A aiuta il corpo a difendersi dagli agenti patogeni, preservando la funzione di barriera naturale della pelle e delle mucose. Favorisce inoltre la produzione di anticorpi che rendono innocui virus e batteri. Un apporto sufficiente di vitamina A può ridurre la predisposizione a contrarre infezioni gastrointestinali o infreddature.
Malattie infettive quali HIV, morbillo o varicella richiedono un maggior consumo di vitamina A, il cui apporto in questi casi deve essere integrato.
Per rafforzare le difese immunitarie, si consiglia di assumere da 15.000 a 30.000 microgrammi di vitamina A al mese. Oltre alla terapia specifica, per il morbillo si consiglia l'assunzione mensile di 30.000 microgrammi di vitamina A (da 500 a 1.000 microgrammi al giorno), principalmente insieme alla vitamina D.
Panoramica delle dosi consigliate in caso di malattie
Dosi di vitamina A consigliate in microgrammi (µg) | |
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Malattie oculari Cecità notturna Xeroftalmia | da 7.500 a 15.000 al giorno da 15.000 a 90.000 al giorno |
Acne | da 7.500 a 30.000 al giorno |
Malattie infettive | da 15.000 a 30.000 al mese o da 500 a 1.000 al giorno |
Informazioni
Un'assunzione costante di queste quantità senza controllo medico può provocare un sovradosaggio di vitamina A. È quindi opportuno consultare sempre preventivamente un dottore.
Impiego in caso di assunzione di farmaci
I farmaci che causano una carenza di zinco riducono i livelli di vitamina A
Lo zinco svolge un ruolo importante nel metabolismo della vitamina A. Una carenza di zinco comporta anche un calo dei livelli di vitamina A nel sangue. Esiste una serie di principi attivi che causano una carenza di zinco, tra cui: farmaci contro il bruciore di stomaco con il principio attivo idrotalcite (ad esempio Ancid®, Talcid®), diuretici con il principio attivo furosemide (ad esempio Lasix®) o lassativi (ad esempio Colenorm®, Guttalax®).
Se si assumono questi principi attivi, è consigliabile combinarli a preparati a base di vitamina A così da soddisfare il fabbisogno giornaliero di 800 microgrammi. Inoltre è bene che il medico verifichi sempre i livelli di vitamina A. Per scoprire come eliminare una carenza, leggere il capitolo "Come risolvere una carenza di vitamina A".
Gli integratori brucia grassi riducono l'assorbimento della vitamina A
I farmaci contenenti il principio attivo orlistat (Xenical®), creati per facilitare la perdita di peso, riducono l'assorbimento dei grassi nell'organismo e quindi anche delle vitamine liposolubili come la vitamina A.
In caso di terapia con orlistat si consiglia quindi di assumere la vitamina A e altre vitamine liposolubili anche sotto forma di preparati vitaminici. Si consigliano preparati che soddisfano il fabbisogno giornaliero pari a 800 microgrammi.
Rispettare un intervallo di due-tre ore tra l'assunzione di orlistat e dei preparati a base di vitamina A, in modo da essere certi che il principio attivo non limiti l'assorbimento della vitamina.
Consiglio
In caso di assunzione di questi farmaci si dovrebbe anche fare attenzione a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina A pari a 1.000 microgrammi per gli uomini e 800 microgrammi per le donne.
Assunzione consigliata
Quando e in che misura andrebbe assunta la vitamina A?
Il modo migliore per assumere vitamina A è attraverso un'alimentazione equilibrata, ma questo non è possibile in presenza di malattie che richiedono un'integrazione con dosi molto elevate. Il trattamento della xeroftalmia comporterebbe ad esempio il consumo di circa 3 chilogrammi di fegato al giorno per arrivare a una dose di 90.000 microgrammi di vitamina A. Anche senza tener conto dell'impossibilità di un tale regime alimentare, non bisogna dimenticare che il fegato è spesso carico di sostanze nocive e non dovrebbe comparire troppo spesso sulla tavola. Neppure l'assunzione di altri alimenti ricchi di vitamina A come uova, formaggio o aringhe, consente di arrivare a tali quantità. In questi casi spetta al medico scegliere un preparato a base di vitamina A adatto.
Se è necessario assumere dosi integrative, il medico solitamente prescrive la vitamina A sotto forma di capsule da ingerire con un po' d'acqua durante o dopo i pasti, giornalmente, settimanalmente o mensilmente.
In presenza di malattie della pelle come l'acne, la vitamina A viene utilizzata come principio attivo di creme, mentre per le malattie agli occhi sotto forma di gocce o pomate oculari. La modalità di impiego è indicata nel foglietto illustrativo.
Da cosa si riconosce un buon preparato a base di vitamina A?
I buoni preparati a base di vitamina A contengono anche la vitamina E, che previene una scissione troppo rapida della vitamina da parte dell'ossigeno e migliora la capacità di deposito nel fegato.
Contemporaneamente la vitamina E riduce possibili effetti collaterali legati a dosi elevate di vitamina A, a volte prescritte dal medico. Per sapere in quali dosi la vitamina A risulta dannosa, leggere il capitolo "Esiste il rischio di un sovradosaggio di vitamina A?"
Inoltre i buoni preparati vitaminici non contengono additivi, quali coloranti e aromi, o eccipienti. I buoni preparati non dovrebbero neppure contenere sostanze che causano allergie o intolleranze.
Sovradosaggio e interazioni
È possibile che si verifichi un sovradosaggio di vitamina A?
L'assunzione di dosi elevate di vitamina A per periodi di tempo lunghi può avere effetti negativi. Alterazioni cutanee, caduta dei capelli, inappetenza, mal di testa, forte stanchezza e vertigini sono tutti segni di un sovradosaggio di vitamina A, a cui possono aggiungersi vomito e danni epatici. Alla comparsa di segni di sovradosaggio è necessario consultare immediatamente il proprio medico.
Il cosiddetto Tolerable Upper Intake Level (UL) indica la quantità massima di una vitamina o minerale che è possibile assumere costantemente ogni giorno senza pericoli. Per la vitamina A l'UL negli adulti è pari a 3.000 microgrammi. A volte vengono prescritte anche dosi maggiori di vitamina A per un determinato lasso di tempo, ma in tutti gli altri casi non si dovrebbero mai superare i 3.000 microgrammi senza prima aver consultato un medico.
Esistono tuttavia delle eccezioni: in presenza di osteoporosi già una dose pari a 1.500 microgrammi può avere un effetto negativo sulla densità ossea. In gravidanza singole dosi troppo elevate possono arrecare danni al feto. Per scongiurare questo pericolo non si dovrebbero quindi assumere nel modo più assoluto preparati a base di vitamina A, evitando inoltre alimenti che ne contengano quantità considerevoli, come il fegato.
L'insufficienza renale aumenta il rischio di un sovradosaggio di vitamina A
L'insufficienza renale contrasta la distruzione della vitamina A, con un aumento del rischio di un sovradosaggio nocivo per l'organismo. Le persone che soffrono di nefropatie dovrebbero quindi evitare preparati a base di vitamina A.
Interazioni: anticoagulanti, antibiotici, farmaci antitumorali e per la riduzione del colesterolo
A fronte di dosi elevate di vitamina A, l'effetto di farmaci anticoagulanti come ad esempio il principio attivo warfarin (Coumadin®) o fenprocumone (come Marcumar®, Falithrom® e Marcuphen®) e la doxorubicina presente negli antitumorali (Adriblastina®) può risultare potenziato. Pertanto la loro assunzione va discussa con il proprio medico, che può, ad esempio, monitorare con precisione i valori di coagulazione.
Gli antibiotici della classe delle tetracicline (come Ambramicina® o Pensulvit®), somministrati con dosi elevate di vitamina A, possono causare un aumento della pressione intracranica. La combinazione di questi principi attivi va assolutamente evitata.
I farmaci per la riduzione del colesterolo del gruppo degli scambiatori anionici, come la colestiramina (Questran®, Vasosan®, Quantalan®) e il colestipolo (Colestid®), nonché l'orlistat (Alli®) contro il sovrappeso non dovrebbero essere assunti insieme alla vitamina A, di cui ostacolano l'assorbimento, bensì a due ore di distanza.
Prudenza con i preparati a base di vitamina A in gravidanza
Le donne incinte presentano un fabbisogno leggermente superiore di vitamina A, che le espone al rischio di carenza, ma devono essere caute nell'assunzione di preparati a base di vitamina A. Un sovradosaggio in gravidanza può causare disturbi della crescita e malformazioni del feto.
Ecco perché le donne incinte non dovrebbero assumere più di 3.000 microgrammi di vitamina A al giorno. Nel calcolo di questo valore limite si deve tenere conto anche della quantità di vitamina A contenuta negli alimenti, che unita a quella dei preparati vitaminici può causare un apporto eccessivo. I buoni preparati vitaminici per le donne incinte non contengono quindi vitamina A.
Il suo precursore, il beta-carotene, è invece più adatto, poiché non comporta alcun sovradosaggio. Il corpo infatti lo trasforma in vitamina A solo quando è davvero necessario.
La vitamina A aumenta il rischio di fratture ossee in caso di osteoporosi
Alcuni studi hanno dimostrato come, in presenza di osteoporosi, dosi pari a 1.500 microgrammi di vitamina A possano ridurre la densità ossea. Le donne in menopausa, più esposte all' osteoporosi, corrono un rischio maggiore di fratture al femore e non dovrebbero assumere supplementi a base di vitamina A.
Riepilogo
La vitamina A svolge numerose funzioni all'interno dell'organismo: favorisce la salute di occhi e pelle e rafforza le difese immunitarie. Una carenza di vitamina A colpisce soprattutto le persone che non sono in grado di assorbirne una quantità sufficiente, ad esempio a causa di una malattia dell'apparato digerente.
La medicina dei micronutrienti utilizza la vitamina A per il trattamento di malattie agli occhi come cecità notturna o xeroftalmia e in caso di malattie cutanee come l'acne. Questa vitamina ha effetti positivi anche nel trattamento di infezioni, per rafforzare il sistema immunitario e per prevenire il cancro.
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